Museo Whanki
Seoul
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Premio Biennale Museo Whanki
dal 1/5/2000 al 2/6/2000
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Segnalato da

Fondazione Bevilacqua La Masa



 
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1/5/2000

Premio Biennale Museo Whanki

Museo Whanki, Seoul

Un prestigioso museo coreano invita Inghilterra ed Italia per la IV edizione del Premio Biennale Whanki scegliendo come emblemi per un confronto europeo ed internazionale le città di Londra e Venezia. Il premio Whanki è un concorso internazionale a cadenza biennale riservato a 9 giovani artisti under 35 selezionati da tre commissari internazionali, in rappresentanza di altrettante città attive nella promozione dell'arte contemporanea giovane.


comunicato stampa

Un prestigioso museo coreano invita Inghilterra ed Italia per la IV edizione del Premio Biennale Whanki scegliendo come emblemi per un confronto europeo ed internazionale le città di Londra e Venezia.

Il prossimo 2 maggio si inaugurerà al Museo Whanki di Seoul la mostra che accoglie la selezione del Premio internazionale dedicato alle nuove generazioni dell'arte contemporanea. Segnalatosi da tempo come un punto di riferimento internazionale per la nuova indagine artistica, il Premio dedica delle sale personali a nove artisti scelti dai commissari invitati.
Per l'Italia è stato nominato Luca Massimo Barbero storico e critico dell'arte, più volte curatore di sezioni speciali della Biennale Internazionale di Venezia (93/ 97) ed attualmente Presidente della Fondazione Bevilacqua la Masa.
Per poter documentare al pubblico internazionale una nuova visione di chi produce arte contemporanea sono stati invitati tre artisti italiani che si occupano di discipline e poetiche diverse se non talvolta antitetiche: Manuel Baldini (Vicenza 1973) Arthur W. Duff ( Wiesbaden 1973) Roberta Orio (Venezia 1966).
Tre artisti affrontano tre tipologie di lavoro e soprattutto vivono in modo differente la loro relazione con la città di Venezia.
Manuel Baldini vive di fatto a Vicenza dove produce grandi tele in una sequenza che pare essere ripresa da immagini filmiche o multimediali. Venezia rappresenta la terra desolata della pittura, l'isola dei grandi cicli pittorici del passato che potrebbero con provocazione ed irriverenza essere rinnovati.
Per Arthur Duff l'essersi formato in America, Germania e Corea corrispondere a vivere l'Italia e Venezia ,dove ha frequentato l'Accademia, come luoghi ideali in cui generare delle opere senza sentire il peso del Genius Loci confrontandosi con l'internazionalità divenuta riferimento naturale. Grandi corpi intrecciati di spago o di piombini industriali per sigilli giacciono imprigionati su reti metalliche e sospesi a muro come nuovi sindoni post-tecnologiche.
Per Roberta Orio le grandi fotografie sono il simbolo di una ricerca ossessiva dell'identità dell'uomo visto e fotografato come elemento costituente luoghi riconducibili ad emblemi della vita vissuta come ruolo, identità appunto. Venezia, quindi, può essere concepita solamente come un luogo del pensiero, come traccia ideale per un lavoro che non appartiene ad una città ma che vuole essere oggetto e stimolo per una meditazione effettiva sul concetto di Spazio ed Ambiente.
Il Premio Whanki è, da alcuni anni, considerato in occidente come uno dei più accreditati osservatori delle nuove generazioni. Nelle precedenti edizioni sono state coinvolte tra le altre le città di New York e Berlino (edizione che rivelò alla critica l'artista Monica Bonvicini ).L'edizione del 2000 si presenta come un grande confronto tra realtà urbane ed artistiche sicuramente differenti le quali non mancheranno di causare un momento di grande approfondimento e riflessione su ciò che l'arte contemporanea produce a diverse latitudini.

