La mostra dell'artista ungherese Laszlo Laszlo Revesz intitolata "Dizionario di Trieste" (6 ottobre - 1 novembre) e quella dell'italiano Gaetano Mainenti (3 novembre - 4 dicembre) entrambe studiate per lo spazio dello Studio Tommaseo delineano il periodo nel quale si svolgera' la 7a edizione dell'iniziativa internazionale "Trieste Contemporanea. Dialoghi con l'arte dell'Europa centro orientale".
La mostra dell'artista ungherese Laszlo Laszlo Revesz intitolata "Dizionario di Trieste" (6 ottobre - 1 novembre) e quella dell'italiano Gaetano Mainenti (3 novembre - 4 dicembre) entrambe studiate per lo spazio dello Studio Tommaseo delineano il periodo nel quale si svolgera' la 7a edizione dell'iniziativa internazionale "Trieste Contemporanea. Dialoghi con l'arte dell'Europa centro orientale".
La manifestazione è dedicata quest'anno in particolar modo alle ARTI VISIVE,
alla musica e al cinema dell'Ungheria e della Croazia, ma proporrà anche,
in collaborazione con le Obalne Galerije di Pirano, l'arte di 21 giovani
del Friuli-Venezia Giulia in Slovenia ("PNUDGOTS", a partire dall'11 ottobre).
Altri interessanti appuntamenti internazionali sono previsti nel corso
della manifestazione: in occasione del summit dei capi di governo dei 18
paesi aderenti all'INCE, alla fine di novembre si svolgerà un festival
VIDEO internazionale che verrà diffuso in diretta attraverso la rete
internet. Ormai tradizionali gli incontri con la MUSICA contemporanea: tra
il 29 ottobre e l'11 dicembre sette concerti proporranno musiche di
compositori provenienti oltre che dall'Italia, da Spagna, Slovenia,
Croazia, Romania, Russia, Ungheria, Bulgaria, Germania, Polonia, Irlanda e
USA. Nella sezione musicale, coprodotta con la Fondazione Teatro Lirico
Giuseppe Verdi e l'associazione Chromas di Trieste, spicca quest'anno la
presenza di opere prime assolute.
Una originale rassegna sul CINEMA d'animazione, la terza dopo le rassegne
dedicate ai cartoni animati cechi e ungheresi, focalizzerà l'attenzione
sulla migliore produzione croata di questo particolare settore creativo. A
cura di Carlo Montanaro nell'auditorium del Museo Revoltella passerranno in
rassegna i registi dimostratisi più innovativi dalla nascita della Zabreb
Film ad oggi (30 novembre - 1 dicembre) e subito dopo la rassegna
cinematografica sbarcherà a Milano, nei programmi della Cineteca Italiana.
Eventi performativi (tra i quali da non perdere il croato "Mirila", 7
dicembre) , presentazioni di pubblicazioni e incontri con artisti
arricchiranno il calendario che chiuderà con l'assegnazione del 5° PREMIO
"Trieste Contemporanea" riservato ad una personalità artistica che abbia
attivamente promosso lo scambio tra culture.
Trieste Contemporanea, che si avvale di contributi, cooproduzioni e
collaborazioni internazionali, varerà anche l'edizione del numero 8 della
RIVISTA "Trieste Contemporanea" dedicato ai risultati del FORUM realizzato,
primo in Italia, nel giugno scorso all'Accademia di Venezia con i
commissari dei padiglioni della Biennale di Venezia sul tema della gestione
dell'arte e della cultura nell'Europa centro orientale. Infine passerà il
testimone per l'edizione 2002, che sarà particolarmente interessata alle
arti in Polonia, rendendo pubblico il bando del 5° concorso internazionale
di DESIGN che cadenza biennalmente l'attività del comitato triestino.
ARTI VISIVE 1
Mostra personale di László László Révész (H)
Trieste, Studio Tommaseo, 6 ottobre - 1 novembre 2001
Dedica a Trieste una serie inedita di lavori l'artista ungherese László
László Révész che inaugurerà sabato 6 ottobre allo Studio Tommaseo di
Trieste (via del Monte 2/1) la sua prima mostra personale in Italia, dopo
un'intensa attività espositiva in Europa e America e ritornando nella cittÃ
giuliana a due anni dall'invito di Trieste Contemporanea a partecipare
all'estesa rassegna di arte ungherese "Bel Tempo".
"Dizionario di Trieste" si compone di una serie di piccoli olii su tela e
di otto sequenze animate computerizzate basate su una collezione di
cartoline e di fotografie elaborate e integrate da una colonna musicale.
