Auditorium Parco della Musica
Roma
viale Pietro de Coubertin, 10
06 80241281 FAX 06 80241212
WEB
CinemArt
dal 4/10/2007 al 5/10/2007
18-22

Segnalato da

Anna Cestelli Guidi




 
calendario eventi  :: 




4/10/2007

CinemArt

Auditorium Parco della Musica, Roma

Accademie all'Auditorium. L'iniziativa propone due serate di cortometraggi, documentari, film d'arte. Si tratta della prima edizione di un progetto ideato da Anna Cestelli Guidi e Shara Wasserman per riunire all'Auditorium le creazioni di artisti residenti alle Accademie straniere di Roma.


comunicato stampa

Accademie all'Auditorium

Ideazione: Anna Cestelli Guidi e Shara Wasserman
Cura: Shara Wasserman, Responsabile Relazioni Artistiche, Accademia Tedesca Roma Villa Massimo

Evento coprodotto da Fondazione Musica per Roma con l’Accademia Tedesca Roma Villa Massimo, in collaborazione con:

Academie de France à Rome Villa Medici
Accademia di Spagna a Roma
American Academy in Rome
Istituto Svizzero di Roma,
The British School at Rome

CinemArt organizzata da Fondazione Musica per Roma con l’Accademia tedesca Roma Villa Massimo in collaborazione con le accademie partecipanti, è la prima edizione di un progetto ideato per riunire all’Auditorium le creazioni di artisti residenti alle Accademie straniere di Roma.

CinemArt propone due serate di cortometraggi, documentari, film d’arte, prodotti da artisti residenti nelle Accademie straniere a Roma. Si tratta in questo caso di 6 filmaker, documentaristi e cineasti che si incontrano a Roma con le loro creazioni più recenti. Roma è l’unica città al mondo che storicamente accoglie artisti stranieri attraverso il prestigioso Rome Prize. Questo riconoscimento è il premio più importante che viene offerto a giovani professionisti già affermati nel loro paese e spesso noti anche a un pubblico più ampio attraverso mostre internazionali di arte contemporanea come la Biennale di Venezia. A Roma esistono più di 25 accademie straniere che danno vita a una vibrante scena artistica internazionale attraverso scambi e contatti. I lavori includono film d’animazione, cortometraggi, documentari e verranno proiettati in un loop di quasi due ore (105 min.). Il programma sarà ripetuto due volte ogni sera.


Artisti partecipanti:

Donatella Bernardi, Istituto Svizzero di Roma (musiche di Eneko Vadillo Perez, Accademia di Spagna a Roma)
Caveh Zahedi, American Academy in Rome
Mara Kurotschka, Accademia Tedesca Roma Casa Baldi
Aurelia Mihai, Accademia Tedesca Roma Villa Massimo
Natacha Nisic, Academie de France à Rome Villa Medici
Lindsay Seers, The British School at Rome

Si ringraziano l’Academie de France à Rome Villa Medici, l’Accademia di Spagna a Roma, l’American Academy in Rome, l’Istituto Svizzero di Roma e The British School at Rome.


Programma:

Aurelia Mihai - Accademia Tedesca Roma Villa Massimo
Valley of Dreamers, 2004
Video, Beta SP, 37:18 min.

La scoperta della tomba di Tutankhamon nel 1922 scatenò un’ondata di egittomania che negli Stati Uniti pervase il cinema, le arti decorative, la moda e l’architettura. Le spiegazioni sugli scavi e sulle tecniche di datazione formano una parte del film, attraverso interviste con egittologi americani. Il documentario mostra, tuttavia, non un sito egizio ma un set cinematografico del 1923 del film hollywoodiano "I Dieci Comandamenti" del regista Cecil B. DeMille, che comprende un tempio di 24 metri ed un viale della sfinge lungo due chilometri. Dopo le riprese del film, lo scenario della città egizia fu seppellito nelle dune di Santa Barbara, a 120 miglia da Los Angeles. Un’intervista con il Prof. Dr. Jan-Christopher Horak, curatore dell’Hollywood Entertainment Museum, Los Angeles, racconta lo scavo e indaga sulle circostanze che hanno condotto DeMille a sotterrare il set.

Verso la fine del film diventa evidente che il video è stato girato in California e in Nevada, e che la tomba di Tutankhamon è la riproduzione di un hotel casinò di Las Vegas e che la Sfinge altro non è che un blocco di calcestruzzo – un’attrazione turistica della metropoli del gioco d’azzardo.
"Valley of the Dreamers" é un finto documentario sull’egittologia negli Stati Uniti. L’artista utilizza l’estetica dei documentari scientifici per affrontare il conflitto tra 'originale' e 'falso', che ha trasformato un set cinematografico in un oggetto archeologico. In questo modo enfatizza l’assurdità delle circostanze e giunge ad una riflessione speculativa del film come mezzo.

