Elysees Biarritz
Paris
22-24, rue Quentin-Bauchart
01 55790000
WEB
+39:Call for Italy
dal 9/4/2008 al 19/4/2008
WEB
Segnalato da

Marco Mancuso - Digicult



 
calendario eventi  :: 




9/4/2008

+39:Call for Italy

Elysees Biarritz, Paris

Live Performances, Video Screenings, Installations from modern Italian Electronic Art & Design. Digicult presenta alcuni dei piu' significativi musicisti, designers, grafici, video makers, sound artists, vjs e artisti audiovisivi Italiani, attraverso progetti di Live Cinema (Mylicon/En), live set Audiovisivi (Otolab e Quayola) e attraverso una rassegna di Video Screening a cura di Claudia D'Alonzo. Progetto a cura di Marco Mancuso nell'ambito del festival internazionale Nemo.


comunicato stampa

...............english below

Progetto a cura di Marco Mancuso con la collaborazione di Claudia D’Alonzo (video screening)

Dopo la prima Europea presso il festival Cimatics di Brussels lo scorso Novembre 2007, Digicult è presente con la rassegna +39:Call for ITaly al festival internazionale Nemo di Parigi organizzato dall’associazione culturale Arcadi dal 10 al 20 Aprile 2008, uno degli appuntamenti europei più importanti relativi alle transizioni artistiche e culturali tra audiovisivi, musica, cinema e design in ambito digitale. Il progetto focalizza l’attenzione sugli sviluppi nell’ambito dell’Arte, del Design e della Cultura Elettronica in Italia negli ultimi 10-15 anni. Tramite il progetto +39:Call for ITaly, Digicult presenta alcuni dei più significativi musicisti, designers, grafici, video makers, sound artists, vjs e artisti audiovisivi Italiani, attraverso progetti di Live Cinema (Mylicon/En), live set Audiovisivi (Otolab e Quayola) e attraverso una rassegna di Video Screening a cura di Claudia D’Alonzo. Il progetto è infine arricchito da una lecture di Marco Mancuso che presenterà il concept di +39:Call for ITaly e la situazione in Italia legata allo sviluppo delle forme d’arte digitale presentate.

Nel solco della tradizione Italiana della cultura del design e del progetto, estesa alle più moderne forme di arte e creatività audiovisiva legate all’utilizzo del digitale e dei nuovi media, la rassegna “+39” vuole rappresentare un momento di riflessione, un punto fermo, sull’evoluzione artistica compiuta da alcuni tra i principali protagonisti della più recente “scena” elettronica Italiana. Senza alcuna ambizione celebrativa, ma con la profonda consapevolezza del valore intrinseco dei progetti e dei protagonisti presentati, la rassegna “+39”, articolata attraverso una serie di performances, rassegne video e installazioni urbane, costituisce al contempo la prima ampia retrospettiva su quegli artisti, musicisti, designers, video makers, vjs e programmatori che nel corso degli ultimi 10-15 anni hanno compiuto in Italia un percorso consapevole di crescita e maturazione di linguaggi ed estetiche nell’ambito della sempre più diffusa cultura del digitale e dei new media.

“+39” è quindi la prima occasione in cui un intero movimento di creativi e professionisti Italiani che lavorano con il digitale, si costituisce, si riconosce e si propone prepotentemente come “scena”. Termine abusato, amato e odiato, ma indicativo di una corrente culturale-artistica e di un collante ideologico-creativo che unisce esperienze umane e professionali, contesti e percorsi anche profondamente diversi tra loro, la “scena” elettronica Italiana è oggi pronta a proporsi a livello internazionale e a confrontarsi con i principali protagonisti e maestri. Ben lungi dall’essere una rassegna completa ed esaustiva, “+39” ha quindi lo scopo primario di palesare l’esistenza di un movimento, mostrare un immaginario estetico, indicare una metodologia di lavoro e di progettazione legata al paese Italia e ai suoi protagonisti.

Lo spettatore consapevole riconoscerà quindi tracce della tradizione Italiana di video arte sperimentale nel progetto di live-cinema “Put down the gun” del duo Mylicon/En, stupendo esempio di interazione tra audio e video ottenuta mediante micro-narrative e suggestioni figurative, nonché dal contrasto tra immagini prodotte attraverso strumenti analogici e suoni elettro/digitali ottenuti mediante laptop e sintetizzatori. Così come palese risulta l’approccio fortemente progettuale e di design in “op7” del collettivo otolab, progetto di live audio-video in cui l’approccio metodologico e accademico alla musica elettronica
e alla scenografia visiva sono fortemente integrati in un’esperienza sinestetica incentrata su un’analisi moderna dell’arte optical. E ancora, il progetto live audio-video “Path to Abstraction” di Quayola rappresenta uno tra i più validi esempi di come la scuola Italiana del graphic design, del video arte e della musica elettronica si sia evoluta nel nostro paese grazie al contatto con esperienze accademiche da un lato e con la cultura underground dei club dall’altro.

