Luisa Elia espone una selezione di sculture: crete laviche o bianche, che sembrano autosvuotarsi in ebollizione magmatica. Paola Fonticoli propone invece una microsequenza di disegni a matita, sulle tracce di un racconto di Rino Crivelli.
Il 13 febbraio 2008 la Galleria Spaziotemporaneo propone una doppia personale. Due, dunque gli artisti presentati: Luisa Elia, scultrice e Paola Fonticoli, artista di superficie. Coetanee e “sorelle in arte”, come talvolta si definiscono, provengono tuttavia da esperienze e percorsi ben diversi sviluppando, ciascuna attraverso la propria ricerca, un linguaggio personale e identità ben distinte. Si potranno così seguire gli sviluppi quasi organici delle forme di Luisa Elia, dopo la mostra del 2005 in questi stessi spazi, e tornare a conoscere il lavoro di Paola Fonticoli dopo anni di assenza dalle gallerie milanesi (la sua ultima personale in città risale infatti al ’91 presso la Galleria Gariboldi). Le crete laviche o bianche, che sembrano autosvuotarsi in ebollizione magmatica e il grande “Discus”di Elia trovano il loro contrappeso nella leggerezza delle immagini diafane, che nascono (o stanno forse per svanire) nello spazio senza dimensioni immaginato da Fonticoli che, propone anche una microsequenza di disegni a matita, sulle tracce di un racconto di Rino Crivelli. Dialogo curioso questo, che non cerca per forza una mediazione, che non vuole nemmeno il prevalere di un linguaggio sull’altro, ma si attua nella felice disponibilità ad un reciproco riconoscimento. Non è negli esiti che potremo trovare analogie, non nei materiali e nemmeno nel “modus operandi”. Le opere saranno “in parallelo” per intensità e qualità di ricerca.
Nel 1984 Paola Fonticoli si diploma in Pittura presso l’Accademia di Belle Arti di Milano; l’anno seguente la Nuova Prearo Editore pubblica la sua tesi di Storia dell’Arte dal titolo “Achille Bonito Oliva - La critica d’arte come arte della critica”. Dal 1985 partecipa a numerose mostre collettive, in Italia e all’estero tra cui: XI Quadriennale - 1986 Roma; 40° Premio Michetti - 1987; Premio Internazionale FIAR - 1991; “Indipendent explorations” - 1994 New York; “Arte 90 a Milano - Materazioni - Nuovi materiali” - 1995; “Liber-azione” - 2001 Torino; “Visione interiore” - 2002; “Generazione anni ‘60” - 2005 Milano. Dell’85 è la prima mostra personale: Gall. Grazia Terribile, cui seguono: Rio de Janeiro '87 Gall. Saramenha; Verona '87 Gall. Fuxia Art; Milano '89/'91 Gall. Gariboldi; Kyoto '91 Sawai Keiko Gallery; Parigi '92 Gall. Janos; Mantova '92/'96 Gall. Corraini; Venezia '99 Gall. A+A; Alessandria 2003 Il Triangolo Nero; Ascoli Piceno 2004 L’Idioma - Centro d’Arte.
Luisa Elia, laureata in Lettere Moderne e Storia dell’Arte, frequenta durante il liceo lo studio di uno scultore.
Inizia ad esporre, in Italia e all’estero, dai primi anni ’80. Tra le sue collettive: Galleria Bianca Pilat - Milano 1990; “Arie” Festival Dei Due Mondi-Spoleto 1991; “Art & Tabac” Palazzo Ruspoli - Roma 1993; Tabak Museum e Rai Congrescentre - Vienna e Amsterdam 1995; Stadio della Vittoria Galleria Marilena Bonomo - Bari 1998; Galleria Pousse - Tokyo 1998; “Ferrero Arte” Collezione Ferrero - Torino 2000; Gallery Tom Museum - Tokyo 2004. Tra le sue personali: D’Ars- Milano 1984; Castello di Belgioioso (PV) 1992; MicroBrera Gallery - Milano 1994; Gallery Tom Museum - Tokyo 1996; Castello Carlo V - Lecce 1996; Spazio Obraz - Milano 2001; Spaziotemporaneo - Milano 2005; Gallery Saoh & Tomos - Tokyo 2006. Nel 2007 escono due sue interviste a cura di Stefano Sassi, nella Rubrica Rai TG2 “Non solo soldi”.
Spaziotemporaneo
Via Solferino, 56 - Milano
Ingresso libero