200 capolavori dal 1898 al 1972
A Milano, a Palazzo Reale, torna in settembre una nuova esposizione antologica
su Pablo Picasso. La stessa sede che ha ospitato l'indimenticabile mostra del
1953 oggi presenta l'unica grande retrospettiva in Italia dopo quella data.
Oltre 200 capolavori fra dipinti, sculture e disegni, per ripercorrere
l'esaltante itinerario umano e artistico del più grande genio del XX secolo.
Mostra a cura di Bernice Rose
A Milano, a Palazzo Reale, torna in settembre una nuova esposizione antologica
su Pablo Picasso. La stessa sede che ha ospitato l'indimenticabile mostra del
1953 oggi presenta l'unica grande retrospettiva in Italia dopo quella data.
Oltre 200 capolavori fra dipinti, sculture e disegni, per ripercorrere
l'esaltante itinerario umano e artistico del più grande genio del XX secolo.
Promossa da Comune di Milano, Regione Lombardia e Mondadori Mostre, curata da
Bernice Rose con Bernard Ruiz Picasso e la collaborazione di Paloma Picasso, - e
realizzata anche grazie a Wind, che ha creduto e investito in questo progetto
culturale - la mostra espone per la prima volta in pubblico capolavori finora
rimasti sconosciuti, che ribadiscono l'assoluta centralità del pittore spagnolo
nell'arte moderna.
La mostra documenta con opere straordinarie - circa 100 dipinti, cui si
aggiungono opere su carta, incisioni, sculture, ceramiche e i costumi originali
di "Parade", il rivoluzionario "balletto cubista" messo in scena da Djaghilev
nel 1917 - l'intero arco dell'attività di Picasso e permette, in parallelo, di
comprendere gli snodi fondamentali dell'arte del XX secolo. Oltre 200 opere, tra
le quali molte mai esposte in precedenza, che illustrano il vulcanico percorso
creativo di Picasso, dagli esordi spagnoli ai primi contatti con l'ambiente
artistico parigino, dai periodi "blu" e "rosa" alla sperimentazione cubista, dal
"ritorno all'ordine" della parentesi neoclassica alla metamorfosi stilistica
degli anni Trenta, dalle opere di denuncia contro l'oscurantismo fascista fino
all'ultima, vitalissima, stagione creativa. Molti di questi lavori, ora sparsi
tra le più importanti collezioni pubbliche e private del mondo, sono sempre
appartenuti all'artista e ai suoi eredi e per il loro carattere "intimo" e
"privato" hanno la capacità di introdurre il visitatore nell'universo familiare
dell'artista, offrendo uno sguardo inedito sulla sua personalità di uomo e di
padre. Per la prima volta, all'interno di una esposizione pubblica, sarà riunito
un gruppo consistente di tali lavori, conosciuti presso il grande pubblico con
il nome di "i Picasso di Picasso".
La mostra è organizzata secondo un percorso cronologico, che illustra le fasi
salienti dell'arte di Picasso e i motivi del suo inesauribile repertorio
formale. Si parte dalle opere giovanili, due intensi ritratti degli amici
spagnoli con cui Picasso divise i primi anni di formazione culturale e la
splendida incisione Pasto frugale - tra le opere più importanti del periodo
"blu" - per arrivare ad alcuni studi di nudo preparatori per Les demoiselles
d'Avignon che documentano le fasi iniziali della rivoluzione cubista e poi
passare alle nature morte del cubismo analitico e sintetico, all'interno delle
quali si celano personaggi e atmosfere dei caffè parigini. Le opere degli anni
Venti riflettono invece i canoni estetici di una nuova fase stilistica, ispirata
alla classicità dell'arte italiana e ai lineamenti della prima moglie, la
ballerina russa Olga Kokhlova. In questi anni Picasso affronta il tema della
famiglia e della maternità in una serie di lavori dedicati alla moglie (Donna e
bambino, Ritratto della signora Picasso, Ritratto della signora Picasso II) e al
figlio Paul. Con gli anni Trenta Picasso entra in una nuova, straordinaria, fase
creativa. L'incontro con la giovanissima Marie-Thérèse Walter e la sua
prorompente fisicità è all'origine di una sconcertante metamorfosi stilistica
(Donna con berretto e vestito rosso), caratterizzata da un diffuso simbolismo
sessuale. Così si arriva all'intenso decennio che costituisce il cuore della
mostra e il centro della produzione artistica di Picasso. Sono gli anni della
Guerra civile spagnola, del legame con Dora Maar, dell'impegno civile e
politico. Il volto di Dora Maar, intensamente studiato, osservato, reinventato,
compare in una eccezionale serie di ritratti femminili, permettendo di cogliere
in modo diretto la forza dirompente operata da Picasso sulla fisionomia umana.
Sempre in questi anni, attraverso alcuni splendidi ritratti di Claude e Paloma,
Picasso affronta il tema della paternità e del rapporto con i figli (I
giocattoli). Nell'ultima sezione della mostra sono esposte le opere degli anni
'60 e '70 nelle quali Picasso rilegge temi e svolte stilistiche alla luce di
un'esperienza umana e artistica senza confronti, ed è artefice di nuovi
capolavori (il Matador, Femme assise, Homme debout) e dei dipinti erotici degli
ultimi anni di vita.
I curatori, hanno voluto costruire la mostra come un viaggio emozionante
nell'opera di Picasso, alla scoperta di rivoluzionarie innovazioni formali e di
una concezione della bellezza completamente al di fuori degli schemi accettati.
Nella sezione dedicata alla scultura, ampiamente articolata e arricchita dalla
presenza di alcuni dei lavori più importanti, viene sottolineata l'importanza di
Picasso nella fondazione del linguaggio plastico del Novecento e la sua profonda
influenza su artisti come Henri Moore, Alexander Calder e David Smith. Integrano
il percorso espositivo una serie di opere già esposte a Milano nel 1953 e la
continuità con quella mostra, revisionata personalmente dallo stesso Picasso, è
stata fortemente sottolineata dai curatori, in particolare attraverso l'accurata
selezione delle opere da parte degli eredi e la scelta di presentare l'evento
nelle stesse sale espositive di allora.
ORARIO
A partire da domenica 20 gennaio fino a domenica 27 gennaio:
tutti i giorni dalle ore 9 alle ore 11.30
escluso il lunedì (dalle ore 9 alle ore 14)
(la biglietteria chiude sempre un'ora prima)
Ufficio Stampa:
Comune di Milano - Maria Grazia Vernuccio - tel. 02.88454838 - 88450154 - fax
02.88454840, e-mail: hvernu@tin.it
Electa - Isabella Di Nolfo - tel. 02.21563250 - fax 02.21563314,
e-mail: HYPERLINK mailto:ufficio.mostre@libero.it dinolfo@mondadori.it
Sveva Fede - tel. 336.693767 - 0575.24566 - fax. 0575.370368