Trieste Contemporanea
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dal 5/10/2001 al 11/12/2001
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Trieste Contemporanea




 
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5/10/2001

Trieste Contemporanea

Trieste Contemporanea, Trieste

La mostra dell'artista ungherese Laszlo Laszlo Revesz intitolata "Dizionario di Trieste" (6 ottobre - 1 novembre) e quella dell'italiano Gaetano Mainenti (3 novembre - 4 dicembre) entrambe studiate per lo spazio dello Studio Tommaseo delineano il periodo nel quale si svolgera' la 7a edizione dell'iniziativa internazionale "Trieste Contemporanea. Dialoghi con l'arte dell'Europa centro orientale".


comunicato stampa

La mostra dell'artista ungherese Laszlo Laszlo Revesz intitolata "Dizionario di Trieste" (6 ottobre - 1 novembre) e quella dell'italiano Gaetano Mainenti (3 novembre - 4 dicembre) entrambe studiate per lo spazio dello Studio Tommaseo delineano il periodo nel quale si svolgera' la 7a edizione dell'iniziativa internazionale "Trieste Contemporanea. Dialoghi con l'arte dell'Europa centro orientale".

La manifestazione è dedicata quest'anno in particolar modo alle ARTI VISIVE, alla musica e al cinema dell'Ungheria e della Croazia, ma proporrà anche, in collaborazione con le Obalne Galerije di Pirano, l'arte di 21 giovani del Friuli-Venezia Giulia in Slovenia ("PNUDGOTS", a partire dall'11 ottobre). Altri interessanti appuntamenti internazionali sono previsti nel corso della manifestazione: in occasione del summit dei capi di governo dei 18 paesi aderenti all'INCE, alla fine di novembre si svolgerà un festival VIDEO internazionale che verrà diffuso in diretta attraverso la rete internet. Ormai tradizionali gli incontri con la MUSICA contemporanea: tra il 29 ottobre e l'11 dicembre sette concerti proporranno musiche di compositori provenienti oltre che dall'Italia, da Spagna, Slovenia, Croazia, Romania, Russia, Ungheria, Bulgaria, Germania, Polonia, Irlanda e USA. Nella sezione musicale, coprodotta con la Fondazione Teatro Lirico Giuseppe Verdi e l'associazione Chromas di Trieste, spicca quest'anno la presenza di opere prime assolute.

Una originale rassegna sul CINEMA d'animazione, la terza dopo le rassegne dedicate ai cartoni animati cechi e ungheresi, focalizzerà l'attenzione sulla migliore produzione croata di questo particolare settore creativo. A cura di Carlo Montanaro nell'auditorium del Museo Revoltella passerranno in rassegna i registi dimostratisi più innovativi dalla nascita della Zabreb Film ad oggi (30 novembre - 1 dicembre) e subito dopo la rassegna cinematografica sbarcherà a Milano, nei programmi della Cineteca Italiana. Eventi performativi (tra i quali da non perdere il croato "Mirila", 7 dicembre) , presentazioni di pubblicazioni e incontri con artisti arricchiranno il calendario che chiuderà con l'assegnazione del 5° PREMIO "Trieste Contemporanea" riservato ad una personalità artistica che abbia attivamente promosso lo scambio tra culture.

Trieste Contemporanea, che si avvale di contributi, cooproduzioni e collaborazioni internazionali, varerà anche l'edizione del numero 8 della RIVISTA "Trieste Contemporanea" dedicato ai risultati del FORUM realizzato, primo in Italia, nel giugno scorso all'Accademia di Venezia con i commissari dei padiglioni della Biennale di Venezia sul tema della gestione dell'arte e della cultura nell'Europa centro orientale. Infine passerà il testimone per l'edizione 2002, che sarà particolarmente interessata alle arti in Polonia, rendendo pubblico il bando del 5° concorso internazionale di DESIGN che cadenza biennalmente l'attività del comitato triestino.

