Il lavoro di Gilles Jobin, ballerino e coreografo di origine svizzera, e' incentrato sulla complessita' della mente umana e del suo rapporto con il corpo. Lo scopo dell'artista e' quello di dare al corpo una voce propria attraverso immagini forti e suggestive. In The Moebius Strip, su un palcoscenico diviso in 48 quadrati appena visibili, ognuno dei danzatori esperimenta il suolo. Sul dorso, sul ventre, appoggiato da un lato, a sinistra e poi a destra, ogni danzatore-geometra inventa una propria topografia.
Su un
palcoscenico diviso in 48 quadrati appena visibili, ognuno dei cinque danzatori
esperimenta il suolo. Sul dorso. Sul ventre, appoggiato ad un lato, a sinistra e
poi a destra. La platea si irradia di dolcezza. Nello stesso tempo in cui i
movimenti si accelerano, la musica di Franz Treichler si gonfia, rimbomba, con
una ritmica sovrapposta che segue la linea di una danza che esplora la posizione
a quattro zampe, a gambe piegate, a gambe tese. deambulazione a granchio, a
serpente. Ogni danzatore - geometra inventa la propria topografia in funzione
delle figure che gli sono imposte. Gli incroci provocano i primi contatti.
L’impressione è di essere sull’ottovolante di un parco dei divertimenti
giansenista: tutto è millimetrato, austero. E se due protagonisti si allungano
l’uno sull’altro, è nel modo in cui gli animali pacifici vivono il momento della
siesta.
Di origine svizzera, Gilles Jobin, ballerino e coreografo, vive a
Londra dal 1997. Il suo lavoro si basa sulla complessità del pensiero umano e le
sue relazioni con il corpo. Il suo obiettivo è dare al corpo la propria voce
attraverso immagini suggestive e forti. Jobin è particolarmente interessato alla
relazione che intercorre tra spirito e corpo. Non è solo interessato al corpo
che si muove ma anche a colui che osserva il movimento dandone una
interpretazione personale. I pensieri e le emozioni che suggeriscono le immagini
sono una parte essenziale del suo lavoro. Pensa che la danza debba avere un
coinvolgimento spaziale, fisico, emotivo e anche politico. La relazione con il
corpo lo interessa particolarmente in quanto, come coreografo, considera il
corpo il materiale creativo di base.
durata 60'
coreografia Gilles Jobin
musica
Franz Treichler
luci Daniel Demont
danzatori
Christine Bombal, Jean-Pierre
Bonomo, Vinciane Gombrowicz, Gilles Jobin, Lola Rubio
assistente coreografa
Laura Beurdeley
direzione tecnica e suono Clive Jenkins
luci Samya Mehenna
costumi Gilles Jobin
fotografia Manuel Vason
organizzazione Artsadmin, Michel
Quéré e Eduardo Bonito
un progetto Artsadmin (Londra, UK)
Produzione Parano
Fondation (Losanna,CH) e 36 Gazelles (Londra, UK)
coproduzione
Arsenic
(Losanna, CH), Théâtre de la Ville (Parigi, F), Music Biennale Zagreb (Zagabria,
HR), Espace Pier Paolo Pasolini (Valenciennes, F) e Zürcher Theater Spektakel
(Zurigo, CH)
realizzato con il sostegno di
Pro Helvetia (Fondation Suisse pour
la Culture), Loterie Romande, Ville de Lausanne, London Arts, SSA, Fondation
Stanley Thomas Johnson e il Canton de Vaud
la tournée 2001 è sostenuta da
Pro
Helvetia (Fondazione Svizzera per la Cultura) e la Città di Lausanne
ex Carrozzeria Franco
Via Spalato 50, Torino
tel. 0115119085