Pop disciple. La serie di disegni, quadri, opere grafiche in mostra, affronta l'idea della riproduzione e del ruolo della fotografia in questo processo. Un lavoro ispirato dalla colonna sonora della sua adolescenza, l'artista e' un digital DJ, che ha trovato nel processo di mixaggio frammenti di cultura pop.
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a cura di Stefano Castelli
Il giovane artista inglese, Stuart Semple, a ventisette anni, inaugura la sua prima personale a Milano.
“l'erede di Damien Hirst”- Pia Capelli, Libero
“Il Basquiat del nuovo millennio” – Leonora Sartori, D Magazine
AUS 18 presenta “Stuart Semple: Pop Disciple”, una mostra di lavori inediti curata da Stefano Castelli. Per la prima volta l’artista britannico Stuart Semple sarà ospite in Italia con una personale. Milano, casa della moda e dello stile, è il luogo ideale dove presentare il nuovo “corpus” delle opere di Semple: disegni, quadri, grafica di “nuova figurazione pop”. Un importante catalogo accompagnerà quella che può essere considerata la mostra più completa realizzata fino ad oggi sui suoi lavori.
La carriera artistica di Semple ha avuto una forte impennata a seguito di una mostra realizzata presso la Martin Summers Fine Art Gallery di Londra che registrò uno straordinario “tutto esaurito”. Da quella data in poi l’artista ha venduto opere per più di 2 milioni di sterline in meno di 2 anni. L’ultima produzione di Stuart palesa la sua profonda convinzione del fatto che siamo tutti eredi della pop, vittime di un’imperante mentalità del consumo. I nuovi lavori di una luce accattivante e di un linguaggio accessibile sono l’essenza della malinconia per il Technicolor. Qui, Stuart prende in prestito immagini da film, icone della moda, parole delle canzoni e la nostalgia verso la sua adolescenza.
Mentre il terrore, la paura e i conflitti globali raggiungono proporzioni tangibili, i collage come le tele di Semple pongono l’attenzione sulla cultura del consumismo, lontana dall’essere il rimedio promesso, è un’ irriverente distrazione dalle cause della nostra distanza dalla radice del problema, la mancanza di “comunità”.
Semple affronta il tema dell’isolazione all’interno di una diffusa cultura del consumo inserendo nei suoi lavori una dose di umanità. Trascurando la funzione della tecnologia, Semple ha ricreato tecniche di stampa, imitando dettagli normalmente ottenuti attraverso veli di seta e litografie fatte a mano. E’ pur vero che la tecnologia e la stampa veloce possono sfornare una grande quantità di immagini, ma Semple non riduce il processo artistico al raggiungimento degli effetti desiderati. La ripetizione grafica della pubblicità e di segni liberamente realizzati a disegno libero, riconoscono predecessori illustri come Andy Warhol, Jeff Koons e Jean-Michel Basquiat.
Lasciando correre la memoria, Semple mutua frasi dalle canzoni pop della sua infanzia. Dal suo background saltano fuori immagini con le frasi “Material World” e “Goodbye Ruby Tuesday”. Lo scopo è quello di creare parole e immagini che generino un dialogo nel quale ciò che è descritto trovi corrispondenza con l’immaginario dello spettatore.
La serie di lavori affronta l’idea della riproduzione e del ruolo della fotografia in questo processo. Semple ammette che l’identità è formata dal bisogno di considerare le riflessioni di se stessi e di altri distinte in base a riferimenti simili. Ispirato dalla colonna sonora delle sue aspirazioni adolescenziali, Semple è un digital DJ, trovando nel processo di mixaggio frammenti di cultura pop. Il percorso risultante ci racconta la storia di un artista che è sia il prodotto del suo ambiente sia attivo creatore di cultura.
Sebbene in questi ultimi anni, Semple abbia ottenuto un sorprendente numero di successi e riconoscimenti per il suo lavoro, non solo in Inghilterra ma in tutto il mondo, resta una figura enigmatica a margine del mondo dell’arte contemporanea, permettendogli di avere la flessibilità di trasmettere le sue idee senza le consuete limitazioni imposte dal sistema.
“ Tutto ciò che cerco di fare, è creare quadri che ti facciano sentire esattamente allo stesso modo di quando ascolti certa musica pop” – Stuart Semple.
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curated by Stefano Castelli
AUS18 is proud to present ‘Stuart Semple: Pop Disciple’, a show of new works curated by Stefano Castelli. For the first time Brit artist Stuart Semple will be displaying a solo show of his works in Italy. As the home of fashion and style, Milan is a fitting home for Semple’s new body of work, featuring drawings, paintings and printmaking. ‘Stuart Semple: Pop Disciple’ may be one of the most complete examples of his oeuvre to date and will be accompanied by a full colour catalogue.
Semple’s career catapulted after the opening of his 2005 sell out show at Martin Summers Fine Art Gallery in London. Since then the artist has sold over £2 million worth of work in less than 2 years.
Stuart Semple’s latest collection demonstrates his belief that we are all pop disciples, victims of a pervasive consumer mentality. The new works whilst bright and approachable are in essence a Technicolor melancholy. Here, Stuart borrows images from movies, fashion shoots, song lyrics and nostalgia towards his youth.
As global terror, fear and conflict reach epidemic proportions. Semple’s collage like canvases make a valid point that consumer culture, far from being the remedy promised, is an irreverent distraction that causes us to distance ourselves from the root problem, our lack of community.
Semple addresses isolation in a disposable consumer culture by injecting his work with a dose of humanity. Neglecting the function of technology, Semple re-creates printing techniques, mimicking details normally generated by silk screens and lithography by hand. Mechanisation and fast printing may churn out images, but Semple doesn’t reduce the artistic process to achieve the desired effect. The repetitive graphics of advertisement and the free hand style of mark making, acknowledge predecessors including Andy Warhol, Jeff Koons and Jean–Michel Basquiat.
Triggered by memory, Semple recalls phrases from the pop lyrics of his childhood. Images with the words ‘Material World’ and ‘Goodbye Ruby Tuesday’ jump from the background. The words and images generate a dialogue, where what is described co-exists as a picture in the viewer’s mind.
This series of works address the idea of reproduction and photography’s role in this process. Semple concedes identity is formed by a need to view reflections of the self and further defined by having similar media references. Inspired by the soundtrack of his teenage aspirations, Semple is a digital DJ, found in the process of sampling fragments of popular culture. The resulting track tells the tale of an artist that is both a product of his environment and an active manufacturer of culture.
Although over recent years Semple has received an astonishing amount of success and recognition for his work not only in the UK but worldwide, he remains an enigmatic figure at the edge of the contemporary art world, enabling him the flexibility to transmit his ideas without typical limitations.
“All I’m trying to do is make paintings that make you feel exactly how you do when you listen to certain pop songs,” says Semple.
Galleria Aus18
Via Ausonio 18 - Milano
Orario: da lunedì a venerdì ore 10-13 15-19
Ingresso libero