Cesare Biratoni
Enrica Borghi
Sergio Breviario
Ermanno Cristini
Maria Crosti
Michele Lombardelli
Mme Duplok
Manuela Martines
Microcollection
Giancarlo Norese
Vito Scamarcia
Luca Scarabelli
Elisa Vladilo
Agostino Osio
Alessandro Castiglioni
Repetita iuvant. Una serie di mostre, curate da Alessandro Castiglioni, che durano solo il tempo dell'inaugurazione, del flash dei fotografi e poi nella dimensione indistinta del web. Le opere mettono in atto una presenza discreta in contraddizione con l'aura delle location; gli artisti cambiano secondo una catena di inviti che mette "sotto scacco" l'idea di un curatore.
Cesare Biratoni, Enrica Borghi, Sergio Breviario, Ermanno Cristini, Maria Crosti, Michele Lombardelli, Mme Duplok, Manuela Martines, Microcollection, Giancarlo Norese, Vito Scamarcia, Luca Scarabelli, Elisa Vladilo
fotografia: Agostino Osio
web: reboot
a cura di Alessandro Castiglioni
giovedì 12 giugno 2008
dalle 19
ROAMING, da un’idea di Ermanno Cristini, è una serie di mostre, curate da Alessandro Castiglioni, che durano solo il tempo dell'inaugurazione: dei flash che sopravvivono nel dito dei fotografi e poi galleggiano nella dimensione indistinta del web.
ROAMING, sarà ad ASSAB ONE a Milano il 12 giugno e poi circolerà, uguale ma sempre diverso nelle presenze degli artisti e dei fotografi, in diverse città in Italia e all’estero.
Localizzate in spazi fortemente conformativi e rappresentativi, per la loro presenza fisica e lo spessore della loro storia - immobili industriali dismessi e recuperati-, ma anche per la loro presenza simbolica -sedi istituzionali come il museo-, le mostre si caratterizzano per la rapidità e per le modalità di occupazione degli spazi.
Gli artisti cambiano secondo una catena di inviti che mette “sotto scacco” l'idea di un curatore. Nella successione degli inviti rimane un'ombra di indicibilità poiché l'affinità è tra chi invita chi, e un posto più in là si rompe. Si genera così un meccanismo di “caos” e di casualità nell'insieme eterogeneo, tenuto insieme dai singoli, con una sorta di “curatela velata”.
In contraddizione con l'ampiezza o con l'aura delle location, le opere mettono in atto una presenza discreta, negli angoli, negli interstizi, per terra, in cima ad una scala, mescolate ad altre opere nel museo, ecc. che le conduce a farsi scoprire piano piano, quasi mostrandosi solo ad uno sguardo secondo, in aperto contrasto con la fugacità e la transitorietà esasperata dell'evento.
Ma delle opere e della loro relazione con lo spazio, nella messa in mostra trasformata in evento, resta solo l’immagine del fotografo. E’ in forma di immagine che l’opera si dispone a circolare. E allora qual’è l’opera? Quella dell’artista, del fotografo, l’operazione in sé?
Così il fotografo diventa parte integrante del nucleo di artisti e cambia ad ogni iniziativa mettendo in campo visioni diverse: il pubblicitario, il fotografo d’arte, il fotografo di architettura, e dunque diversi modi di percorrere il bordo tra opera e immagine, tra realtà e rappresentazione, tra reale e virtuale.
E quando il simulacro, trasformato in sistema di pixel, si proietta nel web e si allestisce in SECOND LIFE?
Paradossalmente l'unico elemento di stabilità della messa in mostra avviene in una dimensione puramente virtuale, delocalizzata e globale. Allora cosa cambia nello statuto dell’opera nel momento in cui si trasformano la sua materia, il suo spazio e il suo tempo?
Ciò che Roaming attiva è una fuga di polarità: il piccolo rispetto al grande degli spazi, il vuoto rispetto al pieno del pubblico dell’inaugurazione, il ritardo rispetto all’accelerazione dell’evento, la realtà rispetto alla sua rappresentazione, il fisico rispetto al virtuale.
Entro questa fuga la volontà dell’opera si scontra con il suo destino ma forse è l’unico modo per compiersi, rivelando quell’ultrasottile, che oggi più che mai è una necessità dell’opera, ovvero “…ciò che non si coglie propriamente con la vista fisica ma con lo sguardo, con l’attenzione, con la mente (…) l’incavo della carta, tra recto e verso di un foglio sottile” (cfr. Elio Grazioli, Una differenza ultrasottile, in Passeggiata Minima, a cura di Giovanni Ferrario, UTET, 2008).
giovedì 12 giugno 2008
dalle 19
Assab One
associazione promozione arte contemporanea
Via Assab, 1 20132 Milano