ARTI VISIVE 1
Mostra personale di László László Révész (H)
Trieste, Studio Tommaseo, 6 ottobre - 1 novembre 2001

Dedica a Trieste una serie inedita di lavori l'artista ungherese László László Révész che inaugurerà sabato 6 ottobre allo Studio Tommaseo di Trieste (via del Monte 2/1) la sua prima mostra personale in Italia, dopo un'intensa attività espositiva in Europa e America e ritornando nella città giuliana a due anni dall'invito di Trieste Contemporanea a partecipare all'estesa rassegna di arte ungherese "Bel Tempo". "Dizionario di Trieste" si compone di una serie di piccoli olii su tela e di otto sequenze animate computerizzate basate su una collezione di cartoline e di fotografie elaborate e integrate da una colonna musicale. Révész infatti è un rappresentante raffinato della computer art che in terra magiara ha una tradizione ormai "antica" perché risale ai tempi dei pionieri dell'inizio degli anni Settanta. Artista, performer, film e video-maker, Révész non abbandona però la possibilità di usare la pittura sperimentandola in un complesso panorama di "livelli di accesso" che Anna Bálványos, curatrice della mostra triestina, definisce come un deliberato errore di drammaturgia che rende lo spettatore incerto sull'interno e l'esterno dell'"opera", sull'appartenenza della parte concettuale del lavoro a quella retinica e viceversa. Alcune parole italiane, seguite dalla loro definizione - riportata esattamente come essa si trova in un dizionario - realmente ritagliano la rappresentazione della città dipinta sulla tela e, in linea con la poetica di questo artista, mettono efficacemente in scena la natura incompleta e frazionata dell'esperienza, degli istinti, dei pensieri dell'uomo. La mostra, promossa all'interno della settima rassegna "Trieste Contemporanea. Dialoghi con l'arte dell'Europa centro orientale", potrà essere visitata con ingresso gratuito fino al 1 novembre dalle ore 17 alle 20 dei giorni feriali.

ARTI VISIVE 2

Mostra "Pnudgots. Trieste Contemporanea"
Piran (SLO), Obalne Galerije, 11 - 28 ottobre

Al Teatro Tartini di Pirano, giovedì 11 ottobre, un concerto inaugurale di Aleksander Rojc, che proporrà al pianoforte musiche di E. Satie, Lord Bernes, W. A. Mozart, G. Coral, darà il via alla mostra "Pnudgots Trieste Contemporanea: Artisti under 35 del Friuli-Venezia Giulia". Approda infatti in Slovenia la rassegna curata da Trieste Contemporanea lo scorso anno e dedicata alla ricognizione delle giovani leve dell'arte del territorio. Una cinquantina di opere selezionate da Lorenzo Michelli, Samantha Punis e Chiara Tavella per la nuova situazione allestitiva testimonieranno la vitalità della ricerca di Emanuela Biancuzzi, Marco Brosolo, Carmelo Cacciato, Roberto Cantarutti, Davide Castronovo, Paolo Comuzzi, Giovanni De Roia, Chiara de Santi, Angela Fasoli, Annalisa Gaudio, Alessandra Ghirardelli, Gabriella Marega, Stefano Marotta, Lorena Matic, Anna Pontel, Paolo Ravalico Scerri, Robert Russo, Erika Skabar, Lara Soncin, Luigina Tusini e Carlo Vidoni.
Uno spaccato fedele, se pur limitato a 21 artisti di un preciso ambito geografico, della mobilità della produzione artistica attuale internazionale che, tra pittura, installazioni, fotografia, elaborazione elettronica ed altre contaminazioni, racconta la molteplicità e la frammentazione dell'identità contemporanea. Il catalogo che correda l'esposizione, inoltre, che raccoglie testi di approfondimento oltre che dei curatori di Paola Bristot, Riccardo Caldura, Giuliana Carbi e Franco Jesurun, si presenta come una delle più stimolanti proposte editoriali emerse dal panorama delle mostre di giovani alla ribalta. Firmata da Supernova Edizioni (Venezia) riporta infatti le riflessioni e le dichiarazioni di poetica di tutti gli artisti partecipanti, fermando come una preziosa "fonte" per altri futuri punti di vista della ricerca storica. anche sociologici, il milieu nel quale oggi si trova a fare i suoi primi passi, "a piedi nudi" -questa l'immagine grafica complessiva della mostra - , non solo uno dei "Pnudgots" ma ogni giovane artista.

