Teatro Gentile
Fabriano (AN)
via Cesare Battisti, 31

Teatro ragazzi
dal 7/12/2001 al 8/12/2001

Segnalato da

Simona Marini




 
calendario eventi  :: 




7/12/2001

Teatro ragazzi

Teatro Gentile, Fabriano (AN)

Il Brutto anatroccolo. Appuntamento inaugurale del cartellone della rassegna di Teatro Ragazzi del 'Gentile' il Brutto Anatroccolo e' al tempo stesso l'ultimo frutto della collaborazione tra il Centro Sociale di Via Aldo Moro e la compagnia di teatro di figura, riconosciuta a livello nazionale, Teatro Pirata di Jesi, nell'ambito del progetto decennale di 'teatro ed handicap'. Firma la regia lo stesso Teatro Pirata, le scene sono di Marina Montelli.


comunicato stampa

Teatro ed handicap.
Il Brutto anatroccolo,
nuovo spettacolo del Centro Sociale di Fabriano e della compagnia Teatro Pirata di Jesi,

debutta al Teatro Gentile di Fabriano (AN) l'8 dicembre 2001.

C'e' un luogo, a Fabriano, dove diversità è sinonimo di ricchezza.
Il luogo è il Centro Sociale di Via Aldo Moro, il centro diurno per portatori di handicap i cui ospiti - una ventina di "ragazzi", tra i 18 ed i 50 anni - sono da anni protagonisti di una delle più strabilianti "imprese" teatrali delle Marche.
Tutti attori - certo non professionisti, ma comunque pronti, emozionati, in silenzio perfetto dietro le quinte nell'attesa che il sipario si apra - al "Gentile" di Fabriano come nei teatri di mezza Italia hanno portato gli spettacoli da loro creati ed interpretati, da "Il bambino con due occhi", a "Il regno Blu", fino a "Sebastiano" dal che 1994 al 2000 ha avuto 20 repliche per più di 200 giornate di laboratorio e prove.
In ogni produzione, i ragazzi del centro hanno comunque e sempre parlato di loro, del proprio mondo e dei propri valori. Così accade anche nel nuovo spettacolo che debutterà al Teatro Gentile di Fabriano (AN) sabato 8 dicembre alle ore 17,30, dal titolo "Il Brutto Anatroccolo".

Appuntamento inaugurale del cartellone della rassegna di Teatro Ragazzi del "Gentile" (promosso dal Comune di Fabriano, assessorati alla Cultura e alla Pubblica Istruzione - Regione Marche - Ministero per i Beni e le Attività Culturali) il "Brutto Anatroccolo" e' al tempo stesso l'ultimo frutto della collaborazione tra il Centro Sociale di Via Aldo Moro e la compagnia di teatro di figura, riconosciuta a livello nazionale, Teatro Pirata di Jesi, nell'ambito del progetto decennale di "teatro ed handicap" .

Firma la regia lo stesso Teatro Pirata, le scene sono di Marina Montelli.

Il "Brutto Anatroccolo" è tratto dall' omonimo racconto fiaba di H.C. Andersen. Un classico, sì, ma costruito alla "maniera" di Via Aldo Moro.
Fiaba sulla diversità per antonomasia, gli ospiti del Centro (condotti dalle due operatrici Serena e Graziella) hanno in una prima fase studiato il testo per tirare fuori le loro emozioni con i primi tentativi di improvvisazione, quindi sono passati alla fase di riscrittura teatrale, di sceneggiatura e alle prove insieme ai "Pirati".
Una caratteristica del nostro lavoro - spiegano al Centro - è quella di lasciare che l'accadere degli eventi, le provocazioni condizionino le nostre scelte, pronti a cambiare sotto la spinta di una proposta che venga dal singolo o dal gruppo.
Ed è così che, da una esigenza spontanea del gruppo di essere fisicamente presente sulla scena, l'originale idea del teatro dei burattini è stato convertita in uno spettacolo di ombre, pupazzi e sagome animati a vista dagli attori del Centro.
Il finale è a sorpresa.
Ma sentite, a proposito, che cosa dicono in Via Aldo Moro. 'Nel 1994, quando ha preso il via la nostra esperienza di Teatro ed Handicap, non sapevamo con certezza dove ci avrebbe portato, ma volevamo dimostrare che la diversità non è un valore negativo, ma positivo in quanto ogni essere vivente è unico ed irripetibile'.

Teatro handicap
Teatro e handicap è un'esperienza decennale portata avanti dagli operatori e dai ragazzi del centro sociale ALDO MORO di Fabriano in collaborazione con gli attori della compagnia Teatro Pirata di Jesi.
Il centro sociale Aldo Moro di Fabriano è un centro diurno per portatori di handicap gestito dal Comune di Fabriano con propri operatori. Con la presenza di 15-20 ospiti dai 18 ai 50 anni, il centro ha in Lamberto Pellegrini, operatore referente del centro, il punto di riferimento, anche per le attività di laboratorio.

