Il nuovo Museo presenta le storiche raccolte dei materiali della grande dinastia di stampatori - imprenditori. Il patrimonio raccolto dai Civici Musei di Bassano del Grappa e' imponente: 22.500 pezzi, compresi celebri capolavori dell'incisione italiana ed europea, da Durer a Tiepolo.
Apertura del Museo Remondini
I Remondini. Furono i Murdoch d'un tempo.
Le loro immagini venivano distribuite ovunque, dalla Patagonia alla
Siberia, dall' Irlanda all'Impero Ottomano, influendo non poco sulla
storia dell'iconografia oltre che della comunicazione.
Diedero il volto a santi e eroi, a città lontane e irraggiungibili.
Entrarono nella quotidianità di milioni di famiglie con i loro giochi o
con le ironiche raffigurazioni del "Paese della Cuccagna" ("dove meno si
lavora, più si guadagna"), ma dominarono anche gli spettacoli di piazza
con le loro "Vedute ottiche", crearono sensazione di sfarzo e ricchezza
ideando meravigliose carte marmorate, degne sostitute di pietre e marmi
sognati. Crearono persino i primi romanzi popolari a puntate: ogni
stagione un nuovo capitolo.
Bassano era il cuore di questo impero mediatico allora davvero
universale. Qui venivano stampati e personalizzati nelle diverse lingue i
materiali per ogni luogo raggiungibile del mondo. Qui venivano a
rifornirsi coloro che questo mondo percorrevano a piedi: due grandi
centrali distributive, quella dei Tesini che percorrevano l'Europa, dalla
Germania ai Paesi nordici per poi spingersi ad ovest verso le Americhe, e
gli Schiavoni cui era affidato l'intero est del mondo, sino al Pacifico.
Ai Remondini Bassano del Grappa dedica un nuovo Museo dove saranno
presentate le storiche raccolte dei materiali della grande dinastia di
stampatori-imprenditori. Il patrimonio remondiniano raccolto dai Civici
Musei di Bassano del Grappa è imponente: complessivamente si tratta di
22.500 pezzi, compresi tutti i più celebri fra i "prodotti" della casa e,
non ultimi, i grandi capolavori dell'incisione italiana ed europea da loro
raccolti, da Durer a Tiepolo.
Il nuovo Museo Remondini, che sarà aperto al pubblico a partire dal
prossimo 15 settembre, si presenta come il più importante museo dedicato
alla stampa in Italia.
Con cadenza semestrale, il Museo Remondini, oltre alle collezioni stabili,
presenterà delle mostre a tema. La prima, che sarà inaugurata in
concomitanza con l'apertura del Museo, sarà dedicata alla produzione più
"di massa" dei celebri stampatori, ovvero a "I Santi dei Remondini".
Il nuovo Museo, voluto dall'Amministrazione Comunale di Bassano del Grappa
e diretto da Giuliana Ericani, direttore dei Civici Musei, sarà dotato di
condizioni climatiche e tecnologiche appositamente studiate per garantire
la conservazione delle "carte", materiali che richiedono, per non
deteriorarsi allorché esposti, di particolari condizioni di luce e
umidità.
Oltre ai materiale esposti nel Museo e nella mostra temporanea, il
visitatore avrà a disposizione anche l'archivio elettronico completo di
tutta l'opera remondiniana conservata nelle raccolte bassanesi.
Per il nuovo Museo, Emanuele Luzzati ha voluto creare, poco prima della
sua scomparsa, le immagini dei "Tesini", i venditori delle stampa
remondiniane.Saranno proprio i "Tesini" di Luzzati ad accogliere ed accompagnare i
visitatori del Museo, introducendoli in un inconsueto, affascinante
viaggio in questa storia delle meraviglie.
Inaugurazione Sabato 15 settembre
Ore 10.30 visita guidata.
Museo Remondini (Palazzo Sturm)
via Schiavonetti 7, Bassano del Grappa, (VI)
Ingresso libero