Aurelia Mihai (Amburgo) ha studiato arte a Bucarest, Düsseldorf e Colonia. Lavora con video, fotografie e installazioni. Premi e borse di studio tra cui anche il Videokunst Förderpreis di Brema (1997), Villa Aurora, Los Angeles (2001), E STAR IEA, Alfred, NY (2001), Medienkuenstlerin des Landes NRW (2003), EMARE, Hull TBA, UK. (2004), Hamburger Arbeitsstipendium für Bildende Kunst (2005), Borsa di Studio Villa Massimo (2007). Mostre personali: Kunsthalle Brema (1998), Kunstverein Hildesheim, Marburger Kunstverein (2004), Museum Goch (2007). Mostre collettive: Kunst-und Ausstellungshalle der BRD, Bonn, Museum voor Moderne Kunst Arnhem, Paesi Bassi, Städtische Galerie Bremen, Kunsthalle Hamburg, Ars Electronica, Linz, Austria, Martin-Gropius-Bau, Berlino, Goethe-Institut, Houston (USA),Chelsea Art Museum, NY, Wallraf Richartz Museum, Colonia. Screenings: Frankfurter Kunstverein, Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofia, Madrid, Spagna, "EUphoria cultural festival“, NY, Videochroniques, Marsiglia, Francia, Paris-Berlin Festival, DaKino International Film Festival, Bucarest, Romania.
http://www.galerie-beckers.de


Natacha Nisic – Academie de France Villa Medici
Le textile meurt mais les gens vivent encore, 2007
Super 16 mm, 13 min.
Produzione: CNC, Le Fresnoy, DRAC Nord-Pas-de-Calais, Image/mouvement

La fabbrica Desurmont a Tourcoing ha chiuso definitivamente i suoi battenti tra il 2003 e il 2004. Fu l’ultima industria tessile nel nord della Francia, nella zona di Lille, Roubaix e Tourcoing. Alla mia richiesta di registrare i movimenti del loro lavoro, gli operai ricostruirono e simularono il loro ruolo nella catena di produzione dell’industria.

Gli uomini lavorarono al turno di notte per 35 anni con la stessa squadra. Le donne erano ognuna responsabile per un singolo compito. Alcuni lavoratori non si erano visti da quando l’industria aveva chiuso.
Gli impiegati si incontrano in una classe di una ex scuola ora quartiere generale della associazione di Ruisseau. L’associazione fu fondata dopo la chiusura della fabbrica in modo da consentire agli impiegati di riunirsi e discutere della loro situazione, ridefinirsi e trovare nuovi posti di lavoro. Qui parlano, mangiano insieme, socializzano.

Ogni simulazione dura 5’30”, il tempo necessario per la videocamera di registrare le loro azioni: rappresenta il tempo compresso della memoria.

Natacha Nisic (Parigi) ha studiato arte all’École Nationale Superieure des Arts Décoratifs, Parigi, e cinema alla Deutsche Film und Fernsehakademie Berlin and at the Femis, Parigi. Utilizza varie tecniche per il suo lavoro compreso un Super 8, film, video e fotografie. Ha partecipato a numerose mostre in Francia, al Printemps de Cahors, al Centre National de la Photographie e all’estero, in Giappone, Germania e Canada. Il suo interesse nella relazione tra documentario e finzione appare evidente nel suo lavoro per il Memoriale della Shoah di Parigi e per la mostra Effroi allo Zadkine Museum di Parigi.
http://natachanisic.free.fr/


Lindsay Seers – The British School at Rome
Extramission 3, 2007
DVD, 12 min.

Una ragazza nata nell’isola Maurizio con una straordinaria memoria eidetica si trasforma letteralmente in una macchina fotografica per comprendere l’impatto che la fotografia ha avuto su di lei. Dichiarata autistica da bambina dai medici e incapace di parlare, riesce a stabilire un contatto con il mondo esterno solo attraverso l’atto di fotografare. La bambina diventa l’artista Lindsay Seers. Il suo successivo ruolo come proiettore le consente di mettere in dubbio l’idea consolidata della fotografia come un riferimento a ciò che è stato. Le fotografie e i film prodotti dalle sue azioni segnalano, al contrario, un processo di continua trasformazione e di possibile divenire.

Lindsay Seers è un’artista che lavora a Londra con fotografia, video, performance e istallazioni. La sua produzione artistica si sviluppa lungo una linea narrativa sia autobiografica che biografica, a volte i suoi film seguono uno stile documentaristico dove diversi narratori raccontano gli strani eventi della vita dell’artista.
Seers ha studiato alla Slade School of Fine Art, University College Londra (BA Hons) and at Goldsmiths College, University of London (MA). Tra le sue ultime mostre personali: Smart Project Space (Amsterdam), The Collection (Lincoln), Gasworks (Londra), Market Gallery (Glasgow), Gallery of Photography (Dublino), City Gallery (Leicester). Mostre collettive: HKS (Bergen), Tou Scene (Stavanger), Gimpel Fils (Londra), Smart Projects (Amsterdam), UKS (Oslo). Ha presentato le sue performances in più 20 luoghi tra I quail: HKS (Bergen), Site Gallery (Sheffield), Fact (Liverpool), Corner House (Manchester) Witte de With (Rotterdam) e Project Theatre (Dublin). Seers è docente a livello MA per le Arti Visive al Goldsmiths College di Londra.


