Paolo Curti/Annamaria Gambuzzi & Co.
Milano
via Pontaccio, 19
02 86998170 FAX 02 72094052
WEB
Greg Bogin
dal 5/3/2008 al 10/4/2008
lu-ve 11-19

Segnalato da

Galleria Paolo Curti/Annamaria Gambuzzi



approfondimenti

Greg Bogin



 
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5/3/2008

Greg Bogin

Paolo Curti/Annamaria Gambuzzi & Co., Milano

My fellow primates. All'apparenza semplici e schematiche, le tele dell'artista statunitense nascono da un'approfondita e meditata analisi della storia dell'arte contemporanea; nonostante la loro natura astratta, intendono parlarci dell'uomo di oggi, con tutti i suoi problemi di relazione con gli altri.


comunicato stampa

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La galleria Paolo Curti/Annamaria Gambuzzi & Co. è lieta di annunciare la mostra dell’artista americano Greg Bogin che inaugurerà il 6 marzo in via Pontaccio 19 a Milano. All’apparenza semplici e schematiche, le opere di Greg Bogin (nato nel 1965 a New York, dove vive e lavora) nascono da un’approfondita e meditata analisi della storia dell’arte contemporanea.

I primi riferimenti che vengono in mente sono quelli del Minimalismo per la presenza di pochi elementi, generalmente di natura geometrica, delimitati con estrema precisione e organizzati in composizioni estremamente rigorose. Le tinte vivaci e contrastanti e gli effetti ottenuti con le gradazioni da un colore ad un altro creano effetti simili a quelli dell’arte optical, mentre l’uso delle forme, per lo più limitate al quadrato, al cerchio e alla loro combinazione, rimanda alle sculture con strutture primarie dei primi anni ’60. Infine compaiono richiami alla grafica commerciale degli anni settanta, con i suoi loghi, marchi, il lettering gonfio e tozzo e lo spirito allegro.

Le opere di Bogin dimostrano una notevole padronanza della superficie e dei materiali: il loro aspetto è così perfetto, liscio, con i colori esattamente applicati all’interno delle aree loro assegnate che non sembrano recare traccia di un intervento manuale. Questo aspetto freddo e asettico viene controbilanciato dalla forma inconsueta delle tele e dalle gradazioni di colore che infondono vitalità e movimento all’insieme. I 7 quadri esposti in galleria possiedono un forte impatto visivo dovuto alle dimensioni, al fatto di essere quasi monocromatici e alla brillantezza della superficie, ottenuta grazie a resine poliuretaniche e vernici per carrozzeria.

All’apparenza sembrano esprimere uno spirito spensierato o comunque nascere da riflessioni astratte e tutte interne alla pittura. I titoli invece ci indicano che Bogin vuole parlarci anche dell’uomo di oggi, con i suoi problemi di relazione con gli altri (Il volo del misantropo, 2007, vernice uretanica su tela, cm 172,7x210,8) e il pessimismo generale sulla situazione attuale (Distopia, che significa il contrario di utopia e denota quindi una società indesiderabile sotto tutti i punti di vista). Le sue opere possono leggersi in quest’ottica come una metafora e una critica della società moderna che sotto il manto superficiale del benessere e del progresso, in cui tutto sembra luccicante e senza macchia, nasconde spesso una realtà differente.

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Galleria Paolo Curti/Annamaria Gambuzzi & Co. is proud to present the exhibition by the American artist Greg Bogin, opening on 6 March at Via Pontaccio 19, Milan. Apparently simple and schematic, the works of Greg Bogin (born in 1965 in New York, where he lives and works) conceal a profound, perceptive analysis of the history of contemporary art.

The first references that come to mind are those of Minimalism, due to the presence of only a few elements, generally geometric, bordered with extreme precision and organized in extremely rigorous compositions. The lively, contrasting tones and the effects obtained with shadings from one color to another have an impact similar to that of Op Art, while the use of forms, practically limited to the square, the circle and their combination, reminds us of the sculptures with elementary structures of the early 1960s. There are also echoes of the commercial graphics of the 1970s, with their logos, trademarks, chunky lettering and cheerful spirit.

Bogin’s works demonstrate remarkable mastery of surfaces and materials: their appearance is so perfect, so smooth, with colors applied precisely in the areas assigned to them, that they seem to bear no traces of manual intervention. This cold, aseptic aspect is balanced by the unusual form of the canvases and the shadings of color that give vitality and movement to the whole. The 7 paintings exhibited at the gallery have strong visual impact due to their size, the fact that they are almost monochromatic, and the brightness of the surface, thanks to the use of polyurethane resins and automotive paints.

The works seem to express a carefree spirit or to provoke abstract reflections entirely concentrated on painting. But the titles indicate that Bogin also wants to tell us about people today, with their problems of relating to others (The Flight of the Misanthrope, 2007, urethane paint on canvas, 172.7 x 210.8 cm) and the general pessimism of the present situation (Dystopia, the opposite of utopia, indicating a society that is undesirable from all points of view). Bogin’s works can be interpreted, in this sense, as a metaphor and a critique of modern society, which under its superficial cloak of wellbeing and progress, in which everything seems shiny and spotless, actually conceals a different reality.

Inaugurazione giovedì 6 marzo ore 18. Sarà presente l’artista.

Paolo Curti/Annamaria Gambuzzi & Co.
via Pontaccio, 19 - Milano
Orario: da lunedì a venerdì 11-19, escluso festivi, sabato su appuntamento
Ingresso libero

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