All'Anfiteatro del Museo Pecci nel mese di luglio una rassegna delle migliori produzioni musicali internazionali contemporanee. Seido Kobayashi con i Tamburi di Tokyo, Rugantino jazz, Marc Ribot y los Cubanos Postizos, Cubanismo & New Orleans Rhyhm'n'blues Musicians e Millennium Bugs' Orchestra.
Rassegna delle migliori produzioni musicali internazionali contemporanee.
9 luglio, ore 21.30
Anfiteatro del Museo Pecci
Festival delle Colline
Presenta
I Tamburi di Tokyo
Creata nel 1959 da Seido Kobayashi, la OEDO SUKEROKU fu il primo gruppo a realizzare delle performances a Tokyo utilizzando solamente i tamburi. In Giappone è impossibile immaginare delle feste senza il Taiko, un tamburo dai suoni profondi che rispecchia le emozioni di un popolo. Seido Kobayashi cominciò però a sperimentare e ad utilizzare il Taiko oltre le feste tradizionali o le danze rituali.
Il repertorio musicale del gruppo, che è in continua evoluzione, include sia pezzi tradizionali che adattamenti di brani provenienti da diverse regioni del Giappone oltre a creazioni originali
Nel chiamare il suo gruppo OEDO SUKEROKU, Seido Kobayashi si ispirò simbolicamente a due immagini particolari: l'antica Tokyo, chiamata in passato O Edo e a un samurai non solo coraggioso ma anche dotato di grande fascino e talento chiamato Sukeroku.
I concerti del gruppo sono caratterizzati oltre che dall'interessante uso dei tamburi e dalla bellezza dei corpi in movimento, anche dall'affascinante composizione di ritmi e di suoni.
Il pubblico è trasportato all'interno di un universo musicale in continua mutazione: violento o sottile, selvaggio o raffinato, marziale o umoristico.
Ingresso £. 20.000
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10 luglio, ore 21.30
Anfiteatro del Museo Pecci
Rugantino
Roberto Gatto (batteria) Enrico Rava (tromba), Enrico Pieranunzi (pianoforte), Gabriele Mirabassi (clarinetto), Rosario Giuliani (sax), Gianluca Petrella (trombone), Claudio Corvini (tromba), Luca Bulgarelli (contrabbasso), Stefano Mastrangelo (corno), Massimo Pirone (tuba) e con l'Orchestra Roma Sinfonietta.
Questo concerto, che ha debuttato a New York, nasce dall'omaggio che Gatto ha voluto rendere in collaborazione con la casa musicale Cam, a un grande compositore come Armando Trovajoli. E' nato così il cd edito dalla CamJazz uscito per la direzione artistica di Ermanno Basso con Roberto Gatto affiancato da grandi interpreti.
Uno dei pregi del Rugantino jazz è quello di mantenere intatto lo spirito popolaresco dei brani, ma di renderlo più moderno.
Una sorta di Broadway all'italiana condita con un pizzico di Stravinskij e di sano 'Jazz Club' dove i solisti fanno ampiamente il loro dovere.
Ingresso £.25.000
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24 luglio, ore 21.30
Anfiteatro del Museo Pecci
Marc Ribot y los Cubanos Postizos
Marc Ribot chitarra e voce, Anthony Coleman tastiere, Brad Jones contrabbasso, E.J. Rodriguez percussioni,Robert J. Rodriguez batteria.