Révész infatti è un rappresentante raffinato della computer art che in
terra magiara ha una tradizione ormai "antica" perché risale ai tempi dei
pionieri dell'inizio degli anni Settanta.
Artista, performer, film e video-maker, Révész non abbandona però la
possibilità di usare la pittura sperimentandola in un complesso panorama di
"livelli di accesso" che Anna Bálványos, curatrice della mostra triestina,
definisce come un deliberato errore di drammaturgia che rende lo spettatore
incerto sull'interno e l'esterno dell'"opera", sull'appartenenza della
parte concettuale del lavoro a quella retinica e viceversa.
Alcune parole italiane, seguite dalla loro definizione - riportata
esattamente come essa si trova in un dizionario - realmente ritagliano la
rappresentazione della città dipinta sulla tela e, in linea con la poetica
di questo artista, mettono efficacemente in scena la natura incompleta e
frazionata dell'esperienza, degli istinti, dei pensieri dell'uomo.
La mostra, promossa all'interno della settima rassegna "Trieste
Contemporanea. Dialoghi con l'arte dell'Europa centro orientale", potrÃ
essere visitata con ingresso gratuito fino al 1 novembre dalle ore 17 alle
20 dei giorni feriali.
ARTI VISIVE 2
Mostra "Pnudgots. Trieste Contemporanea"
Piran (SLO), Obalne Galerije, 11 - 28 ottobre
Al Teatro Tartini di Pirano, giovedì 11 ottobre, un concerto inaugurale di
Aleksander Rojc, che proporrà al pianoforte musiche di E. Satie, Lord
Bernes, W. A. Mozart, G. Coral, darà il via alla mostra "Pnudgots Trieste
Contemporanea: Artisti under 35 del Friuli-Venezia Giulia". Approda infatti
in Slovenia la rassegna curata da Trieste Contemporanea lo scorso anno e
dedicata alla ricognizione delle giovani leve dell'arte del territorio. Una
cinquantina di opere selezionate da Lorenzo Michelli, Samantha Punis e
Chiara Tavella per la nuova situazione allestitiva testimonieranno la
vitalità della ricerca di Emanuela Biancuzzi, Marco Brosolo, Carmelo
Cacciato, Roberto Cantarutti, Davide Castronovo, Paolo Comuzzi, Giovanni De
Roia, Chiara de Santi, Angela Fasoli, Annalisa Gaudio, Alessandra
Ghirardelli, Gabriella Marega, Stefano Marotta, Lorena Matic, Anna Pontel,
Paolo Ravalico Scerri, Robert Russo, Erika Skabar, Lara Soncin, Luigina
Tusini e Carlo Vidoni.
Uno spaccato fedele, se pur limitato a 21 artisti di un preciso ambito
geografico, della mobilità della produzione artistica attuale
internazionale che, tra pittura, installazioni, fotografia, elaborazione
elettronica ed altre contaminazioni, racconta la molteplicità e la
frammentazione dell'identità contemporanea.
Il catalogo che correda l'esposizione, inoltre, che raccoglie testi di
approfondimento oltre che dei curatori di Paola Bristot, Riccardo Caldura,
Giuliana Carbi e Franco Jesurun, si presenta come una delle più stimolanti
proposte editoriali emerse dal panorama delle mostre di giovani alla
ribalta. Firmata da Supernova Edizioni (Venezia) riporta infatti le
riflessioni e le dichiarazioni di poetica di tutti gli artisti
partecipanti, fermando come una preziosa "fonte" per altri futuri punti di
vista della ricerca storica. anche sociologici, il milieu nel quale oggi si
trova a fare i suoi primi passi, "a piedi nudi" -questa l'immagine grafica
complessiva della mostra - , non solo uno dei "Pnudgots" ma ogni giovane
artista.
ARTI VISIVE 3
Mostra personale di Gaetano Mainenti
Trieste, Studio Tommaseo, 3 novembre - 4 dicembre 2001
Prosegue all'interno della sezione arti visive di Trieste Contemporanea
l'appuntamento annuale con un giovane artista emergente europeo. Se nelle
scorse edizioni un allestimento specifico per lo Studio Tommaseo era stato
affidato al georgiano Gia Edzgveradze e alla slovena Mojca Osojnik, è ora
il turno del veneziano, Gaetano Mainenti, già nella compagine presentata al
Ludwig Museum of Contemporary Art di Budapest nel 1999 e attivo teorico
della pittura. Mainenti infatti lavora secondo una solida prassi di
costruzione totale dell'opera, a partire dalla carta stessa e dai colori,
fino alle elaborate riquadrature astratte delle immagini iconiche
realizzate secondo complesse proporzioni e tecnologie attuative.