ARTI VISIVE 3

Mostra personale di Gaetano Mainenti
Trieste, Studio Tommaseo, 3 novembre - 4 dicembre 2001

Prosegue all'interno della sezione arti visive di Trieste Contemporanea l'appuntamento annuale con un giovane artista emergente europeo. Se nelle scorse edizioni un allestimento specifico per lo Studio Tommaseo era stato affidato al georgiano Gia Edzgveradze e alla slovena Mojca Osojnik, è ora il turno del veneziano, Gaetano Mainenti, già nella compagine presentata al Ludwig Museum of Contemporary Art di Budapest nel 1999 e attivo teorico della pittura. Mainenti infatti lavora secondo una solida prassi di costruzione totale dell'opera, a partire dalla carta stessa e dai colori, fino alle elaborate riquadrature astratte delle immagini iconiche realizzate secondo complesse proporzioni e tecnologie attuative. In un tempo in cui spesso si usa liquidare il mezzo pittorico tra quelli a "bassa tecnologia" in favore di altre tecniche espressive provenienti dal mondo virtuale telematico, questo artista riparte dal "grado zero" del disegno a grafite per farci discutere, davanti alla poderosa eminenza qualitativa delle sue opere, sulla perfetta salute del ruolo del simbolo, così come ci viene consegnato dalla storia dell'uomo, mentre una serie di volti femminili enigmatici e antichi - inquadrature di primissimo piano ma mai ritratti, nemmeno ideali - si rincorrono sulle pareti della sala espositiva e una strana densità viene istintivamente percepita... La mostra, promossa all'interno della settima rassegna "Trieste Contemporanea. Dialoghi con l'arte dell'Europa centro orientale" è curata da Mariano Apa e Giuliana Carbi e si avvale di un catalogo bilingue. Potrà essere visitata a Trieste dal 3 novembre al 4 dicembre in via del Monte 2/1 con ingresso gratuito dalle ore 17 alle 20 dei giorni feriali.

ARTI VISIVE 4

"Mirila", performance di Bojan Gagic e Josip Zanki (HR)
Trieste, Studio Tommaseo, 7 dicembre 2001

"Oggi la usanza di fare i Mirila è quasi cessata. Tranne casi sporadici l'uomo odierno vive la morte diversamente. Non c'è più il sole e la luna che si prendono briga di noi. Siamo inermi e abbandonati nelle mani del mondo tecnico-scientifico, che "misura" e decide il posto e l'ora della nostra morte." dicono Bojan Gagic e Josip Zanki, che per anni hanno studiato i Mirila sulle montagne croate. Riproponendo ad un pubblico di volontari l'antico rito della costruzione del Mirilo, i due artisti dichiarano dunque anche la necessità vitale del recupero del tempo etico dell'uomo.
I Mirila sono cenotafi particolari della cultura pastorizia croata, disseminati in gran numero sulla montagna Velebit, che si affaccia sul mare Adriatico. Di origine millenaria (si suppone dalla Grecia preellenica) restano un mistero di pietra, una pietra che misura la vita intera di un uomo, dispersa nel grande isolamento dei villaggi di montagna (cosiddetti Kurvini).
Il Mirilo é il cenotafio, letteralmente "la tomba vuota", è ciò che gli antichi Greci chiamavano kolossos. Il morto, trasportato dal villaggio verso il cimitero, veniva posato sulla terra a metà del viaggio e in quel punto si costruiva il Mirilo. Questo luogo dove l'anima si stacca dal corpo non è un'immagine; é un "doppio" composto dalla lapide identificativa, dalle lastre che misuravano in lunghezza e larghezza il corpo del defunto e dalla lastra dei piedi che tracciava definitivamente il limite del corpo. Nella performance la persona si distende in uno spazio circoscritto da una tenda e illuminato da candele, pervaso dall'odore della resina del pino nero dalla montagna Velebit. Gli artisti operano gli antichi rituali degli infusi, del cristallo e della misurazione del corpo, costruendo il cenotafio di pietra e disegnando sulla lapide il simbolo che identificherà la persona (croce solare, croce di Malta, albero della vita, spirale, pentagramma, esagramma, stella, luna e enneagramma, ecc.). L'evento è promosso con il patrocinio di Ministero della Cultura Croato, Comune di Zagreb, Regione e Comune di Zadar e sarà corredato di catalogo.

MUSICA

TRIESTE PRIMA - Incontri internazionali con la musica contemporanea Trieste, varie sedi, 29 ottobre - 11 dicembre

La quindicesima edizione del festival Trieste Prima 2001, Incontri internazionali con la musica contemporanea è una coproduzione tra Trieste Contemporanea, Fondazione Teatro Lirico Giuseppe Verdi e Chromas Associazione Musica Contemporanea. Si svolgerà a Trieste dal 29 ottobre all' 11 dicembre. Propone 7 concerti con musiche di compositori provenienti, oltre che dall'Italia, anche dalla Spagna, Slovenia, Croazia, Romania, Russia, Ungheria, Bulgaria, Romania, Germania, Polonia, Irlanda e USA. Verranno eseguite 50 opere, undici delle quali presentate in prima mondiale. Tra gli interpreti figurano il Taukay Ensemble, l'Ex Novo Ensemble, l'Ensemble di Lubiana, il Duo Alterno, il violoncellista Friedrich Gauwerky e due pianisti: il giovane Francesco Biasiol e il maggiore pianista croato, Vladimir Krpan. Il primo concerto (29 ottobre) avrà luogo presso il Conservatorio Tartini, tutti gli altri concerti alla Basilica di San Silvestro, con inizio alle 20.30.