Donatella Bernardi – Istituto Svizzero di Roma
Peccato mistico / short, 2007
16 mm. colore, 10 min.

Un balletto in levitazione raggiunta con un bacio o possibilmente con un morso. Il modo in cui luce e corpi interagiscono prende spunto dalla pittura di Caravaggio, mentre il set presenta un altare barocco in marmo policromo collocato di fronte ad un impianto high-tech.

Donatella Bernardi attinge dal mondo utopico dei film per creare incontri che non sono possibili nel mondo reale. Per mezzo di confronti fantastici esprime la magia ma anche la difficoltà di ogni tipo di rapporto. I film di Bernardi sono stati presentati anche al Mamco, Musée d’art moderne et contemporain de Genève (2005), alla 29ª MOSTRA BR DE CINEMA Mostra internacional de cinema em São Paulo (2005), all’Achtung Berlin Film Festival (2006), al18e Festival international du film lesbien & féministe de Paris (2006). "Peccato mistico/short" è nel programma della 12e Biennale de l’Image en Mouvement, Centre pour l’image contemporaine, Saint-Gervais (2007).


Mara Kurotschka – Accademia Tedesca Roma Casa Baldi
Instanbul Moves, 2007
Video, 21:40 min.

"Istanbul Moves" esamina e registra la vita quotidiana di Istanbul attraverso il movimento. I movimenti della città e dei corpi riflettono passato e presente, tradizione e modernità, destini personali, cambiamenti sociali e sviluppo politico. Attraverso l’osservazione dei movimenti questo film crea un accesso intuitivo alla città di Istanbul e ai suoi cittadini.

Mara Kurotschka è una coreografa che lavora a Berlino. Ha studiato danza alla Julliard School a New York e ha lavorato come coreografa e ballerina per teatri, musical e film, con registi come Armin Petras, Sebastian Baumgarten, Philip Stölzl, Peter Kastenmüller. Le sue coreografie sono state interpretate al Lincoln Center, New York, al Théâtre de Cean, alla RUHRTriennale e ai Münchner Kammerspiele. Il suo video “Beijing Moves” è stato presentato nel 2006/2007 al ZKM Karlsruhe (Zentrum für Kunst und Medien), nel 2007, al Museum of Contemporary Art (Siegen), al Museum of Contemporary Art a Siviglia e al MACRO Museo di Arte Contemporanea di Roma. "Istanbul Moves" è il secondo film di un ciclo che indaga sul movimento nella vita quotidiana in grandi centri urbani.


Caveh Zahedi – American Academy in Rome
The World is a Classroom, 2002
Mini DV, 14 min.

"The World is a Classroom" documenta un conflitto tra un insegnante e gli studenti in una classe subito dopo l’11 settembre, per esplorare allegoricamente il conflitto sempre più profondo tra gli U.S.A. e Al Queda, e per indagare le dinamiche del potere in ogni conflitto.

One Minute Racist, 2007
Mini DV, 4 min.

"One Minute Racist" è un esame confessorio e dai toni accesi sui processi inconsci attraverso i quali il razzismo perpetua se stesso.

Caveh Zahedi è uno scrittore/attore/regista autobiografico che unisce elementi drammatici a elementi documentari. I suoi film hanno vinto premi ai principali film festival internazionali e sono stati distribuiti nei teatri, editi su DVD e trasmessi in televisione.
Ha ricevuto il Guggenheim Fellowship, il Rome Prize Fellow, il MacDowell Fellow, e ha inoltre vinto nel 2005 il Gotham Award per “Best Film Not Playing at a Theater Near You.” Ha ricevuto borse di studio dal National Endowment for the Arts, dal National Endowment for the Humanities, dall’American Film Institute, dal Sundance Documentary Fund, Creative Capital, e dalla San Francisco Arts Commission.
Caveh Zahedi ha ricevuto un B.A. in Filosofia alla Yale University e al MFA in Produzione Cinematografia alla UCLA School of Film and Television. Tra i suoi lungometraggi: A Little Stiff (1991), I Don’t Hate Las Vegas Anymore (1994), In The Bathtub of the World (2001), e I Am A Sex Addict (2005). Attualmente sta lavorando ad un film sul colpo di stato della CIA nel 1953 in Iran e ad un adattamento cinematografico dell’Ulisse di James Joyce.
http://www.cavehzahedi.com

Auditorium Parco della Musica
viale Pietro de Coubertin, 30 - Roma
Orario: 18-22
Ingresso libero

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