Claudia Gian Ferrari Studio di Consulenza
Milano
via Filippo Corridoni, 41
02 86451499, 02 76013305 FAX 02 860600
WEB
Pietro Marussig
dal 15/10/2001 al 28/12/2001
02 86451348 FAX 02 860600

Segnalato da

Silvia Palombi



approfondimenti

Pietro Marussig



 
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15/10/2001

Pietro Marussig

Claudia Gian Ferrari Studio di Consulenza, Milano

La mostra raccoglie un selezionatissimo numero di opere, che consentono una riflessione attenta sul ruolo e sull¹importanza di questo artista, sia per quanto concerne il periodo triestino, con le prospettive scorciate e i colori vivaci di azzurri e di verdi, sia per quanto relativo al periodo milanese, che lo vide entrare a far parte del gruppo del Novecento italiano, fondato da Margherita Sarfatti nel 1922, con una pittura piu' plastica nei volumi, di maggior rigore costruttivo e con una cromia pacata nei toni.


comunicato stampa

Nato in una Trieste di fine secolo, austro-ungarica e severa, proiettato naturalmente nella cultura nuova e dinamica delle secessioni di Vienna e di Monaco, curioso di ciò che accadeva a Roma, dove Balla, Boccioni e Severini esperimentavano il divisionismo, passato da Venezia, luogo di dibattito culturale d¹avanguardia, in opposizione alla tradizione rappresentata dalle Biennali, attirato da Parigi in anni fondamentali per tutta la pittura nuova, Piero Marussig (Trieste 1879 ­ Pavia 1937) vive la propria vicenda artistica con l¹impegno del sapiente, con profonda elaborazione mentale e continuo confronto dialettico con le teorie culturali contemporanee.

La mostra raccoglie un selezionatissimo numero di opere, che consentono una riflessione attenta sul ruolo e sull¹importanza di questo artista, sia per quanto concerne il periodo triestino, con le prospettive scorciate e i colori vivaci di azzurri e di verdi, sia per quanto relativo al periodo milanese, che lo vide entrare a far parte del gruppo del Novecento italiano, fondato da Margherita Sarfatti nel 1922, con una pittura più plastica nei volumi, di maggior rigore costruttivo e con una cromia pacata nei toni.

Raffaele Carrieri scriveva così, pochi anni dopo la prematura scomparsa di Marussig, descrivendone la persona e l¹animo: ³La pittura era l¹unica cosa viva della sua vita. Un ideale tangibile, quasi fisico. Aveva fatto del colore un¹industria dell¹anima, un castigo quotidiano. Lo maturava come una pena d¹amore. Si sentiva l¹idea fissa, il presentimento di un¹impresa logorante e precisa. Muoveva il colore come la più sensibile delle macchine in mezzo a vuoti e pieni seguendo le linee e le oscillazioni della composizione. Lo sviluppava lentamente costringendolo in limiti esatti e lasciava al tono d¹arricchirsi e moltiplicarsi senza perdere quel sottilissimo registro di rapporti di cui era tenace revisore. Dipingeva cose semplici con animo difficile. Una bottiglia, una tazza, una tenda, una donna: dei valori da sistemare, delle forme da risolvere.²

Nel progetto di riesame dell¹opera del maestri del Novecento italiano, questa mostra si colloca come una delle tessere del variegato e ricco mosaico dell¹arte del secolo scorso.

A cura di Claudia Gian Ferrari. Catalogo Charta

Inaugurazione martedi 16 ottobre 2001 ore 18,30

La mostra rimarrà aperta fino a fine dicembre 2001 con i seguenti orari 10 ­ 13 / 15,30 ­ 19,30 domenica e lunedi mattina chiuso

Claudia Gian Ferrari
Studio di Consulenza per il Novecento italiano
via Fiori Chiari 3, Milano
t 0286451348 ­ 86451499 / f 02860600

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