Massenzio Arte
Roma
via del Commercio, 12
06 45780254
WEB
Serena Giordano
dal 12/10/2001 al 31/10/2001
339 7856006 FAX 06 47882868
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Massenzio Arte




 
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12/10/2001

Serena Giordano

Massenzio Arte, Roma

Freaks, maghi, mostri e vecchie stelle. "Mi piacciono i mostri, quelli veri. Non i prodotti di trasgressioni studiate a tavolino, e nemmeno gli alieni perbene di tanto cinema contemporaneo, come ET, inventati per confermare quanto siamo buoni e tolleranti noi esseri umani". Con la tecnica del collage, la Giordano espone anche alcuni bozzetti per scene e costumi teatrali.


comunicato stampa

Sabato 13 ottobre dalle 18 alle 24, inaugurazione della mostra "Freaks, maghi, mostri e vecchie stelle"

La personale presentata dall?Ass, Massenzio Arte nel nuovo spazio di via del Commercio 12 con la collaborazione dell?ass. culturale Tricromia, presenta una serie di collages recenti dell?artista Serena Giordano. Sempre con la tecnica del collage, la Giordano espone anche alcuni bozzetti per scene e costumi teatrali.

La mostra resterà aperta fino al 31 ottobre 2001 con il seguente orario: 10/13- 17/20,per appuntamento la domenica, martedì chiuso.

In seguito le opere saranno esposte in permanenza presso l?ass. culturale Tricromia- Via Oberdan 46 Monterotondo.

Alleghiamo il curriculum della Giordano, la sua autopresentazione che illustra i temi della mostra e alcune righe di Emanuele Luzzati.

Autopresentazione
Mi piacciono i mostri, quelli veri. Non i prodotti di trasgressioni studiate a tavolino, e nemmeno gli alieni perbene di tanto cinema contemporaneo, come ET, inventati per confermare quanto siamo buoni e tolleranti noi esseri umani Per questo mi piace Tim Burton,con i suoi marziani irreparabilmente cattivi, a cui si contrappone la nostra inguaribile stupidità. Sulla mia scrivania c?è una foto in bianco e nero tratta da Freaks, il capolavoro do Tod Browning, un ritratto di famiglia di nani, donne barbute, uomini verme, tutti mostri che non volevano essere tali e per ciò perpetrano, nel film, una vendetta terribilmente umana. Mi piacciono i trasgressori genuini, i veri eroi della comicità. Petrolini che, volendo solo far ridere con le sue battute assurde a base di salamini e nonsense diventò un nemico del fascismo. Quanto Karl Valentin, Hitler disse che le sue battute non facevano ridere. Nemmeno nei discorsi di Hitler c?era molto di divertente, commentò il cabarettista, che ovviamente non lavorò più. Il paradiso dei guitti e dei teatranti Molierè e Bulgakov, morti di crepacuore per non essersi piegati, li avranno voluti certamente accanto a se Mi piacciono i cialtroni, quelli onesti, c?è una fotografia di Houdini legato come un salame, mentre ghigna sognante fra due poliziotti e sta per sgusciar via grazie alla sua magia cialtrona.
"Sono un cialtrone!" Ha ripetuto per tutta la vita, ma il mondo voleva credere che avesse poteri paranormali.
E mi piacciono le vecchie stelle, gloria della spettacolo di serie zeta o di cui nessuno si ricorda più, Ginger e Fred, Maciste, Primo Carnera, Ed Wood, tutta gente che è stata usata e gettata via, ma che sapeva come la scena, lo sport o il cinema non siano cose serie e quindi non ci credevano troppo.
Non ho mai potuto fare a meno di pensare all?arte come ad un grande cinema, nel quale forse la vera idea buona ( come ci ha insegnato Andy Wharol ) è cambiare spesso numero.
Serena Giordano

In una mia precedente presentazione per una mostra di Serena, iniziavo dicendo che gli illustratori, quasi sempre, assomigliano alle loro illustrazioni.
Oggi sono imbarazzato, perché allora dovrei dire che anche Serena è un po? mostro, e conoscendola e guardandola mi pare che questa mia affermazione non regga proprio.
Però ripensandoci e leggendo la sua auto presentazione in cui mette fra i mostri anche Ginger Rogers e Fred Astaire, che sono fra i personaggi più affascinanti che il cinema americano abbia prodotto, allora mettiamo pure anche Serena fra i mostri. Infatti i suoi mostri sono tutti simpatici e devo dire che non fanno affatto paura.
Sono tropo belli per fare paura. E con questo non voglio togliere drammaticità ai disegni di Serena. La drammaticità, quando è vera, spesso arriva alla fine, dopo l?estetica e dopo l?ironia.
Emanuele Luzzati

Serena Giordano è nata a Milano nel 1961, la produzione artistica affianca il lavoro nelle arti applicate: Illustrazione di libri e periodici, storia a fumetto, grafica.
Ha firmato copertine per Archinto, Bompiani, Zanichelli ,Einaudi scuola,Vailardi, Rizzoli, Murzia, Feltrinelli.
HA collaborato inoltre con Panorama, tutto libri la Stampa, l?Unità, Res, Terre di Mezzo, Grafica e disegno, Arte. E? fra gli autori di Pimpa ( Cosimo Panini, Akwarell ) e Linus ( Baldini e Castaldi ). Quest?ultimo le ha dedicato la copertina di agosto 1998. Le sue immagini sono spesso ispirate a due temi: la musica e il nonsense.
Nel 1981 scrive e illustra a Gustav Mahler divagazione sul quarto movimento della terza sinfonia pubblicato in occasione del quarto congresso di studi su Friedrich Nietsche Nel 1996, in occasione dei festeggiamenti a Luciano Berio espone al conservatorio di musica di Genova, Folksongs una seria di xilografie policrome ispirate alla musica del compositore. Sullo stesso tema, con la collaborazione di Elena Chiesa, realizza un cortometraggio presentato al festival del cinema di animazione di Treviso. La passione per il nonsense e il gioco di parole è testimoniata da Il libro del limerick di Manfredi, Rinaldi e Trucco, prefazione di stefano Bertezzaghi, con i quali organizza Il Primo concorso per la prima poesia rovesciata.

E? docente di arte visiva presso la Facoltà di Scienze della Formazione di Genova.

Mostre personali recenti: Numeri (Galleria d?Arte il Vicolo, Genova,1999), Divertissement (Galleria il Mulino, Borgio Verezzi 1999), Pulcinellata Granteatrino Casa di Pulcinella , Bari 2000), Dahl in scena (Museo Collezioni Frugone, Genova, 2000).

Collettive recenti : Matite italiane ( Fiera internazionale del libro per ragazzi , Bologna, 2000 ), Books never ever seen ( Casa Italiana , Zerilli Marimò, New york, 2000 ).

Per comitato verdiano Genova 2001 cura l?immagine coordinata progettando inoltre l?allestimento della mostra Una cinquantina di inverni, la Genova di Giuseppina e Giuseppe Verdi ( Accademia di Belle Arti Genova ).

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