Teatro dell'Arte CRT
Milano
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Il bacio della vedova
dal 9/1/2002 al 26/1/2002
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CRT




 
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9/1/2002

Il bacio della vedova

Teatro dell'Arte CRT, Milano

Il bacio della vedova di Israel Horovitz, debutta per la prima volta in Italia con la regia di Arturo Cirillo. In scena con lo stesso regista, Monica Nappo e Paolo Zuccari. 'Lavorare nel segno di una continuita'': questo e' l'intento che ha guidato Arturo Cirillo nell'affrontare la messa in scena del testo di Israel Horovitz. 'Prima che un lavoro su un testo, questo progetto vuole partire da alcune persone, che in quest'ultimo anno si sono già trovate a intrecciare i propri percorsi creativi di ricerca'. Continuita' del tessuto umano, artistico e creativo, dunque.


comunicato stampa

di Israel Horovitz
traduzione Mariella Minnozzi
con Monica Nappo, Paolo Zuccari, Arturo Cirillo
regia Arturo Cirillo
scene e costumi Massimo Bellando Randone
luci Lucio Lucà
aiuto regia Maria Roccatagliata

produzione CRT Centro di Ricerca per il Teatro

PRIMA RAPPRESENTAZIONE PER L'ITALIA

"Lavorare nel segno di una continuità": questo è l'intento che ha guidato Arturo Cirillo nell'affrontare la messa in scena del testo di Israel Horovitz. "Prima che un lavoro su un testo, questo progetto vuole partire da alcune persone, che in quest'ultimo anno si sono già trovate a intrecciare i propri percorsi creativi di ricerca". Continuità del tessuto umano, artistico e creativo, dunque, "tra persone che sentono di condividere un gusto e una pratica teatrale".
Il progetto testimonia di un particolare interesse per la drammaturgia contemporanea, affrontando ­ per la prima volta in Italia ­ la messa in scena del Bacio della vedova di Israel Horovitz.

Con questo testo Horovitz mette a nudo le strutture della società americana, mettendo al centro dell'azione scenica pochi personaggi, veri e quotidiani, regolati da una scrittura drammaturgica rigorosa e perfetta come un balletto, con una escalation dal riso all'emozione. Un testo che ha un immenso valore sociologico, nel far affiorare un'America conviviale e cordiale ma anche il ritratto di uomini brutali e imbecilli.
Lo spunto della storia di Il bacio della vedova è tratto da un episodio realmente accaduto svelato a Israel Horovitz da un amico quando, da ragazzo, lavorava nel negozio di rigattiere dello zio.

Nel testo dell'autore statunitense vivono e agiscono tre personaggi, due uomini e una donna, che, dopo aver condiviso gli anni dell'infanzia, si perdono per poi ritrovarsi a distanza di molti anni. L'incontro fa riaffiorare memorie di gioventù e riporta alla luce una inquietante e misteriosa verità. Suspance e triller per un crimine apparentemente dimenticato che scatena una vendetta tardiva, che si realizza, in un crescendo di tensione, nel colpo di scena finale.

Dopo La notte è madre del giorno di Lars Norén, Arturo Cirillo si confronta nuovamente con un testo contemporaneo che dipinge, tra ironia, sarcasmo e mistero, crimini segreti maturati da una "gioventù bruciata".
La realizzazione fa propri i codici di un teatro essenziale: ambientazione spoglia, centralità dell'attore, immediatezza linguistica. Nella prospettiva di far parlare il testo e i corpi con estrema semplicità.

Il bacio della vedova (titolo originale The Widow's Blind Date) fu prodotto la prima volta a New York all'Actors Studio, e poi a Los Angeles all'Actors Theatre, e poi nel teatro gestito dallo stesso Horoviz, il Gloucester Stage a Gloucester, nel Massachusetts. Lo spettacolo presentato al Gloucester Stage, diretto dallo stesso Horoviz, si è trasferito al Circolo-in-the-Square a New York per la sua prima commerciale.
Da allora Widow ha girato tutto il mondo. Il lavoro è particolarmente popolare in Francia dove infatti è stato visto prima del suo debutto a New York.