In un tempo in cui spesso si usa liquidare il mezzo pittorico tra quelli a
"bassa tecnologia" in favore di altre tecniche espressive provenienti dal
mondo virtuale telematico, questo artista riparte dal "grado zero" del
disegno a grafite per farci discutere, davanti alla poderosa eminenza
qualitativa delle sue opere, sulla perfetta salute del ruolo del simbolo,
così come ci viene consegnato dalla storia dell'uomo, mentre una serie di
volti femminili enigmatici e antichi - inquadrature di primissimo piano ma
mai ritratti, nemmeno ideali - si rincorrono sulle pareti della sala
espositiva e una strana densità viene istintivamente percepita...
La mostra, promossa all'interno della settima rassegna "Trieste
Contemporanea. Dialoghi con l'arte dell'Europa centro orientale" è curata
da Mariano Apa e Giuliana Carbi e si avvale di un catalogo bilingue. PotrÃ
essere visitata a Trieste dal 3 novembre al 4 dicembre in via del Monte 2/1
con ingresso gratuito dalle ore 17 alle 20 dei giorni feriali.
ARTI VISIVE 4
"Mirila", performance di Bojan Gagic e Josip Zanki (HR)
Trieste, Studio Tommaseo, 7 dicembre 2001
"Oggi la usanza di fare i Mirila è quasi cessata. Tranne casi sporadici
l'uomo odierno vive la morte diversamente. Non c'è più il sole e la luna
che si prendono briga di noi. Siamo inermi e abbandonati nelle mani del
mondo tecnico-scientifico, che "misura" e decide il posto e l'ora della
nostra morte." dicono Bojan Gagic e Josip Zanki, che per anni hanno
studiato i Mirila sulle montagne croate. Riproponendo ad un pubblico di
volontari l'antico rito della costruzione del Mirilo, i due artisti
dichiarano dunque anche la necessità vitale del recupero del tempo etico
dell'uomo.
I Mirila sono cenotafi particolari della cultura pastorizia croata,
disseminati in gran numero sulla montagna Velebit, che si affaccia sul mare
Adriatico. Di origine millenaria (si suppone dalla Grecia preellenica)
restano un mistero di pietra, una pietra che misura la vita intera di un
uomo, dispersa nel grande isolamento dei villaggi di montagna (cosiddetti
Kurvini).
Il Mirilo é il cenotafio, letteralmente "la tomba vuota", è ciò che gli
antichi Greci chiamavano kolossos. Il morto, trasportato dal villaggio
verso il cimitero, veniva posato sulla terra a metà del viaggio e in quel
punto si costruiva il Mirilo. Questo luogo dove l'anima si stacca dal corpo
non è un'immagine; é un "doppio" composto dalla lapide identificativa,
dalle lastre che misuravano in lunghezza e larghezza il corpo del defunto e
dalla lastra dei piedi che tracciava definitivamente il limite del corpo.
Nella performance la persona si distende in uno spazio circoscritto da una
tenda e illuminato da candele, pervaso dall'odore della resina del pino
nero dalla montagna Velebit. Gli artisti operano gli antichi rituali degli
infusi, del cristallo e della misurazione del corpo, costruendo il
cenotafio di pietra e disegnando sulla lapide il simbolo che identificherÃ
la persona (croce solare, croce di Malta, albero della vita, spirale,
pentagramma, esagramma, stella, luna e enneagramma, ecc.).
L'evento è promosso con il patrocinio di Ministero della Cultura Croato,
Comune di Zagreb, Regione e Comune di Zadar e sarà corredato di catalogo.
MUSICA
TRIESTE PRIMA - Incontri internazionali con la musica contemporanea
Trieste, varie sedi, 29 ottobre - 11 dicembre
La quindicesima edizione del festival Trieste Prima 2001, Incontri
internazionali con la musica contemporanea è una coproduzione tra Trieste
Contemporanea, Fondazione Teatro Lirico Giuseppe Verdi e Chromas
Associazione Musica Contemporanea. Si svolgerà a Trieste dal 29 ottobre
all' 11 dicembre. Propone 7 concerti con musiche di compositori
provenienti, oltre che dall'Italia, anche dalla Spagna, Slovenia, Croazia,
Romania, Russia, Ungheria, Bulgaria, Romania, Germania, Polonia, Irlanda e
USA. Verranno eseguite 50 opere, undici delle quali presentate in prima
mondiale. Tra gli interpreti figurano il Taukay Ensemble, l'Ex Novo
Ensemble, l'Ensemble di Lubiana, il Duo Alterno, il violoncellista
Friedrich Gauwerky e due pianisti: il giovane Francesco Biasiol e il
maggiore pianista croato, Vladimir Krpan. Il primo concerto (29 ottobre)
avrà luogo presso il Conservatorio Tartini, tutti gli altri concerti alla
Basilica di San Silvestro, con inizio alle 20.30.
