Sandro Negri
dal 3/3/2008 al 21/3/2008
Segnalato da
3/3/2008
Sandro Negri
New Ars Italica, Milano
Impressions de la lumiere. In mostra una serie di tele. La ricerca pittorica dell'artista e' ispirata ai paesaggi della memoria, al sentimento della natura e a cio' che resta nei mutamenti.
“Entra la luce e affioro lentamente/Dai sogni all’altro sogno condiviso
In cui le cose riprendono il posto/Loro fissato, mentre nel presente
Converge vasto e schiacciante il confuso/Ieri: le secolari migrazioni
Degli uccelli e dell’uomo, le legioni/Che il ferro decimò, Roma e Cartagine.
E ritorna la quotidiana storia:/La voce e il volto miei, timore e sorte.
Ah se quell’altro destarmi, la morte,/Recasse un tempo senza più memoria
Del mio nome e di quanto sono stato!/Se mi portasse l’oblio quel mattino!
(Jorge Luis Borges, L’altro, lo stesso)
La Galleria The New Ars Italica di Milano è lieta questa volta di annunciare la mostra che si inaugurerà il 4 Marzo, dal titolo Impressions de la lumière, dove saranno esposti i lavori di Sandro Negri: una felice selezione di opere dell’artista mantovano che più di altri ha saputo stabilire un legame tenace di comunanza con il contado sin dalla sua fanciullezza.
Spirito inquieto eppure bonario e tranquillo, anima di girovago della pittura, sempre pronto a rispondere all’invito degli eventi notabili della vita e delle proposte del tempo libero, eppure capace di non staccarsi per ore dal cavalletto per cogliere l’attimo fuggente di una sfumatura di colore.
La sua ricerca pittorica è ispirata ai “paesaggi della memoria” , al sentimento della natura e a ciò che resta nei mutamenti anche valoriali. Le sue scelte sono orientate al desiderio di umanizzare gli oggetti, di recuperare storie e condizioni di vita con schemi aperti. Le sue proposte si ancorano ad una visione del paesaggio e del rapporto con la realtà quotidiana, per consolidare le radici e rivitalizzare la tradizione. Dipinge il senso dell’esperienza, convinto che il tempo-storia-progresso sono dimensioni concatenate secondo una logica evolutiva.
Le rappresentazioni della società contadina, dove le espressioni di umanità consentono persino agli alberi di divenire personaggi, restituiscono non solo sapori, colori e atmosfere d’altri tempi, ma spazi di libertà e ritmi di incanto lirico. I riti della terra sollecitano la speranza di un futuro dal cuore antico. I suoi quadri hanno il sapore dei frutti, il profumo dell’ulivo, la dolcezza del pane, il biancore del latte.
Lo stile essenziale, sia in termini semantici che sintattici, asseconda il senso di concretezza, la melanconia del segno e l’armonia dei contrasti cromatici; la forza poetica è nell’intensità espressiva. Il respiro del ritorno delle stagioni dialoga con vicoli ingombri di attrezzi, con figure ricche di gestualità appena accennate e con soggetti senza volto, perché rappresentano un senso di appartenenza ad una comunità.
Sandro Negri è un artista mantovano, dove nasce nel 1940, a Virgilio per l’esattezza.
E’ lì che stabilisce quel forte legame con l’ambiente rurale che costituisce uno dei temi privilegiati dell’intesa sua opera. La sua è una pittura istintiva, fresca e sensibile. La pennellata è veloce e nervosa, eppure si acquieta nelle oasi di delicate sfumature.
Esordisce nel 1970 con una mostra personale e da allora non si è più fermato. Nel 1993 allestisce a Palazzo Ducale una retrospettiva curata da Eda Benedetti e accompagnata da un catalogo edito da Electa. Nel 2001, in occasione dell’apertura del Palazzo del Plenipotenziario a Mantova, viene organizzata un’antologica patrocinata dall’Assessorato alla Cultura della Provincia di Mantova – Casa del Mantenga.
In mostra a Londra, in Spagna, in Francia, a Vienna, in Svezia e negli Stati Uniti, dove a Portland, nel 2004 ha aperto un atelier, che si aggiunge a quello a Montanara di Curtatone e a quello di Parigi. I quadri rimarranno in esposizione presso la Galleria the New Ars Italica fino al 22 marzo.
New Ars Italica
Via De Amicis, 28 - Milano
Ingresso libero