Tournèe italiana
Nuovo Teatro Nuovo di Napoli

Quando ero adolescente, un amico ­ un bel ragazzo prestante di una bella famiglia in vista ­ mi indicò una ragazza e in uno stato di grande eccitazione mi rivelò la storia di uno stupro collettivo a cui aveva partecipato la notte prima. Io mi girai a guardare la giovane ragazza che era stata l'oggetto della lussuria del mio amico. E di quella dei suoi amici. I suoi occhi spaventati, sconfitti sono ancora impressi nella mia memoria.
E circa quindici anni dopo, grazie alla magia della scrittura, ho riportato alla "vita" la stessa giovane donna perché entrasse nel negozio dello Zio Max e si confrontasse con due dei suoi amanti non voluti. Ed è nato The Widow's Blind Date.
Israel Horovitz

Israel Arthur Horovitz
(Watefield, Massachusetts, 1939)
Dopo gli studi ad Harvard e alla Royal Academy of Dramatic Arts e le collaborazioni con la Royal Shakespeare Company, si rivela nel 1968 con il thriller psicologico Gli Indiani vogliono il Bronx. I temi della violenza urbana e di ciò che di torbido si nasconde sotto la rispettabilità della classe media informano anche le sue opere successive, quasi sempre di carattere realistico, con occasionali puntate verso l'assurdo. La prolifica attività di drammaturgo continua per tutti gli anni '80 con testi aggressivi di grande impatto (The Good Parts, 1982; Firebird at Dogtown, 1987 e The Widow's Blind Date).

Arturo Cirillo, "napoletano astratto", si introduce alla prosa attraverso la porta della danza, che fonda le basi della sua efficace fisicità. Diplomato all'Accademia d¹Arte Drammatica 'Silvio D'Amico', vincitore di vari premi ­ tra cui il 'Coppola-Prati' nel 1998 ­ ha lavorato per il teatro e per il cinema con registi del calibro di Mario Martone, Silvio Soldini, Werner Waas, Tonino De Bernardi. Ma è soprattutto con Carlo Cecchi che il suo talento di attore comico, capace di raggiungere vette interpretative anche in ruoli drammatici, giunge a una piena maturità (Leonce e Lena, La locandiera, Finale di partita, Amleto, Sogno di una notte d'estate, Misura per misura, Sik Sik l'artefice magico, Le nozze). Già nel 1999 firma una regia a quattro mani con Monica Nappo della Lezione di Ionesco. Nel 2001 dirige e interpreta La notte è madre del giorno di Norén.

Monica Nappo è un¹attrice eclettica e versatile, brillante tanto nei ruoli comici quanto in quelli tragici. Ha svolto attività laboratoriali con alcuni tra i maestri del teatro italiano e internazionale ­ Leo De Berardinis, Marco Baliani, Renata Molinari, Haruiro Yamanouchi, Giorgio Barberio Corsetti ­ e ha lavorato come attrice con importanti registi, da Mario Martone a Cesare Lievi, a Carlo Cecchi (in Sik Sik, l'artefice magico di De Filippo e nelle Nozze di Checov). Insieme ad Arturo Cirillo ha realizzato la Lezione di Ionesco. La sua ultima interpretazione è un monologo, di cui è al contempo regista e protagonista, ispirato alla figura di Sarah Kane, 4.48 Psychosis, ospite al CRT nel corso di questa stagione.

Paolo Zuccari, diplomato all'Accademia d'Arte Drammatica "Silvio D¹Amico", ha lavorato in più occasioni con Luca Ronconi e con altri grandi nomi del teatro, da Federico Tiezzi ad Andrea Camilleri, a Walter Manfrè.

CRT Teatro dell'Arte
ore 20.30 - domenica ore 16.00

Spettacolo inserito nell'abbonamento 'Invito a teatro'

Biglietti
Intero 15 euro (29.044 lire)
Ridotto giovani 10 euro (19.363 lire)
Ridotto anziani 7,5 euro (14.522 lire)

Prevendita TicketOne 02392261

Prenotazioni 0289011644

CRT Teatro dell'Arte
viale Alemagna 6, Milano

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