Le attività
1993 - Laboratorio sull'educazione all'alimentazione
1993-94: Laboratorio teatrale sui burattini - costruzione e manipolazione, messa in scena dello spettacolo "IL BAMBINO CON DUE OCCHI"
1994-95: Secondo anno di laboratorio teatrale con la realizzazione dello spettacolo "IL REGNO BLU"
1996: Novembre - dicembre progetto Teatro degli Esclusi, prima edizione
1998: Progetto biennale di laboratorio biennale permanente
1999: Allestimento del terzo spettacolo "SEBASTIANO"
2000: Ottobre - novembre TEATRO DEGLI ESCLUSI, 2^ edizione.
Nel periodo 1994-2000 sono state fatte dello spettacolo "Sebastiano" 20 repliche, più di 200 giornate di laboratorio e prove.
2001: allestimento del nuovo spettacolo "Il brutto Anatroccolo"

Gli obiettivi
-Auto stima, attraverso la presa di coscienza delle proprie capacità creative ed interpretative.
-Accettazione della propria personalità.
-Accettazione dell'altro attraverso la coscienza del valore del lavoro collettivo.
-Confronto con l'esterno tramite un evento ad altissimo valore emozionale, come la rappresentazione dello spettacolo.
-Valutazione delle capacità di reazione di fronte ad una situazione di stress emotivo continuato.

La storia
Nel 1994, quando ha preso il via la nostra esperienza, non sapevamo con certezza dove ci avrebbe portato, ma volevamo dimostrare che la diversità non è un valore negativo, ma positivo in quanto ogni essere vivente è unico ed irripetibile. Il lavoro svolto ha trovato nella passione e nel coinvolgimento affettivo una fortissima spinta che attraverso laboratori di animazione e costruzione ci ha condotto alla realizzazione di due spettacoli, "Il bambino con due occhi" e "Il regno blu", realizzati con l'utilizzo di tecniche del teatro di figura e più in particolare dei burattini. Con la manifestazione "Teatro degli esclusi", tenutasi tra novembre e dicembre del 1996 a Fabriano, dove sono state messe a confronto esperienze diverse, si può dire concluso il nostro primo ciclo di lavoro.
Tre anni di grandi emozioni, di cambiamento: i ragazzi si sono impossessati delle tecniche, hanno acquistato sicurezza, hanno solidarizzato, si sono urtati, insultati, vezzeggiati, applauditi, abbracciati. Pronti, presenti, emozionati, in silenzio perfetto dietro le quinte nell'attesa che il sipario si aprisse.
Il lavoro è poi continuato con la messa in scena di "Sebastiano". Il gruppo in questi anni ha replicato i propri spettacoli in varie manifestazioni anche fuori regione.
Una caratteristica del nostro lavoro è quella di lasciare che l'accadere degli eventi, le provocazioni condizionino e inquinino le nostre scelte, pronti a cambiare, sotto la spinta di una nuova proposta che venga dal singolo o dal gruppo. Pensiamo che l'educazione sia un processo il cui valore vada ricercato in ogni singolo atto in sé. Educare equivale a partire per terre inesplorate ed il viaggio è destinato a cambiare educatore ed educato.
Al termine di una rappresentazione dello spettacolo "Sebastiano", un ragazzo ha scritto: " finalmente la sera della rappresentazione con il pubblico è venuto il momento di confrontarsi con il mondo esterno, di essere giudicati per quello che si è fatto e non per come si è".

Sebastiano
Proseguendo un'esperienza che ha avuto inizio nel 1993 e che in maniera ininterrotta ha fatto lavorare insieme gli ospiti del Centro Sociale del Comune di Fabriano e la compagnia Teatro Pirata di Jesi, è nato lo spettacolo "Sebastiano".
Sebastiano è il nome di un ragazzo che per tanti anni è stato ospite del centro diurno per portatori di handicap. Si può dire che questo ragazzo abbia avuto due sfortune: una di nascere portatore di handicap e l'altra, per nulla retorica, di nascere in una famiglia costretta ad emigrare dalla Sardegna. Nel 1997 la sua famiglia è ritornata nella regione di origine e così Sebastiano, che non ha potuto scegliere diversamente.
La storia racconta il vuoto che la partenza di Sebastiano lascia nel cuore degli altri amici, vuoto però vissuto poi come una ricchezza, quella di aver vissuto con una persona meravigliosa ora solo più lontana. Il tutto raccontato con ironia ed allegria.
I ragazzi del centro Sociale e gli attori del Teatro Pirata vogliono soprattutto divertirsi e divertire, vogliono recitare per voi, così, perché a loro piace.

INFO
Teatro Pirata,
telefono 0731. 56590

Centro Sociale Fabriano,
telefono 0732. 709254

Ufficio Stampa
Simona Marini

Teatro Gentile
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