La prima personale italiana dell'artista newyorkese, in cui verranno realizzati appositamente dei nuovi lavori per le tre principali sale espositive della Galleria Marabini. L'opera di Amy Sillman approssima le narrative, gli stati d'animo, le aree, i corpi, e il linguaggio: questa pittrice è in qualche modo una musa dell'approssimativo.
Il 7 Novembre, alle ore 18,00, inaugura la prima personale italiana
di Amy Sillman, in cui verranno realizzati appositamente dei nuovi
lavori per le tre principali sale espositive della Galleria
Marabini.
L'opera di Amy Sillman approssima le narrative, gli stati d'animo, le
aree, i corpi, e il linguaggio: questa pittrice è in qualche modo una
musa dell'approssimativo. Sillman, unisce il riconoscibile col
risolutamente non-rappresentativo, lo strano e mirabile col
mirabilmente strano, ottiene risultati psicologicamente e formalmente
potenti. Attingendo sempre dalla fonte della mitologia e
immaginazione personali, il pathos é soggetto primario delle sue
opere, popolate da figure umane o animali sconosciute e rese a mo' di
cartone animato, oppure da figure ibride coinvolte in narrative non
meno enigmatiche. L'improbabilità di certi motivi (come ad esempio
uova che vengono fuori da un corpo femminile) può far sembrare
sospetto il modo in cui è girata l'opera, quando la visione viene
portata al di fuori dei perimetri del dipinto e, letteralmente, si
vede il mondo da una posizione inaspettata. È questa la qualitÃ
cangiante che ci conduce entro l'infinita gamma di possibilitÃ
contenute nella sua opera.
I dipinti lussureggianti di Sillman sono intorpiditi di colore e
mirano a svelare il potenziale della tecnica utilizzata.
Giustapponendo passaggi opachi e trasparenti, applicando sottili
strati di gesso su un blu brillante, o mischiando colori viola e rosa
strisciati di verde Sillman riesce ad arrivare per vie alternative,
attraverso i colori acquei dell'impressionismo francese, o ricordi
vani di un'India mistica, attraverso vivaci rossi e arancioni. Questa
fluidità dei riferimenti e dei processi si estende anche alla
visione: quando guardiamo la sua pittura cogliamo le sue forme e
narrative anzitutto attraverso l'intuizione, e ciò che ci viene
svelato si dispiega gradualmente. Gli elementi rappresentati nei
quadri della Sillman descrivono rappresentazioni di vario genere, da
quelle sessuali a quelle metamorfiche, dall'immaginario mistico a
quello profondo dell'amore dove comunque è onnipresente la
configurazione dell'uomo e della donna.
Amy Sillman vive e lavora a New York. Ha avuto numerose mostre
personali e collettive nelle piu' importanti Gallerie Americane ed
Europee tra cui Brent Sikkema e Casey Kaplan a New York, Ghislaine
Hussenot a Parigi ottenendo vasti riconoscimenti da parte della
critica internazionale.
Inaugurazione: 7 Novembre ore 18.00
La Galleria Marabini è aperta dal Lunedi' al Venerdi'
dalle 10,30
alle 13,00 e dale 15,00 alle 19,00 o su appuntamento.
Per altre
informazioni si prega di contattare la galleria allo 051-644.74.82.
Prossima Mostra: James Bidgood Gennaio 2002
Foto: Suitors, 2001 Oil on canvas, 122 X 91,5cm
GALLERIA MARABINI
via Nosadella 45
40123 Bologna Italy
tel +39 051644.7482
fax +39 051644.0029