M.Baldini affronta una forte rappresentazione del corpo e di volti quasi redatti in una pittura gestuale e d'impeto costruita sull'impatto della figurazione che tende a sfidare nel risultato i mezzi multimediali. Nel 1997 riceve il Primo premio della Mostra Collettiva della Fondazione Bevilacqua La Masa che più volte lo invita a partecipare ad importanti manifestazioni. E' tra i soci fondatori dell'associazione d'arte contemporanea L'officina di Vicenza punto d'incontro e di produzione del contemporaneo del territorio. Nel novembre 1999 viene invitato alla Mostra "Sulla pittura" a Palazzo Sarcinelli di Conegliano, ove rappresenta una nuovissima generazione che si interessa al rinnovamento della rappresentazione pittorica.
W. Duff anch'egli più volte selezionato e premiato dalla Fondazione Bevilacqua La Masa trascorre gli anni della sua formazione all'estero alternando la permanenza in Italia a viaggi di approfondimento e di ricerca. Da un suo recente soggiorno giapponese nascono le opere eseguite in spago naturale che si intreccia ossessivamente alle maglie arrugginite delle reti metalliche che delineano forme di corpi giacenti quasi fantasmiche e strazianti presenze. Il corpo umano quindi riposa orizzontalmente per essere sospeso a parete come una icona laica.
R. Orio, segnalatasi tra i nuovi interpreti della fotografia italiana espone in diverse importanti occasioni a partire dal 1989. Milano è la città che vede la sua formazione ed i primi risultati artistici. Vive tra la città lombarda e Venezia città che considera un vero e proprio "luogo del pensiero" ed a cui dedica più volte ricerche fotografiche che si esprimono paradossalmente al di là di ogni immagine stereotipata della città lagunare. Le opere recenti affrontano in grande formato la figura umana come uno degli oggetti inseriti in un luogo simbolico come rappresentazione dell'identità stessa dell'uomo.


Info: WHANKI92@chollian.net; whanki2@kornet.net
Info: Fondazione Bevilacqua La Masa, 041 520 7797-


Kim Whanki
Kim Whanki nasce a Seoul e dopo aver dato vita all'avanguardia del movimento artistico coreano - esponente di punta del modernismo alla fine degli anni '30 - si immerse nel movimento astratto iniziando a lavorare ad un universo poetico e formale personalissimo capace di dare voce al lirismo coreano.
Dopo gli anni della formazione, l'artista si trasferì a Parigi 1956 - 1958 e quindi dal 1963 al 1974 a New York. Proprio queste due periodi vengono considerati i più prolifici della sua attività. A Partire dal 1963 l'artista elaborò un linguaggio personalissimo che grazie all'uso di forme astratte - punti e linee e superfici campite a colori pastello - riusciva a tradurre in arte un immaginario poetico lirico e fantastico insieme.

Il premio Whanki è un concorso internazionale a cadenza biennale riservato a 9 giovani artisti under 35 selezionati da tre commissari internazionali, in rappresentanza di altrettante città attive nella promozione dell'arte contemporanea giovane.
Una giuria di selezione, al termine dell'esposizione che per un mese consente di ammirare le opere presentate, decreta l'artista vincitore al quale il museo l'anno successivo dedica una mostra personale.
La prima edizione del premio si tenne a Parigi nel 1987 in concomitanza con la grande mostra retrospettiva dedicata a Kim Whanki, la seconda a Seoul, nel 1996 e la terza nel 1998 sempre a Seoul.

L'edizione di quest'anno, la quarta, vede la partecipazione di 9 artisti: Keith Wilson, Stuart Cumberland e Rachel Lowe in rappresentanza della città di Londra; Bo-kyung Gu, Yeon-kyu Kim e Soo hyeok Shin in rappresentanza di Seoul; Manuel Baldini, Arthur W. Duff e Roberta Orio che selezionati dal critico e storico dell'arte Luca Massimo Barbero rappresentano la città di Venezia.

IV Edizione Premio Biennale Museo Whanki, Seoul- Corea.
Data: Inaugurazione 2 Maggio 2000
Nazioni Partecipanti : Inghilterra (Londra), Corea (Seoul), Italia (Venezia)
Commissario per l'Italia: Luca Massimo Barbero
Artisti Sezione Italia: Manuel Baldini, Arthur W. Duff, Roberta Orio.

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