Mostra personale di Paolo Comuzzi. Una serie di composizioni fotografiche che alternano immagini con isolati elementi tangibili originariamente presenti nelle fotografie. Il lavoro e' diviso in gruppi che ritraggono sette luoghi diversi, le loro architetture interne ed esterne e, indirettamente, alludono alle attivita' che si svolgono in questi spazi. Della falegnameria, della fabbrica di protesi, della stamperia, cosi' come del laboratorio marmista, Comuzzi riconosce particolari effetti compositivi che evidenzia e riecheggia nell’ordinato puzzle delle sue costruzioni visive.
Mostra personale di Paolo Comuzzi
In collaborazione con l’Associazione Culturale L’Officina
Si inaugura sabato 26 gennaio 2002, alle ore 18.30, presso lo Studio
Tommaseo di via del Monte 2/1 la mostra personale dell’artista udinese
Paolo Comuzzi intitolata 'Cosa Dura'.
A poco meno di due anni dalla sua
partecipazione a 'Pnudgots', mostra collettiva di giovani artisti del
Friuli-Venezia Giulia, Comuzzi presenta nello stesso spazio espositivo una
serie di composizioni fotografiche che alternano immagini con isolati
elementi tangibili originariamente presenti nelle fotografie.
Il lavoro è
diviso in gruppi che ritraggono sette luoghi diversi, le loro architetture
interne ed esterne e, indirettamente, alludono alle attività che si
svolgono in questi spazi. Della falegnameria, della fabbrica di protesi,
della stamperia, così come del laboratorio marmista Comuzzi riconosce
particolari effetti compositivi che evidenzia e riecheggia nell’ordinato
puzzle delle sue costruzioni visive.
Le immagini fotografiche non implicano
alcuna manipolazione della realtà da parte dell’artista, ma sono il
risultato di una sensibilità e di una ricerca ottica che giustappone
l’ordine e la compostezza degli elementi con l’imprevedibile fascino del
caos.
I disordinati ma simbolici ammassi marmorei di diverse tonalità si
alternano con la lucida ed imponente presenza fisica del materiale stesso;
le traboccanti file di protesi in legno comunicano un senso d’inquietudine
acuito dall’apparente carnalità del materiale e dalla tangibile presenza
dell’involucro in tessuto.
Nell’attento contrasto di rigore e casualità che
le immagini sottolineano è costantemente richiamata la presenza umana che,
per quanto effettivamente omessa, traspare in ogni elemento dell’opera. La
scelta di Comuzzi di ritrarre strutture ed attività artigiane ribadisce il
fondamentale ruolo intermediario dell’uomo, anello di connessione tra la
materialità , evidenziata anche nell’opera, ed il processo di lavorazione
che la stampa fotografica richiama metaforicamente.
Inaugurazione: sabato 26 gennaio ore 18:30
Presentazione di Sarah Cosulich Canarutto
Orario: da lunedì a sabato 17-20
Ingresso libero
Prossimi appuntamenti
mostra personale di CLARA BONFIGLIO
dal 2 marzo al 3 aprile
a cura di Sarah Cosulich Canarutto
inaugurazione sabato 2 marzo ore 18.30
mostra personale di DAVIDE CASTRONOVO
dal 6 aprile al 1 maggio
a cura di Alessandra Knowles
inaugurazione sabato 6 aprile ore 18.30
INFO Studio Tommaseo
Istituto per la documentazione e la diffusione delle arti
34121 Trieste via del Monte 2/1
tel. 040 639187
fax 040 367601