Alessandra Zagni
Chiara Forti
Anna Lisa Bondioli
Elisa Turchi
Claudia Ascari
Chiara Corazzari
Cinzia Ascari
Sette artiste emiliane a confronto: dalle trasparenze evocative delle tele di Alessandra Zagni alle installazioni di Chiara Forti, dalla fotografia privata di Anna Lisa Bondioli a quella nostalgica di Elisa Turchi, dalla scultura neo-pop di Claudia Ascari alle architetture di Chiara Corazzari fino ai video claustrofobici di Cinzia Ascari.
Giovani artiste emiliane
Gli spazi della trecentesca Rocca Estense di San Felice sul Panaro (Mo) ospitano, ancora una volta, l’arte contemporanea.
Sette giovani artiste emiliane a confronto attraverso diversi mezzi espressivi: dalle trasparenze evocative delle tele libere di Alessandra Zagni alle algide installazioni di Chiara Forti, dalla fotografia privata di Anna Lisa Bondioli a quella nostalgica di Elisa Turchi, dalla scultura neo-pop di Claudia Ascari alle architetture graffiate di Chiara Corazzari fino ai video claustrofobici di Cinzia Ascari.
Un’arte al femminile, capace di coniugare momenti introspettivi, toni forti, tradizione e innovazione in un percorso eterogeneo e dinamico. Nell’anno europeo delle pari opportunità il Comune di San Felice sul Panaro ospita una collettiva che propone alcune delle voci femminili più originali emerse nel contesto modenese.
Le artiste
Cinzia Ascari (Carpi, 1976) dal 2002 realizza disegni, installazioni e video firmandosi come Ericailcane “un nome collettivo o uno pseudonimo personale, nasce tra alpi ed appennini, non ha un volto, ma ha occhi e mani , vede e disegna. E' il cibo di ogni giorno rimasticato e maldigerito, è un collage d'altri mondi e tempi, parla d'incubi come fossero sogni, parla d'animali come fossero uomini, dice che gli uomini altro non sono che animali”. La prigione del castello ospita Il Galeone, un video grottesco e struggente in cui l’ineluttabile destino di morte di scarnificati esseri umani si scontra con i loro deliri di libertà e anarchia.
Claudia Ascari (Carpi, 1975), dopo il diploma in Pittura conseguito all’Accademia di Belle Arti di Bologna, da alcuni anni crea con la cartapesta sculture-oggetto. Dagli abiti in miniatura cuciti addosso a corpi assenti (L’uomo invisibile, 2003) alla maestosa armatura installata presso il Lapidario Romano di Modena in occasione dell’iniziativa Gemine Muse (2003) Ora l’artista recupera una creatività ludica e ironica, impasta la cartapesta con spezie e pigmenti fino ad ottenere consistenze alimentari falsamente commestibili e plasma così il suo Buffet.
Anna Lisa Bondioli (Mirandola, 1975), oltre alle personali a lei dedicate, ha partecipato a diverse mostre collettive. Da più di dieci anni si occupa di fotografia indagando questo mezzo soprattutto nei suoi risvolti concettuali. Il giardino della Sig.na Anna è una ricerca lenta e intima nella memoria. Un diario in sessanta scatti raccontati con la tecnica antica della stampa all’albumina che il tempo sbiadisce a poco a poco, un percorso romantico attraverso quelle immagini della sua infanzia che hanno il sapore di oggetti preziosi.
Chiara Corazzari (Mirandola, 1980) diplomata all’Accademia di Belle Arti di Bologna presenta, in una serie di sei acqueforti, dettagli e scorci di infrastrutture e fabbricati industriali come il ‘Ranzani’ di Bologna e lo zuccherificio di Finale Emilia. Attratta dalla bellezza nascosta di questi edifici, li fotografa per restituirne un’immagine frammentaria, caricandoli di nuovo fascino e inaspettata dignità. Accanto a queste opere, quattro tavole in cui l’artista sperimenta una pittura materica ottenuta con chelato di ferro.
Chiara Forti (Carpi, 1978) sta concludendo gli studi in Filosofia Estetica presso l’Università degli Studi di Bologna dopo aver conseguito il diploma universitario francese di primo livello in Filosofia a Lione. Ispirata dal lavoro di Joseph Beuys, nelle sue installazioni l’artista riflette sui cambiamenti epocali connessi all’uso controverso delle risorse naturali. Still Life, attraverso l’uso simbolico del sale e del bianco, è una meditazione profonda sul rapporto uomo – natura, nonché sul significato di “finzione”, quella realtà artificiale sempre più radicata nelle nostre modalità di vita.
Elisa Turchi (Carpi, 1975) durante il periodo trascorso a Berlino con il progetto Erasmus nel 1998 ha iniziato a lavorare sul tema della memoria modificando vecchie fotografie (ri)trovate nei mercatini dell’antiquariato. Dal racconto di vite altrui attraverso attimi quotidiani di persone anonime, con Le stanze di Berenice l’artista passa a svelare ricordi e memorie familiari. Gli oggetti conservati come reliquie nelle stanze della bisnonna Berenice trovano nuova vita in scatti carichi di nostalgia e fascino.
Alessandra Zagni (Mirandola, 1975) è l’autrice di una serie di tele libere monocrome ottenute con la sovrapposizione di diversi strati di colori ad acquerello. L’indagine sui luoghi comuni (non esistono più le mezze stagioni; si stava meglio quando si stava peggio) si scontra con la forza silenziosa di un colore evocativo e narrativo nella sua imperfezione. L’allestimento proposto in questa sede, cerca di esaltare la trasparenza e la leggerezza del cotone lavorato su entrambi i lati. I muri sono i pannelli che recano traccia delle pitture che l’artista ha realizzato nel corso degli anni.
Info:
Ufficio Cultura Comune di San Felice sul Panaro (Mo)
tel. 0535-86320
e-mail: cult@comunesanfelice.net
Visita guidata alla mostra e incontro con le artiste mercoledì 19 aprile, ore 21, Rocca Estense.
Inaugurazione: Sabato 14 aprile 2007 alle ore 17.30
Rocca Estense
via M. Montessori, 39 - San Felice sul Panaro (MO)