NOTgallery (vecchia sede)
Napoli
piazza Trieste e Trento, 48
081 0607028 FAX 081 2140986
WEB
Iabo
dal 15/11/2007 al 14/12/2007
mart-sab 16-20

Segnalato da

NOTgallery



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Iabo



 
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15/11/2007

Iabo

NOTgallery (vecchia sede), Napoli

Reazione in catena. L'artista prende le distanze dal suo passato da writer, sviluppando una linea di ricerca volta a comunicare attraverso le nuove grammatiche tecnologiche con lavori che abbiano una fruizione non pubblica, ma piu' intima e rivolta al contesto abitativo.


comunicato stampa

Reazione in catena

IABO è tra i più conosciuti writers napoletani. La sua ricerca nasce dai grigi e diroccati scenari metropolitani: i suoi interventi si integrano perfettamente al contesto urbano. Viaggiando in metropolitana, camminando per la strada o aspettando il nostro autobus, le opere lasciate da IABO "scorrono" sui muri di Napoli: un "open art" accattivante, ironica, provocatoria.

I rulli bianchi e neri dipinti su coloratissimi sfondi non sono semplicemente il "segno" che IABO ha lasciato alla città, ma sono il suo messaggio artistico che, impresso nello scenario urbano, arriva ad un pubblico ampio ed eterogeneo. Dal contatto tra il mondo giovanile e le più innovative tecnologie sono nate nuove grammatiche di comunicazione linguistica e nuove forme di trasmissione, i concetti passano attraverso immagini iconiche. Gli sms, le abbreviazioni lessicali e gli emoticon sono soltanto alcuni esempi di questo contatto: nati dalla realtà giovanile per l'esigenza di comunicare attraverso un linguaggio che sia più immediato possibile e alla portata di tutti, superando differenze linguistiche e culturali, si sono poi diffusi a tutte le generazioni che fanno oramai uso di computer e/o telefoni mobili.

La stessa comunicazione linguistica, intesa nelle sue forme più tradizionali, sta subendo una sorta di semplificazione, ma, nel contempo, il vocabolario giovanile si sta arricchendo di immagini iconiche incisive ed immediate, capaci di trasmettere molto più rapidamente emozioni, intenzioni e desideri. IABO prende ora le distanze dal suo passato da writer, sviluppando un'altra linea di ricerca attraverso due metodi diversi, ma complementari, per comunicare attraverso le nuove grammatiche tecnologiche con lavori che abbiano una fruizione non pubblica, ma più intima e rivolta al contesto abitativo.

IABO trasforma elementi della realtà quotidiana in icone dalla immediata comunicabilità: sicché oggetti, animali o personaggi umani vengono sintetizzati in simboli digitali che hanno una capacità comunicativa paragonabile a quella della segnaletica stradale (linguaggio ormai universalmente diffuso).

Attraverso le opere del ciclo Mariuolismo IABO ha voluto manifestare il suo punto di vista sul recente interesse da parte del sistema dell'arte e del pubblico nei confronti della "cultura artistica di strada". Il titolo Mariuolismo sembra suggerire un nuovo movimento artistico, ma in effetti è riferito al termine dialettale "mariuolo", cioè ladro. Come ladri, infatti, un tempo i writers (e poi gli street artists) si aggiravano di notte per buie periferie, nei depositi dei treni, in luoghi urbanisticamente e socialmente degradati per riempirli di colore e di fantasia. Come ladri, perché fino a non molto tempo fa le loro opere erano considerate degli abusi, degli atti illegali (sia chiaro che per la legge lo sono ancora, anche se non più per l'opinione pubblica).

Oggi invece "mariuoli" sono coloro che hanno finalmente riconosciuto il valore estetico e culturale della street art, che aveva un intento sociale ed esteticamente educativo, e hanno cominciato ad appropriarsi di tutte le immagini lasciate nelle strade cittadine dagli artisti, sottraendole alla pubblica fruizione.

Il fotografo Augusto De Luca è stato il primo a riconoscere pubblicamente a Napoli il valore artistico delle opere "urbane", tra cui quelle dello stesso IABO. Attraverso una campagna di sensibilizzazione, seguita dal quotidiano Il Mattino, De Luca ha reso un atto pubblico l'operazione (nata dal piacere del tutto personale di possedere le opere) di distacco ed appropriazione dei manifesti degli artisti dislocati in varie zone della città. In risposta a questa operazione IABO rapirà Augusto De Luca il giorno dell'inaugurazione della sua mostra e lo rinchiuderà all'interno dello spazio di NOTgallery, costringendolo però in una posizione nella quale egli, pur circondato da numerosi manifesti, sarà nell'impossibilità di potersene appropriare.

Opening: venerdi' 16 novembre 2007 ore 19

NOTgallery
Piazza Trieste e Trento, 48 - Napoli
Orari: dal martedi' al sabato dalle 16 alle 20
Ingresso libero

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