Il progetto presentato da Digicult al festival Nemo di Parigi, si caratterizza infine per una ricca e varia rassegna di video curata da Claudia D’Alonzo, membro del collettivo e della redazione di Digicult. La potenzialità del video screening proposto risiede nella visione ampia e completa di tutte le forme di creatività associata al video d’autore, al videoclip, alla sinestesia audiovisiva di ricerca fino ad arrivare alla grafica d’animazione e all’illustrazione. Niko Stumpo, Fabio Franchino, Blu, Mylicon/en, Zimmerfrei, Hfr-Lab, Progetto Antenna, Virgilio, Vinz Beschi, 47th Floor, Elec alcuni degli artisti e professionisti presenti, per un progetto che ha l’ambizione di essere successivamente stampato e distribuito come supporto Dvd.

Dopo il festival Cimatics di Brussels, si ringrazia quindi anche il festival Nemo di Parigi per l’occasione fornita innanzitutto agli artisti italiani presentati e in secondo luogo a Digicult come operatore culturale, per aver fatto di “+39” il primo progetto di auto-promozione e auto-valorizzazione di una scena artistica che in mancanza di aiuti, riconoscimento e supporto a livello istituzionale, politico e privato in Italia, ha alfine deciso di muoversi a livello internazionale in maniera del tutto autonoma. Nella ventre sgonfio di un paese culturalmente retrogrado e incapace di valorizzare le sue stesse risorse, nelle difficoltà oggettive del quotidiano professionale di ognuna delle realtà presentate, nelle scelte di vita di una intera generazione, una “scena” legata all’utilizzo artistico e progettuale del digitale e dell’elettronica è nata e cresciuta, nonostante tutto e tutti. Rendiamogli giusto omaggio.

+39:Call for Italy - Video Screening
di Claudia D’Alonzo

Digicult presenta all’interno del progetto +39:Call for Italy, il suo Video Screening, una rassegna video che attraverso i lavori di 13 autori intende fotografare il panorama della produzione audio/video contemporanea in Italia.

La matrice comune dei lavori presentati è l’interazione tra suono e immagine in movimento, elemento di intersezione tra artisti che lavorano e si muovono in campi anche molto diversi tra loro, invitati a creare in Digicult Video Screening un momento collettivo di confronto, un’occasione per fare il punto su una situazione fertile e sfaccettata e tracciare quindi un percorso unitario che esplori la molteplicità di produzioni elettroniche audiovisive che ha caratterizzato l’Italia nel corso degli ultimi anni. La rassegna include lavori che spaziano dalla video arte all’animazione, dalla grafica al video clip alla sinestesia audiovisiva, uno sguardo che abbraccia modalità ed approcci differenti, per seguire le molte accezioni assunte attualmente dalla definizione di audiovisivo.

Attraverso questo approccio si individua nel video clip una delle modalità attraverso la quale esercitare la narrazione, attraverso musica e immagini, tese quindi a tessere delle storie: come accade ad esempio nei lavori di “The rain” e “Spiritual Heading”. “The Rain”, nato dalla collaborazione tra il video artista e videomaker Virgilio Villoresi e l’illustratrice Ericailcane, costruisce, attraverso la tecnica dello stop motion, un ambiente di piccole cose, tracce di un delicato racconto sul desiderio accompagnato dal sound di Lou Rhodes (Lamb). “Spiritual Healing” è un videoclip del gruppo d graphic designers e video makers 47th floor, prodotto su musica degli Zu, viaggio gotico in un’animazione che ricorda i mondi folli e distorti di Hieronymus Bosch. La tecnica dello stop motion è reinventeta anche dal duo Elec in “Un re del mondo”, tratto da un progetto installativo nel quale sequenze fotografiche di un essere meccanico sono composte in un video il cui montaggio è controllato dalle variabili del suono, dando vita a un unico brano audio-video nel quale la composizione continua a deviare da schemi prevedibili senza mai ripetersi.

