In mostra una scelta di opere capaci di tracciare per episodi fondamentali la storia del fotografo che per l'occasione presenta alcuni lavori inediti. L'artista ha utilizzato la fotografia nei suoi diversi generi e nelle sue varie accezioni e possibilita' iconiche, spingendole spesso fino ai limiti estremi di visioni parossistiche e iperreali, esteticamente sofisticate e sublimi. A cura di Filippo Maggia.
a cura di Filippo Maggia
E' ospitata a Villa Remmert (Ciriè) la mostra dedicata all'artista-fotografo
giapponese Nobuyoshi Araki, organizzata dall'Istituto Nazionale per la Grafica e già
presentata a Roma nella sede di Palazzo Fontana di Trevi. La mostra fa parte del
programma pluriennale Vetrine alla Calcografia, ciclo di mostre dedicate
dall'Istituto all'arte contemporanea, promosso dalla Direzione Generale per la
qualità e la tutela del paesaggio l'architettura e l'arte contemporanee e sostenuto
dalla Fondazione per l'Arte della Compagnia di San Paolo.
Nobuyoshi Araki, uno dei più controversi e più rappresentativi artisti della
contemporaneità -che da un breve esordio nella pittura è poi passato alla fotografia
prediligendola quale forma quasi esclusiva della propria espressività - è l'autore
scelto quest'anno dall'Istituto quale testimone ed esempio particolarmente
emblematico e fecondo del linguaggio fotografico contemporaneo. Nell'arco di tutta
la sua lunga e poliedrica attività creativa, l'artista ha utilizzato infatti la
fotografia nei suoi diversi generi e nelle sue varie accezioni e possibilità
iconiche, spingendole spesso fino ai limiti estremi di visioni parossistiche e
iperreali, esteticamente sofisticate e sublimi.
In mostra una scelta di opere uniche, seminali, capaci di tracciare per episodi
fondamentali la storia ormai quarantennale di questo grande maestro dell'obiettivo,
celebre e celebrato in tutto il mondo, che si è reso disponibile a collaborare al
progetto, oltre che con il prestito di una serie di fotografie scelte nell'ambito di
tutta la sua produzione anche con la presentazione di alcuni lavori inediti
specificamente dedicati alla mostra.
Fra i lavori esposti: l'album Tokyo Diary 2003-2007, racconto quotidiano degli
ultimi cinque anni del maestro giapponese attraverso singole e selezionate immagini
scelte fra le centinaia ogni giorno da lui eseguite; le cinque serie, composte da
20/25 fotografie ognuna e realizzate negli anni Ottanta e Novanta, appartenenti al
gruppo Some Stories, che narrano di vicende amorose nei villaggi del Giappone
tradizionale, fra templi e foreste di bambù come fondali dipinti, e quelle
altrettanto intense che invece si perdono fra le strade e le piccole abitazioni di
Tokyo. Una selezione di circa 300 fotografie prodotte da Araki a Ginza negli anni
Sessanta e Settanta, sino ad oggi mai presentate: vere e proprie Street Photographs
realizzate in quello che è oggi il centro della moda e finanziario di Tokyo, che
lucidamente esplorano e registrano i cambiamenti in atto nella società giapponese di
quegli anni, in pieno boom economico. A questo già cospicuo e unico corpo di opere
si affiancano ricche selezioni di famose e in molti casi inedite fotografie scelte
nella vastissima produzione di Araki, tra le quali i nudi "bondage", che di lui
hanno fatto sovente parlare come di un fotografo scandaloso al limite del
pornografico, i ritratti di personaggi celebri del mondo dell'arte e dello
spettacolo e 50 fotografie a colori dalla serie Flowers. Completano l'esposizione le
immancabili e innumerevoli polaroid, tra le quali anche l'ultima serie realizzata a
Roma durante la performance presentata al pubblico all'inaugurazione della mostra.
Inaugurazione 12 giugno alle ore 18,30
Villa Remmert
via Rosmini 1Ciriè
Orari venerdì, sabato e domenica 15.00 - 20.00
Ingresso gratuito