MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna
Bologna
via Don Minzoni, 14
051 6496611 FAX 051 6496600
WEB
Time Code 8
dal 11/6/2008 al 28/6/2008

Segnalato da

Ufficio Stampa MaMBo




 
calendario eventi  :: 




11/6/2008

Time Code 8

MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna, Bologna

La video installazione di Pierre Coulibeuf e' realizzata a partire dal film Lost Paradise, una riflessione attorno alla perdita del centro che si risolve nel sentimento di una distanza incolmabile tra se' e il mondo. Nel video Fashion Victims di Simonetta Fadda lo sguardo si perde tra figure femminili: una costellazione di ritratti nati da sensazioni contraddittorie di ammirazione e fastidio, pena e solidarieta', inseguiti per vincere l'impressione di una sconfitta.


comunicato stampa

a cura di Fabiola Naldi e Alessandra Pioselli

Il MAMbo è lieto di presentare l’ottavo e ultimo appuntamento di TIME CODE, progetto a cura di Fabiola Naldi e Alessandra Pioselli. Dopo il successo del precedente incontro con gli artisti Riccardo Benassi e Shona Illingworth, è ora la volta di Pierre Coulibeuf (Elbeuf, Francia, 1949) e Simonetta Fadda (Savona, Italia, 1962), che presenteranno il loro lavoro insieme alle curatrici nella sala conferenze del MAMbo giovedì 12 Giugno alle ore 18.30. I video rimarranno in visione negli spazi del museo fino al 29 giugno 2008.

L’appuntamento del 12 giugno 2008 conclude una serie di momenti dedicati al video, durante i quali sono state presentate altrettante coppie di artisti italiani e stranieri che, attraverso i loro lavori, si sono soffermati sull’analisi e la rielaborazione di diversi codici temporali.

Pierre Coulibeuf, Lost Paradise 2 (Tribute to Jean-Marc Bustamante), 2002/2006, video installazione (film 35 mm. su DVD, 15’, e video still dal film in loop).
La video installazione di Pierre Coulibeuf è realizzata a partire dal film Lost Paradise, ispirato a La Maison Close (2001) di Jean-Marc Bustamante, la scultura-architettura progettata dall’artista e fotografo francese e collocata in uno spazio pubblico a Orléans. L’opera di Bustamante si materializza nella forma di una video installazione composta da una doppia immagine: il film e uno still dal film. Pierre Coulibeuf fa transitare l’immaginario dell’artista dentro un altro linguaggio. Attorno alla “casa” di Bustamante girano solitarie delle persone, la città è deserta, le azioni sembrano ripetersi senza scopo. Lost Paradise propone una riflessione attorno alla perdita del centro, dei limiti e delle coordinate, che si risolve nel sentimento di una distanza incolmabile tra sé e il mondo.
Lost Paradise è stato presentato per la prima volta al Locarno International Film Festival nel 2002.

Pierre Coulibeuf è nato a Elbeuf (Francia) nel 1949. Vive e lavora a Parigi.
Film-maker e artista, Pierre Coulibeuf intende il cinema come luogo di sperimentazione di metodi produttivi e di pratiche artistiche differenti, incrociando letteratura e arti visive, generi cinematografici (fiction, documentario), supporti e mezzi (installazione, film, fotografia). Dal 1987 ha realizzato film basati su autori e artisti come Pierre Klossowski, Michelangelo Pistoletto, Marina Abramovic, Michel Butor, Jan Fabre o Jean Marc Bustamante, concepiti come prolungamenti degli immaginari dei soggetti dell’opera. Presentati in numerosi festival internazionali e oggetto di retrospettive, i suoi film fanno parte di importanti collezioni pubbliche, tra cui quella del Centre Pompidou di Parigi.

Simonetta Fadda, Fashion Victims, 8’ 24”, PAL – minidv, 2008
Il corpo delle donne è un simbolo forte, che resiste perché utilizzato di continuo nella moda, nell’informazione, nella pubblicità, nella religione, ma che, soprattutto, è agito tutti i giorni nel vissuto dei corpi vivi delle persone nate donne. Fashion Victims è una passeggiata per le strade di città e paesi, mentre lo sguardo si perde tra figure femminili che appaiono innanzitutto come figure simboliche, antiche e vicinissime a un tempo. Il video è una costellazione di ritratti nati, come dice l’artista, da sensazioni contraddittorie

Simonetta Fadda è nata a Savona (Italia) nel 1962.
Con la videocamera, Simonetta Fadda indaga i comportamenti individuali e collettivi, i rituali e i modi d’uso del territorio urbano, marginali o poco visibili, ma che sono espressione di valori e di gerarchie sociali, adottando la bassa definizione per interrogarsi sul ruolo dei mass media e sul rapporto tra verità e realtà.
Simonetta Fadda ha vissuto e lavorato in Francia e in Germania. Si è dedicata all’attività didattica rivolta ai bambini e ai ragazzi. Nel 1999 ha pubblicato Definizione zero. Origini della videoarte tra politica e comunicazione, ed. Costa & Nolan (Genova). Tra le mostre, nel 2007 ha esposto alla Projektraum für zeitgenossische e al Museum für Kinder di Berlino; nel 2008 al MAN – Museo d’Arte di Nuoro.

Inaugurazione giovedì 12 giugno 2008, ore 18.30

MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna - sala conferenze
via Don Minzoni 14 – Bologna
Orari: martedì – domenica 10.00 - 18.00
giovedì 10.00 - 22.00 - lunedì chiuso
Ingresso:ingresso gratuito

IN ARCHIVIO [297]
Officina Pasolini
dal 16/12/2015 al 27/3/2016

Attiva la tua LINEA DIRETTA con questa sede