Sembra una piccola favola Esheriana il video “Fino” realizzato da Blu, già membro del collettivo “OkNo”, illustratore che giunge all’animazione per mettere in moto un disegno ininterrotto di forme che generano altre forme in un gioco visivo in costante divenire. Il video “Waltz 57”, dell’illustratore, web-designer e film maker Niko Stumpo, segna invece un trait d’union tra computer grafica e animazione, inscenando un carillon di forme astratte che accompagnano con la propria danza lo sguardo dello spettatore in uno spazio visionario e disciolto. Un’estetica spiccatamente grafica è anche quella del video “Forming”, del gruppo Progettoantenna, un'indagine attraverso l’animazione 3D intorno alla sottile linea di demarcazione che divide la creazione di una forma dal suo disfacimento: luci e ombre tracciano, tagliano e sviluppano figure che sono allo stesso tempo i pieni e i vuoti di un unico grande movimento liquido, in grado di delimitare e di ricreare.

I bolognesi Zimmer Frei trovano nel linguaggio audiovisivo un idioma comune tra teatro, musica, live cinema e performance: modalità espressive mescolate in lavori che esplorano una tematica cardine della videoarte, il tempo e la sua percezione, come nel loro lavoro “Sodium Pentathol”, camera-car in soggettiva girato in un unico piano sequenza, nell’anello della città di Bruxelles. Fabio Franchino, artista che spazia dal video all’arte generativa, è presente con il video “Am i Born?”, lavoro nel quale, attraverso un custom-software scritto dall’artista stesso, il suono controlla l’immagine creando un percorso poetico e intimista tra intarsi di forme, luci, pelle e corpo teso all’astrazione. Il gruppo Ogino Knauss, che da anni utilizza il mezzo video, il vjing e il live cinema per sperimentare una ricerca sul tessuto urbano, è presente con “Quantize This”, tratto da una loro installazione per lo stadio milanese di San Siro commissionata dalla rivista Domus: un’indagine su Milano attraverso il concetto di “numero”, come segno che caratterizza la città e ne scandisce il vissuto.
Il panorama urbano caratterizza anche la serie video dal titolo City Scan, del gruppo multidisciplinare di sperimentazione tra suono ed immagine Hfr-Lab. In questo progetto gli elementi architettonici diventano moduli audiovisivi da mixare e intersecare in una pratica a metà strada tra il graphic design e il vjing.

Dall’area del live media arriva infine il lavoro “Infonaturae 1.0”, nato dalla collaborazione tra il musicista Emanuele Errante ed il video artista Mattia Casalegno, nella quale percorsi sonori e pixel in costante mutamento creano una morfogenesi in bilico tra organico ed inorganico. Di matrice performativa anche il video “Oakland”, del gruppo Mylicon/en, che caratterizza la sua produzione per un’originale mescolanza tra dematerializzazione digitale e fisicità. In Oakland la fonte televisiva originaria viene a dissolta e sovrapposta fino a divenire flusso astratto di colori e suoni.
Chiude la rassegna il video “Strip Melody”, del videomaker Vinz Beschi, che costruisce, attraverso la composizione di tasselli e frammenti video che riproducono volti ed espressioni di stupore e suoni onomatopeici da fumetto, la complessa partitura del brano “Stripsody di Cathy Berberian”. Vinz Beschi realizza quindi un’originalissima sperimentazione nella quale voce, immagini, parole e ritmo diventano elementi da decostruire e ricomporre.

Nemo Festival 2008
10 – 20 Aprile 2008
Élysées Biarritz – Parigi
http://www.arcadi.fr/rendezvous/rv.php?id=1
http://www.arcadi.fr/telechargements/nemo_2008.pdf

Featuring:
otolab - op7
Mylicon/En - Put down the gun
Quayola - Path to abstraction
Videoscreening
Presentazione

Programma:
+39 VideoScreening (a cura di Claudia D’Alonzo): venerdì 11 Aprile ore 21.00
Presentazione +39 (a cura di Marco Mancuso): venerdì 11 Aprile ore 22.00
Live Set Quayola (“Path to Abstraction”): venerdì 11 Aprile ore 22.45
Live Set Otolab (“op7”): venerdì 11 Aprile ore 23.45
Live Set Mylicon/En (“Put down the gun”): sabato 12 Aprile ore 22.15

...............english

+39: CALL FOR ITALY
Live Performances, Video Screenings, Design Installations from contemporary Italian Audiovisual Art

Project curated by Marco Mancuso with the collaboration of Claudia D’Alonzo (video screening)

