L'immagine fondamentale da cui si sviluppa il lavoro e' quella della struttura architettonica. La fascinazione dell'architettura, dell'archeologia industriale ha inizialmente attirato l'interesse in seguito estesosi anche a quella urbana. Ma non e' la destinazione degli edifici e delle strutture o la loro funzione ad essere osservata, piuttosto la loro struttura formale, geometrica, modulare.
L'immagine fondamentale da cui si sviluppa il lavoro è quella della
struttura architettonica.
La fascinazione dell'architettura, dell'archeologia industriale ha
inizialmente attirato l'interesse in seguito estesosi anche a quella
urbana.
Ma non è la destinazione degli edifici e delle strutture o la loro
funzione ad essere osservata, piuttosto la loro struttura formale,
geometrica, modulare.
L'attrazione verso strutture architettoniche modulari, verso l'imponenza
quasi soffocante di certi edifici di rappresentanza, verso strutture
lineari caratteristiche di alcuni periodi e luoghi della storia
dell'architettura è quindi naturale.
La superficie diventa luogo di analisi per la personale costruzione di
un nuovo spazio attraverso la griglia di volumi tridimensionali.
La fotografia di un edificio risulta luogo adatto per ricostruire un
nuovo ambito in cui è fondamentale la struttura compositiva basata su
geometrie e modularità provenienti dall'immagine architettonica prima.
L'elaborazione digitale dell'immagine fotografica, insieme all'utilizzo
di diversi medium-media, permette di ottenere una superficie
"geometrica" bidimensionale, utilizzata per generare un'installazione
spaziale. In questa l'edificio diventa nuovo progetto e nuovo luogo che,
come il volume architettonico dello spazio urbano, può essere
attraversato dalla luce, essere vissuto dalle azioni e dagli avvenimenti
che lo trapassano e lo compongono.
E nel processo di ricostruzione resta fondamentale l'intervento
artigianale, l'azione tattile che permette di restare legati con un
rapporto fisico alla struttura in crescita.
Inaugurazione: 10/01/02 ore 19
Associazione culturale Machè,
via della Consolata 9/g 10122 Torino
Per informazioni: tel. 011/4364122