Immaginate "Buena Vista Social Club" immerso nelle atmosfere della nuova musica newyorchese, questo è uno dei riferimenti per avvicinarsi al mood latino che guida l'impresa di Marc Ribot y los Cubanos Postizos. Il chitarrista ha dedicato il suo ultimo gruppo al repertorio del leggendario compositore cubano Arsénio Rodriguez realizzando uno dei suoi dischi capolavoro, inaugurando una nuova esperienza tra le tante che Marc Ribot ha affrontato nella sua carriera. Negli ultimi quindici anni Ribot è stato uno dei solisti più richiesti; la sua chitarra è stata al servizio di alcune delle musicalità più importanti, basta pensare a Tom Waits, che ha avuto Ribot al suo fianco per realizzazioni epocali quali Rain Dogs, Frankie's Wild Years e Big Time, ai Lounge Lizards, ad Elvis Costello, Arto Lindsay, John Zorn, David Byrne, Caetano Veloso, Hal Wilner, Marianne Faithfull, Medeski Martin & Woods, Marisa Monte, per risalire a miti del rhythm'n' blues quali Solomon Burke e Wilson Pickett nelle cui band Ribot, giovanissimo, debuttò. Proprio a contatto con i maestri del soul Ribot ha affinato uno stile unico, fatto di single note graffianti, vibrante d'intensità ritmica, struggente nelle ballad. Il suo capitolo "cubano" è intriso di ironia ed intelligenza e crea numerosi raccordi con le sue esperienze precedenti, con i ritmi ubriachi di Tom Waits e con le memorie di tanti altri capitoli latini, ripensando ad ascolti che di fianco agli originali cubani considerano anche il latin rock di Carlos Santana. Nella musica di Arsénio Rodriguez Ribot ha rintracciato quasi un parallelo con il blues, si ascolti la commovente La Vida Es Un Sueno, ed ha realizzato una straordinaria ambientazione tra i suoni di downtown New York per rivitalizzare i classici cubani degli anni '30. Accompagnano Ribot in questa esperienza due tra i più dotati percussionisti latini di New York, E. J. Rodriguez e Roberto Rodriguez, ed il contrabbassista Brad Jones. Jones è uno dei nuovi e più autorevoli specialisti del suo strumento, lo confermano le sue esperienze con i Jazz Passengers, con Misha Mengelberg ed il suo recente approdo al gruppo Prime Time del sassofonista Ornette Coleman. Forti di una lunga serie di concerti e successi in America i "cubani posticci" guidati da Marc Ribot suoneranno a Prato con il tastierista Anthony Coleman, divenuto membro fisso della band dalla pubblicazione del secondo disco, "Muy Divertido", accolto con grande successo ovunque.
Ingresso £.25.000
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27 luglio, ore 21.30
Anfiteatro del Museo Pecci
Cubanismo & New Orleans Rhyhm'n'blues Musicians
Jesus Alemany tromba, Rolo Martinez, Rafael Duany voci, Jorge Maza, Rolando Perez sassofoni, Carlos Alvarez "Afrokan" trombone, Francisco Padron tromba, Rudolfo "Perruchin" Argudin piano, Efrain Rios tres, Roberto Riveron basso, Emilio Des Montes, Carlos Godinez, Alberto Hernandez, Emilito Del Monte, percussioni + Ms Terri Degruy voce.
MARDI GRAS MAMBO: CUBANISMO IN NEW ORLEANS
Con un progetto speciale che combina la musica cubana alla tradizione del rhyth'n'blues ed il funky di New Orleans ritorna in Toscana uno dei collettivi più amati della nuova musica di Cuba, che per l'occasione ospiterà Ms Terri Degruy, vocalist di New Orleans. Da alcuni anni la musica cubana è protagonista di una stagione di ritrovata vitalità e basterà l'esempio del successo planetario dell'operazione Buena Vista Social Club, l'avventura del chitarrista Ry Cooder, grazie alla quale sono tornati alla ribalta leggende dell'isola quali Compay Segundo, Ibrahim Ferrer e Ruben Gonzales, interpreti dello spirito più antico della musica cubana. Chi invece incarna l'attualità è il collettivo ¡Cubanismo!, la travolgente orchestra nata nel 1995 ad opera del trombettista Jesús Alemañy e del produttore Joe Boyd. Il primo disco si impose tra i primi dieci della classifica di Billboard dedicata alla salsa e fu il prologo per una lunga serie di tour che hanno imposto ¡Cubanismo! nei maggiori festival statunitensi ed europei. Al successo del primo disco hanno fatto seguito i successivi Malembe del 1997, e Reencarnación del '98, che hanno consolidato la popolarità della band. Il gruppo privilegia le atmosfere della descarga, l'equivalente cubano della jam session nel jazz, per creare un sound collettivo di grande impatto e vitalità che attualizza tutti i ritmi della danze cubane che hanno reso popolare nel mondo la tradizione musicale dell'America Latina. L'orchestra ¡Cubanismo! brilla per l'abilità con cui rivitalizza cha cha cha, montuno, salsa, pilon, guaracha e guajira che rilegge in una proposta senza tregua affidata alla centralità del ritmo, a roboanti sezioni di fiati che si aprono a ventaglio ed all'esperienza di alcuni musicisti già noti per le loro prove precedenti. Il leader del gruppo, il trombettista Jesús Alemañy nato a L'Avana nel 1962, è stato a lungo l'apprezzato solista del gruppo Sierra Maestra, così altri membri dell'orchestra come i leggendari Rolo Martinez, cantante, ed il pianista Ignacio "Nachito" Herrera. Un'altra figura di grande rilievo riguardo a ¡Cubanismo! è quella del produttore, l'illustre Joe Boyd, che in passato ha lavorato con artisti quali Jimi Hendrix, Nick Drake, e si interessa negli ultimi tempi alle realtà più vivaci e stimolanti delle musiche del mondo. L'appuntamento con ¡Cubanismo! si presenta come imperdibile per tutti gli appassionati della musica più fresca, viva e sincera, in una lunga notte cullata dai caldi ritmi dell'America latina.