CINEMA

Il cinema d'animazione croato
Trieste, Auditorium del Museo Revoltella (via Diaz, 27), 30 novembre - 1 dicembre 2001

Una fitta due-giorni (tre spettacoli per giornata, con proiezioni mattutine per le scuole) di visione sarà dedicata al cinema d'animazione. Dopo la rassegna sul cinema ceco (1996) e sul cinema ungherese (1998), Trieste contemporanea continua la sua indagine nel mondo del cartone animato il 30 novembre e il 1 dicembre: la terza serie di appuntamenti è quest'anno dedicata al cinema d'animazione croato a cura di Carlo Montanaro. In collaborazione con la Zagreb Film, l'Archivio di stato-Cineteca Croata, l'Istituto Italiano di cultura e l'Accademia di Belle Arti di Zagabria la rassegna proporrà opere dalla nascita della Zagreb Film ad oggi.

Nella storia del cinema d'animazione la "scuola di Zagabria" rappresenta un momento straordinario di creatività espressiva. Come per la gran parte delle analoghe esperienze nei paesi dell'ex est europeo, nasce sostanzialmente nel dopoguerra ma, inizialmente, in forma privatistica e pionieristica, occhieggiando a Disney ma anche aspirando sin da subito ad una strada originale e trasgressiva. E se una delle molle iniziali era stata la necessità di produrre brevi corti di pubblicità, questa esigenza si riaffacciò qualche anno più tardi addirittura a livello nazionale comportando necessariamente un assestamento aziendale e la creazione della Zagreb Film nel cui logo campeggia un elegante cavallino bianco. La nascita della società offrì subito anche l'opportunità di produrre corti d'autore. E i giovani che stavano maturando ebbero modo di esprimere le loro notevoli potenzialità, facendosi presto conoscere nei festival internazionali cominciando, nel 1958, da Venezia dove venne attribuito un premio prestigioso a "Solo" di Vatroslav Mimica. Problemi di ordine burocratico-gerarchico tipici della statalizzazione crearono dissapori ma la battaglia per la libertà d'espressione fu presto vinta ed ogni film marchiato dal cavallino bianco può da allora essere tranquillamente definito un film "d'autore", nel quale, tra l'altro, diventa sistematica la sperimentazione che spessissimo rimanda a ricerche di tipo pittorico. E se qua e la permangono sprazzi di ironia e sarcasmo, com'è tipico di tanti animazione nel mondo, una delle caratteristiche fondamentali della "scuola di Zagabria" è la fascinosa serietà con cui gli autori coinvolti (all'inizio Vukotic, Mimica, con Kristl e poi Dragic, Grgic, Dovnikovic, Maruic e altri) si confrontano anche con il sociale. Ripercorrere quegli anni e il lavoro di quei disegnatori e registi significa allora un'immersione in una creatività tra le più stimolanti, perché, perfino nella serialità, risulta tesa in una continua e incessante, spesso geniale sperimentazione formale mai fine a se stessa ma sempre occhieggiante in modo più o meno allusivo alla realtà dell'uomo contemporaneo. Elementi, questi, che la nuova Zegreb cerca ora di recuperare in una difficile ma coerente ripresa che la vede confrontarsi, dopo un salto generazionale dovuto alle note vicende politiche, con il mercato.

Bando per il Quinto concorso internazionale di design Trieste Contemporanea 2002

INFO

Comitato Trieste Contemporanea

I - 34121 Trieste, via del Monte 2/1 tel: 040 639187 / fax: 040 367601

Chromas - tel/fax: 040 366837

Obalne Galerje - tel: 00386 5 673 26 89

tutte le manifestazioni sono ad ingresso libero

orario delle mostre:
Studio Tommaseo - da lunedì a sabato 17 - 20 Obalne Galerije - feriali 11 - 17, domenica 11 - 13, chiuso lunedì

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