Ufficio Promozione Giovani Artisti Comune di Bologna
Obiettivo del forum e' porre a confronto esperienze diverse nella pratica dell'arte pubblica per sollecitare la discussione critica e per cercare di descrivere/circoscrivere il suo ambito. Il forum vede la presenza di operatori, artisti, curatori, architetti, responsabili di istituzioni, etc. ed e' strutturato come una piattaforma di discussione aperta in cui i contributi portati dal panel dei relatori invitati sono dibattuti e approfonditi insieme a tutti i partecipanti.
Nell’ambito delle iniziative che contribuiscono al progetto GAP si inscrive un forum internazionale dedicato all’arte pubblica.
Il forum vedrà la presenza di operatori, artisti, curatori, architetti, responsabili di istituzioni, etc. e sarà strutturato come una piattaforma di discussione aperta in cui i contributi portati dal panel dei relatori invitati saranno dibattuti e approfonditi insieme con tutti i partecipanti al forum.
Gli obiettivi del forum sono:
porre a confronto esperienze diverse nella pratica dell’arte pubblica per sollecitare la discussione critica e per cercare di descrivere/circoscrivere l’ambito dell’arte pubblica che attualmente appare impreciso e vago e di conseguenza inflazionato dalla presenza di troppi interventi che vengono ricompresi sotto l’etichetta di arte pubblica solo in ragione del fatto che da un lato l’arte pubblica appare ‘politicamente corretta’ e che dall’altro consente l’approccio a tematiche complesse con investimenti economici modesti e con risultati importanti sotto il profilo della visibilità.
L’arte pubblica non è una terapia alternativa utile per curare o per risolvere i problemi delle aree urbane e non va considerata come un ulteriore strumento pratico messo a disposizione degli amministratori pubblici per affrontare le emergenze che si evidenziano nella complessità dell’evoluzione delle città. Gli amministratori in difficoltà nel comprendere e governare il cambiamento e la complessità con gli strumenti tradizionali della pianificazione e delle politiche e delle scienze sociali da un lato fanno appello alla partecipazione e sempre più spesso delegano all’arte pubblica la responsabilità dell’intervento in quelle situazioni che appaiono troppo difficili per essere affrontate con altre metodologie.
Questo è evidente soprattutto in Italia dove non esistono una tradizione e una cultura dell’arte pubblica e dove il sistema dell’arte tende a mutuare le tendenze che emergono in quelle aree in cui il sistema dell’arte è più forte e strutturato senza tuttavia avere la capacità di leggere in profondità, con il risultato di recepire soltanto gli aspetti più trendy e più popular di un sistema stratificato e complesso. Sembra che anche l’arte pubblica faccia parte di questo armamentario, rispondendo alla necessità dell’arte contemporanea di rendersi friendly.
In un momento in cui l’arte tende all’entertrainment, e per meglio rispondere a questo compito si è allenata e sempre più si dispone a inglobare elementi provenienti da altri linguaggi -entrando a fare parte del grande dispositivo della leisure come ulteriore strumento offerto per la pratica attiva del tempo libero accanto alle attività sportive, ai viaggi, etc.- anche l’approccio di molti artisti alla pratica dell’arte pubblica risulta più spesso una spettacolare messa in scena che non una necessità interna al percorso di ricerca, un approccio strategicamente strutturato per essere poi docilmente riportato nel quadro complessivo del loro curriculum espositivo come valore aggiunto e così fare dono di questo patrimonio ‘etico’ alla galleria di riferimento che provvederà -esentando l’artista da qualsiasi responsabilità morale- a trasformarlo in valore economico di mercato.
In questo senso l’arte pubblica costituisce una nuova “moda”.
Complici tutti i curatori che trattano gli incarichi inerenti interventi di arte pubblica alla stregua di incarichi per mostre istituzionali mirando a guadagnare la partecipazione al progetto di artisti di chiara fama il cui nome sia spendibile rispetto al committente per ottenere maggiore credito e per incrementare -grazie appunto alla capacità di assicurare la partecipazione straordinaria di queste star- la propria reputazione e di conseguenza per vendere meglio il proprio know-how nel difficile mercato dell’arte contemporanea.
VENERDì 16 MAGGIO
i lavori del FORUM si apriranno alle ore 14.00, fino alle ore 19.00
_saluti di Mauro Mazzali, Direttore dell’Accademia di Belle Arti di Bologna / e di rappresentanti di Comune di Bologna / Provincia di Bologna / Regione Emilia-Romagna
_introduce e coordina il forum di discussione Gino Gianuizzi
_partecipano Gianfranco Maraniello, Direttore MAMbo, Bologna / Roberto Daolio, Docente Antropologia Culturale Accademia BB.AA., Bologna / Mili Romano, Docente Antropologia Culturale Accademia BB.AA., Bologna / Mario Lupano, Docente Storia dell’Architettura Contemporanea Dipartimento Arti Visive UNIBO, Bologna / Elvira Vannini, curatrice e ricercatrice Dipartimento Arti Visive UNIBO, Bologna / Lorenzo Bruni, curatore indipendente BASE, Firenze / Piero Orlandi, Servizio Beni Architettonici e Ambientali dell’Istituto per i Beni Artistici, Culturali e Naturali, Bologna / Daria Filardo, curatrice indipendente, Firenze / Cecilia Guida, curatrice indipendente, Roma / Anna Detheridge, giornalista e critica nel campo delle culture visive Connecting Cultures, Milano / Alessandra Pioselli, curatrice indipendente, Milano / Marina Pugliese, curatrice e docente Nuova Accademia di Belle Arti, Milano / Marco Scotini, critico d’arte e curatore indipendente, coordinatore del Dipartimento di Arti Visive NABA, Milano / Santa Nastro, giornalista e critico d’arte, Good-will, Bologna; festival dell’arte contemporanea, Faenza / Lorenzo Giusti, curatore indipendente, Prato / Nathalie Zonnenberg, curatrice dell’artistic team di Bureau Beyond, Utrecht, Paesi Bassi / Herve Bechy, fondatore di ART-PUBLIC.COM, Parigi, Francia / Florian Matzner, professore di Storia dell'Arte Accademia di Arti figurative di Monaco di Baviera, Germania / Mark Beasley, curator e producer presso Creative Time, New York, USA / Uliana Zanetti, curatrice presso il MAMbo, Bologna / Marinella Paderni, curatrice indipendente, Reggio Emilia / Anna Stuart e Vincenzo Chiarandà, Undo.Net, Milano / Pierluigi Sacco, professore ordinario di politica economica presso lo IUAV, Venezia; festival dell’arte contemporanea, Faenza
SABATO 17 MAGGIO
i lavori del FORUM si apriranno alle ore ore 9.00, fino alle 13.00 e poi dalle 14.30, fino alle 19.00
gap è un progetto del Comune di Bologna – Giovani Artisti, in collaborazione con GAER - Coordinamento Giovani Artisti Emilia Romagna, l’Assessorato alla Cultura della Regione Emilia Romagna e il POGAS.
Comune di Bologna, Ufficio Promozione Giovani Artisti
via Oberdan 24 - 40126 Bologna t. 051 2194614, 051 2194663 f. 051 268636 giovaniartisti@comune.bologna.it
Teatro dell’Accademia di Belle Arti
via Belle Arti, 54 Bologna