Piccola galleria di ritratti. Opere percorse da una tensione allucinatoria che descrive un mondo poetico ironico e surreale. Alcune opere nascono come omaggio a scrittrici o artiste, altre sono rielaborazioni di disegni presi qua e la' o di schizzi veloci di viaggi.
Il secondo appuntamento con l’arte e le sue più diverse espressioni della rassegna Wekend in mostra, che nello ''spazio - tempo'' limitato a un fine settimana trasforma la sede del Pink in un luogo espositivo alternativo, vede in mostra i lavori della veronese O’Manu. Venerdì 15 febbraio alle ore 18.30 si inaugura l’esposizione dal titolo Piccola galleria di ritratti, con cui si propongono alcune opere che ruotano intorno al ritratto, agli sguardi, alle variazioni su tema.
La ricerca artistica di O’Manu si caratterizza per l’allegria con cui guarda, non senza ammirazione, all’ironia e all’asprezza di James Ensor (pittore caratterizzato da una pungente carica satirica, amaro, dissacrante e dal simbolismo acceso e fantastico con chiare sfumature di grottesco), agli sguardi stralunati di Peter Blacke (padre della British Pop Art, che dipingeva per “fare magia”), al disegno possente e audace di Kiki Smith (che dopo aver fatta propria la riflessione femminista indaga le origini di un mondo mitologico, sacro, da favola, lavorando soprattutto sul tema del corpo, e in particolare sulle differenze tra la nostra intima percezione del corpo e gli stereotipi diffusi circa corpo e sessualità).
Colori forti e disegno deciso sono sintomatici di una poetica dell’aneddoto e dello straniamento degli incontri, capace di guardare oltre alla realtà delle apparenze per scavare nel profondo che si cela dietro alla pura presentazione del sé in pubblico, con una vena surreale. Le sue opere sono infatti spesso percorse da una tensione allucinatoria che rende il suo mondo poetico ironico e surreale. Alcune opere nascono come omaggio a scrittrici o artiste, altre sono rielaborazioni di disegni presi qua e là o di schizzi veloci di viaggi. Infatti O’Manu ama nei suoi viaggi raccogliere immagini e pensieri, disegnando su taccuini paesaggi, visi, storie che le forniranno in seguito la base per più complesse rielaborazioni pittoriche.
O’Manu dipinge soprattutto utilizzando colori acrilici, sperimentando supporti e tecniche. Alle opere più pittoriche, realizzate con tecnica mista e acrilico su collage o stampe, si accostano i disegni quasi sempre a penna biro. In mostra variazioni sul tema della Cameriera, ispirate dall’incontro con lo sguardo feroce ma efficiente di una cameriera al lavoro in un caffè, un omaggio a Frida Kalho, mitica pittrice messicana capace di comunicare sensazioni di dolore e solitudine ma anche di grande forza, dignità ed amore per la vita; alcune variazioni sul tema del Lottatore, un omaggio a Janet Frame, scrittrice neozelandese diventata famosa soprattutto grazie al film Un angelo alla mia tavola firmato dalla regia di Jane Campion e scomparsa nel 2004 per una leucemia; un immaginario ritratto di Cappuccetto Rosso da piccola. Tra i suoi soggetti preferiti anche artisti del mondo dello spettacolo italiano, come Raffaella Carrà, e variazioni sul tema del maschile e del femminile, declinati oltre che tramite la pittura con interventi scritti che arricchiscono le scene raffigurate con un’ironia che dialoga con i soggetti.
O’Manu ha frequentato l’Accademia di Belle Arti a Venezia e il CFP in Grafica Pubblicitaria, collaborando come illustratrice con diverse riviste e alcune case Editrici. Nel 2002 viene selezionata alla Fiera del libro per ragazzi di Bologna con 5 tavole sulla fiaba di Cappuccetto Rosso.
Inaugurazione ore 18
Circolo Pink
via Scrimiari, 7a - Verona