Campo Boario
Roma
via di Monte Testaccio

Laboratorio Boario
dal 6/4/2000 al 7/4/2000

Segnalato da

Alberto




 
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6/4/2000

Laboratorio Boario

Campo Boario, Roma

Verso una città della complessità. Riusare uno spazio implica una presa di coscienza delle sue potenzialità e il coraggio di confrontare i propri bisogni con il patrimonio ereditato. Per avere il diritto di riusare, in una società democratica, bisognerebbe dimostrare di essere in grado di immaginare un progetto che non solo sia utile alla collettività, ma che si configuri come un incremento di valore di ciò che si vuole sottrarre al cosiddetto degrado.


comunicato stampa

Verso una città della complessità.
Campo Boario
Riusare uno spazio implica una presa di coscienza delle sue potenzialità e il coraggio di confrontare i propri bisogni con il patrimonio ereditato. Per avere il diritto di riusare, in una società democratica, bisognerebbe dimostrare di essere in grado di immaginare un progetto che non solo sia utile alla collettività, ma che si configuri come un incremento di valore di ciò che si vuole sottrarre al cosiddetto degrado. Il riuso è innanzi tutto un processo che coinvolge la collettività. La motivazione per il riuso di una struttura così importante va ricercata nei fenomeni realmente nuovi che hanno investito negli ultimi anni la nostra città: il più eclatante è senz'altro quello dell'immigrazione, così come quello del nuovo protagonismo dei giovani che più di altri meglio sanno cogliere la ricchezza di questi cambiamenti. A Roma risiedono oltre 250.000 cittadini stranieri provenienti da tutti i continenti: e' la metropoli multietnica più varia d'Europa. Si tratta di un numero di culture, tradizioni, filosofie, religioni, arti e linguaggi, un ecosistema culturale sommerso in cui la contaminazione e' condizione di sopravvivenza anche per ogni singola cultura, inclusa quella autoctona. II Mattatoio è il luogo ideale per realizzare un centro interculturale che diventi polo di riferimento su scala internazionale. All'interno dell'area dell'ex Campo Boario la nascita di laboratori grafici, cinematografici, teatrali ecc., che vedranno cittadini stranieri ed italiani lavorare insieme per la creazione di linguaggi comuni, condurrà ad un modo nuovo di fare cultura nella città del futuro. Laboratorio Boario Il laboratorio è un progetto per trasformare un confine in uno spazio pubblico. Il confine è quell'insieme di distanze e differenze che ci dividono da chi arriva in città dopo essere stato costretto ad abbandonare il proprio Paese di provenienza. Tali distanze e differenze non trovano ancora in questa città luoghi dove dispiegarsi, restando perlopiù impercorribili. Per chi vive in città e necessariamente si confronta con l'evidenza dei fenomeni di immigrazione, non esiste un percorso di avvicinamento, ci si ritrova sotto gli occhi la presenza dell'altro senza aver coperto alcuna distanza nel tentativo di avvicinarsi e di comprendere. Questa evidenza, accompagnata dalla banalizzazione che ne fanno spesso i media, rende tale confine trasparente e allo stesso tempo insormontabile, condannando all' emarginazione e al silenzio culture compresenti in città ma che non si può dire che convivano in assenza di spazi di rappresentazione della propria identità ma soprattutto di relazione e di confronto con il resto della cittadinanza. Nel tentativo di dare spazio a questo dispiegarsi di differenze, vorremmo dare a questo confine la visibilità, la consistenza e la vivibilità di uno spazio pubblico. Il Campo Boario intende essere uno spazio complesso dove si possa, attraverso spazi e comportamenti conviviali, di ascolto e di espressione, frequentare e abitare quelle distanze e quelle differenze, costruire collettivamente un progetto per un luogo centrale ed unico per la produzione interculturale, lo scambio e l'accoglienza.


LABORATORIO BOARIO
verso una città della complessità
ven. 07_04_00 CAMPOBOARIO.NET
ARARAT, centro interculturale curdo/laboratorio d'arte urbana, il C.S.I.O.A. VILLAGGIO GLOBALE e ilVECCHIO MATTATOIO-EX_BOCCIODROMO vi invitano la notte del 7 aprile ad esplorare il network di strutture al Campo Boario a Roma (ex-mattatoio a Testaccio) con un'unica sottoscrizione, per promuovere le attività del Laboratorio Boario

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