Archivio di Stato
Milano
via Senato, 10
02 7742161
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Ricordo della Terra
dal 4/2/2002 al 24/2/2002
02 514406

Segnalato da

Ilaria Gianoli



approfondimenti

Isabella Ducrot



 
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4/2/2002

Ricordo della Terra

Archivio di Stato, Milano

E' possibile visitare la mostra personale di Isabella Ducrot.L'artista - che vive e lavora a Roma - si è dedicata negli ultimi venti anni allo studio e l'analisi dei tessuti, dai quali ha tratto ispirazione per molte delle sue opere, fogli di carta che rappresentano dei paesaggi enfaticamente disabitati. Eppure dai titoli sappiamo che qualcuno ricorda. Ricordo dell'acqua , Ricordo della terra, Ricordo del mondo.


comunicato stampa

Presso gli spazi dell'Archivio di Stato di Milano, dal 5 al 24 febbrario 2002 è possibile visitare la mostra personale di Isabella Ducrot. L'artista - che vive e lavora a Roma - si è dedicata negli ultimi venti anni allo studio e l'analisi dei tessuti, dai quali ha tratto ispirazione per molte delle sue opere, fogli di carta che rappresentano dei paesaggi enfaticamente disabitati.

Eppure dai titoli sappiamo che qualcuno ricorda. "Ricordo dell'acqua", "Ricordo della terra", "Ricordo del mondo". Ma in un mondo senza esseri umani, chi potrebbe ricordare? Forse i superstiti in una nave spaziale destinata a girare attorno alla terra per l'eternità ?
L'intenzione dell'autrice è quella di rappresentare spazi naturali con occhio il più possibile distaccato, per suggerire un atteggiamento che non dia per scontata la presenza nostra sul suolo che ci ospita. Si immagina allora una terra senza tracce umane, non per essere apocalittici, ma per un tentativo di mettere in questione la necessità del legame terra e uomini. Ma se la presenza umana implica l'esistenza di una madre terra, forse questa, per esistere, non ha bisogno di essere abitata. Anche se è vero che concettualmente il mondo esiste solo se è oggetto di conoscenza da parte di un soggetto, noi ugualmente ci domandiamo: "Può esistere la terra senza testimoni?".
Mentre fino a poco tempo fa questi pensieri avevano qualcosa di fantascientifico, oggi sembra che le guerre atomiche potrebbero rendere la terra effettivamente disabitata. Questi fogli intendono manifestare un sentimento inquieto. Ma anche semplicemente tentano di formulare un inno alla bellezza di questo mondo che all'improvviso, in seguito agli eventi di questo settembre, sembra essere diventato più effimero, più desiderabile.

Durante l'inaugurazione verrà presentato il volume "Isabella Ducrot 1989-2002", introduzione di Sandra Pinto, a cura di Paola Tognon, AAVV. Silvana Editoriale.

".le opere di Isabella Ducrot sembrano fluttuare come se fossero sostenute dall'aria che le circonda. Un'osservazione piu' accurata delle superfici svela un reciproco scambio tra materiali (stoffa, carta fatta a mano, pittura) e le tecniche realizzative (tagliare, cucire, incollare) che riesce a dare vita a tensioni palpabili tra il segno e la terra, il rilievo e il non-rilievo, la presenza e l'assenza. La superficie di alcune opere è talmente ricoperta di sovrapposizioni, cosi' rielaborata da rendere quasi impossibile l'intuizione dei materiali sottostanti e dei particolari procedimenti adoperati dall'artista"
- Diane Kelder, 2001

La mostra è a cura di Nicoletta Zanella
Isabella Ducrot dal 5 al 24 Febbraio 2002
INAUGURAZIONE sabato 5 Febbraio 2002 alle ore 18,30

Orari di apertura:
dal Lunedì al Giovedì:
10.00/17.00
Venerdì e Sabato,
10.00/14.00
info stampa
Ilaria Gianoli t/f 02 514406

Archivio di Stato di Milano
Via del Senato, 10
tel 02/514406

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