Ingresso £.25.000
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31 luglio, ore 21.30
Millennium Bugs' Orchestra
Oliver Nelson
composer & arranger
A TRIBUTE
Orchestra arrangiata e diretta da MIRKO GUERRINI
La Millennium Bugs' Orchestra nasce dalla voglia di 15 musicisti di dar vita all'emozionante avventura di una big band di musica jazz e non solo.
Il direttore-arrangiatore Mirko Guerrini, autore di tutti gli arrangiamenti, guida sin dalla nascita dell'orchestra i giovani musicisti che prendono parte al progetto provando regolarmente il repertorio.
Quest'anno l'orchestra propone uno spettacolo basato sul grande compositore arrangiatore OLIVER NELSON, musicista ancora oggi sottovalutato ma assolutamente da scoprire e studiare, anche per le mille sfaccettature che la sua lunga carriera ha avuto.
Il progetto nasce da un'idea di ERNESTO DE PASCALE che ha fortemente voluto realizzare questo lavoro per omaggiare un musicista che ha arricchito il patrimonio musicale nei suoi generi più diversi.
Dal blues (forma in assoluto prediletta da Nelson) al jazz più tradizionale, dalla concept music al funky nero degli anni '70 per passare attraverso il jazz elettrico e l'acid jazz nato a Los Angeles sotto forma di colonne sonore, Nelson ha attraversato l'universo degli stili con una imbarazzante facilità , riuscendo sempre a far sembrare tutte le cose che scriveva molto semplici e pertinenti allo stile affrontato nel momento.
Le sue collaborazioni sono sempre state tra le più prestigiose, scrivendo musica per l'organista Jimmy Smith, per il chitarrista Wes Montgomery, per le voci di Jimmy Rushing, di Johnny Hartman e James Brown, avvalendosi poi nelle file delle sue orchestre dei più quotati solisti del tempo, da Eric Dolphy a Phil Woods, da Clark Terry a Freddie Hubbard, da Bill Evans a Grady Tate e tantissimi altri.
La Millennium Bugs' Orchestra vuole così omaggiare il compositore-arrangiatore, ripercorrendo una storia fatta di suoni, eseguendo quindi brani presi dai diversi momenti della carriera di Nelson. Alcuni dei brani sono eseguiti rispettando fedelmente l'arrangiamento originale, altri sono stati riadattati e riscritti per l'occasione da Mirko Guerrini, che indossa le vesti di direttore - arrangiatore ma anche di solista, in quanto prende parte alle esecuzioni dell'orchestra come solista al sax tenore.
Il concerto diventa così un evento unico e imperdibile, vista anche l'unicità stessa del progetto in quanto è la prima volta che si affronta una retrospettiva così ampia sul personaggio Nelson.
Lo spettacolo è poi arricchito da ospiti prestigiosi quali l'organista Alberto Marsico, il chitarrista statunitense Antony Paul,, lo stesso Ernesto De Pascale alla voce e altri.
Ingresso libero
Immagine: Marc Ribot y los Cubanos Postizos
Anfiteatro del Museo Pecci, viale della Repubblica 277, Prato
Ufficio stampa Silvia Bacci tel.0574.616403