Performance "Cepo". A cura di Emanuela Nobile Mino.
"Cepo". La performance, ispiratale dalla struttura carceraria di Regina Coeli che costeggia lo spazio espositivo, ha luogo, infatti, in prossimita' del muro che delimita il cortile del carcere e vede l’artista costretta alla gogna per un tempo indeterminato. L'azione si pone come un'asserzione di resistenza nei confronti delle dinamiche di scissione strumentale tra bene e male, innocenza e reita', autonomia e asservimento, con cui la societa' giustifica l'esercizio dei propri poteri decisionali sull'individuo, in ambito sia politico che culturale. A cura di Emanuela Nobile Mino.