CINEMA
Il cinema d'animazione croato
Trieste, Auditorium del Museo Revoltella (via Diaz, 27), 30 novembre - 1
dicembre 2001
Una fitta due-giorni (tre spettacoli per giornata, con proiezioni mattutine
per le scuole) di visione sarà dedicata al cinema d'animazione. Dopo la
rassegna sul cinema ceco (1996) e sul cinema ungherese (1998), Trieste
contemporanea continua la sua indagine nel mondo del cartone animato il 30
novembre e il 1 dicembre: la terza serie di appuntamenti è quest'anno
dedicata al cinema d'animazione croato a cura di Carlo Montanaro. In
collaborazione con la Zagreb Film, l'Archivio di stato-Cineteca Croata,
l'Istituto Italiano di cultura e l'Accademia di Belle Arti di Zagabria la
rassegna proporrà opere dalla nascita della Zagreb Film ad oggi.
Nella storia del cinema d'animazione la "scuola di Zagabria" rappresenta un
momento straordinario di creatività espressiva. Come per la gran parte
delle analoghe esperienze nei paesi dell'ex est europeo, nasce
sostanzialmente nel dopoguerra ma, inizialmente, in forma privatistica e
pionieristica, occhieggiando a Disney ma anche aspirando sin da subito ad
una strada originale e trasgressiva. E se una delle molle iniziali era
stata la necessità di produrre brevi corti di pubblicità , questa esigenza
si riaffacciò qualche anno più tardi addirittura a livello nazionale
comportando necessariamente un assestamento aziendale e la creazione della
Zagreb Film nel cui logo campeggia un elegante cavallino bianco. La nascita
della società offrì subito anche l'opportunità di produrre corti d'autore.
E i giovani che stavano maturando ebbero modo di esprimere le loro notevoli
potenzialità , facendosi presto conoscere nei festival internazionali
cominciando, nel 1958, da Venezia dove venne attribuito un premio
prestigioso a "Solo" di Vatroslav Mimica. Problemi di ordine
burocratico-gerarchico tipici della statalizzazione crearono dissapori ma
la battaglia per la libertà d'espressione fu presto vinta ed ogni film
marchiato dal cavallino bianco può da allora essere tranquillamente
definito un film "d'autore", nel quale, tra l'altro, diventa sistematica la
sperimentazione che spessissimo rimanda a ricerche di tipo pittorico. E se
qua e la permangono sprazzi di ironia e sarcasmo, com'è tipico di tanti
animazione nel mondo, una delle caratteristiche fondamentali della "scuola
di Zagabria" è la fascinosa serietà con cui gli autori coinvolti
(all'inizio Vukotic, Mimica, con Kristl e poi Dragic, Grgic, Dovnikovic,
Maruic e altri) si confrontano anche con il sociale. Ripercorrere quegli
anni e il lavoro di quei disegnatori e registi significa allora
un'immersione in una creatività tra le più stimolanti, perché, perfino
nella serialità , risulta tesa in una continua e incessante, spesso geniale
sperimentazione formale mai fine a se stessa ma sempre occhieggiante in
modo più o meno allusivo alla realtà dell'uomo contemporaneo. Elementi,
questi, che la nuova Zegreb cerca ora di recuperare in una difficile ma
coerente ripresa che la vede confrontarsi, dopo un salto generazionale
dovuto alle note vicende politiche, con il mercato.
Bando per il Quinto concorso internazionale di design Trieste Contemporanea 2002
INFO
Comitato Trieste Contemporanea
I - 34121 Trieste, via del Monte 2/1
tel: 040 639187 / fax: 040 367601
Chromas - tel/fax: 040 366837
Obalne Galerje - tel: 00386 5 673 26 89
tutte le manifestazioni sono ad ingresso libero
orario delle mostre:
Studio Tommaseo - da lunedì a sabato 17 - 20
Obalne Galerije - feriali 11 - 17, domenica 11 - 13, chiuso lunedì