After the European Premiere at Cimatics festival in Brussels last November 2007, Digicult will present the project +39:Call for Italy at the international festival Nemo in Paris, curated by the cultural association Arcadi from 10th to 20th of April 2008, one of the most important European meeting related to artistic and cultural transtitions between audiovisuals, music, cinema and design with digital tools. The project focuses on the develpoments in Electronic Art, Design and Culture in Italy in the last 10 years. With the project +39:Call for Italy, Digicult introduces some of the most experimental and suggestive Italian musicians, designers, graphic animators, video makers, sound artists, vjs and audiovisual artists, with projects of Live Cinema (Mylicon/En), Audiovisual Live Sets (Otolab and Quayola) and with a Video Screening curated by Claudia D'Alonzo of some of the most talented Italian video makers, video artists and graphic designer. The project is finally enriched with a keynote lecture/presentation by Marco Mancuso about +39:Call for Italy concept and the developments of the presented Digital Art forms in Italy

by Marco Mancuso

Following the Italian cultural tradition in design and project, extending it to the ultimate forms of audiovisual art and creativity linked to the usage of new and digital media, the exhibition “+39” wants to be a breathing space on the artistic evolution of some among the most representative protagonists of the most recent Italian electronic scene.

Without any celebratory ambition, conscious of the intrinsic value of the presented works, the exhibition “+39”, articulated through a series of performances, video exhibits and urban installations, is the first retrospective on those artists, musicians, designers, videomakers, vjs and programmers who, in the last 10-15 years in Italy, have consciously developed languages and easthetics within an ever-changing and spreading cultural ambit.

“+39” is therefore the first opportunity for a whole movement of professional Italian creatives working in the digital domain to get together and be acknowledged as a proper ‘scene’. The term is abused of, loved and hated, still it is indicative of a cultural-artistic current, of common ideological-creative grounds that unite human and professional experiences, contexts and ambits that are sometimes very far apart. The Italian scene is ready for international confrontation. Far from being exhaustive, “+39” wants to uncover the existence of a movement, show an imagery, highlight work and project methods that are linked to the country and its protagonists.

The conscious spectator shall then recognize traces of Italian experimental video art tradition in the live-cinema project “Put down the gun” by the duo Mylicon/En, wonderful attempt of micro-narratives and figurative suggestions to seek an additional interaction between audio and video, in which an important role is played by the contrast between images produced by totally analogic tools and an electro/digital sound produced by laptop or synthesizer. Internationally representing Italian design applied to new technologies, code, audiovisual research and interactivity, Op7 - an audiovisual performance by the Otolab collective - reinterpreting optical art with a strongly synaesthetic approach that links electronic music and visual scenography. Moreover, the live audiovisual project Path to Abstraction by Quayola, is one the best examples how the school of Italian graphic design, video art and electronic music have evolved thanks to the crossover between academic and underground cultural ambits.

Digicult’s project at Nemo Festival in Paris is rounded off by a rich and varied video screening curated by Claudia D’Alonzo, member of the collective and editorial staff of Digicult. The potentialities of the screening reside in the ample and complete vision of all forms of creativity associated to videomaking, videoclips, audiovisual synaesthesy, research, graphic animation and illustration. Niko Stumpo, Fabio Franchino, Blu, Mylicon/en, Zimmerfrei, Hfr-Lab, Progetto Antenna, Virgilio, Vinz Beschi, 47th Floor, Elec are some of the featured artists within a project that will eventually be released on DVD.

One last word to thank, after all those at Cimatics, all the people at Nemo Festival too, for the opportunity given to Italian artists and to Digicult as cultural operator, for having allowed space to “+39”, a self-promoted project which decides to move independently at an international level in a situation of absolute lack of institutional, political, public and private support, acknowledgement and funding. In a country which is culturally far behind, unable to give value to its own resources, amidst the objective difficulties of everyday professional life, among the choices of a whole generation, a digital and electronic cultural scene is born, in spite of everything. Let us pay the necessary tribute.
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Nemo Festival 2008
10th – 20th of April 2008
Élysées Biarritz – Paris
http://www.arcadi.fr/rendezvous/rv.php?id=1
http://www.arcadi.fr/telechargements/nemo_2008.pdf

Featuring:
otolab - op7
Mylicon/En - Put down the gun
Quayola - Path to abstraction
Videoscreening
Presentazione

Program:
+39 VideoScreening (curated by Claudia D’Alonzo): friday 11th of April 21.00 hrs
Presentation +39 (curated by Marco Mancuso): friday 11th of April 22.00 hrs
Live Set Quayola (“Path to Abstraction”): friday 11th of April 22.45 hrs
Live Set Otolab (“op7”): friday 11th April 23.45 hrs
Live Set Mylicon/En (“Put down the gun”): saturday 12th of April 22.15 hrs

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+39:Call for Italy
dal 9/4/2008 al 19/4/2008

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