Foodpower. Il primo istinto di qualsiasi essere vivente e' di nutrirsi e da questo bisogno primordiale ed irrinunciabile nasce il potere del cibo. Questo e' il concetto che sta alla base della performance dell'artista. Testi di Tatiana Bazzichelli e Antonio Caronia.
con la collaborazione degli studenti del corso di Scienze della
Comunicazione dell'Università dell'Insubria
Si invitano i visitatori a presentarsi a digiuno
http://www.foodpower.it
Il primo istinto di qualsiasi essere vivente è di nutrirsi e da questo
bisogno primordiale ed irrinunciabile nasce il potere del cibo. Questo è
il concetto che la performance FOODPOWER tenterà di mettere in rilievo.
L'invito ai visitatori di presentarsi a digiuno rappresenta
paradossalmente un presupposto della performance stessa.
Restituire al cibo il suo potere insostituibile molte volte trascurato,
ma soprattutto indurre il pubblico a riflettere sul "nuovo" ruolo a cui
il cibo è destinato sarà l'obiettivo di FOODPOWER. Per inquadrare il
tema vanno primariamente considerati l'incremento del prezzo del
petrolio e della domanda di biofuel, la trasformazione della domanda di
mercato causata dalla diversa distribuzione dei redditi nelle diverse
aree geografiche del mondo, la sempre più marcata differenza della
qualità del cibo tra le classi meno abbienti e quelle più elitarie, che
vivono il cibo come un lusso, giungendo ad idolatrare gli chef più
famosi alla stregua di nuove icone del terzo millennio e sostituendoli,
probabilmente in un prossimo futuro, a quella dello stilista ormai
completamente clonato dalla riproducibilità del fashion system.
Il cibo e le sue manipolazioni sono infatti diventati un "nuovo lusso"
per pochi addetti e pochi spettatori, ma forse proprio partendo dal
considerare questo aspetto di assoluta esclusività si può riscoprire il
mistero dell'arma più antica e potente che ci sia: LA FAME nel senso più
estremo o LA GOLA quale trasgressione che pur portano sempre alla
perversa distorsione di tanti atteggiamenti umani.
Franca Formenti cercherà, utilizzando i luoghi della galleria Duetart,
di accompagnare il pubblico in un percorso che solo ad una prima
superficiale analisi può sembrare di una disarmante semplicità; se si
presta però attenzione ad ogni sfumatura si coglierà una sostanziale
manipolazione del contesto e il visitatore diventerà "vittima" della
rappresentazione. La provocazione sarà così uno spunto per pensare al
cibo in modo diverso.
La performance sarà accompagnata da un video di presentazione in cui lo
chef Ferran Adrià spiegherà il suo concetto d'arte e alta cucina,
antiche aziende come Parmigiano Reggiano e prosciutto San Daniele
concederanno all'arte di invadere alcuni spazi produttivi per
interpretare i loro prodotti in modo totalmente inedito, la facoltà di
Scienze Gastronomiche di Pollenzo -unica in Italia- spiegherà
l'importanza di consumare cibo di stagione e un'anziana signora del sud
insegnerà ad un'adolescente i segreti dell'antico rito della panificazione .
Ciò per rappresentare, anche attraverso molti altri profili, il cibo
vissuto come protagonista di questo nuovo millennio in cui il mondo
occidentale appare inesorabilmente in declino a causa delle crisi del
pianeta.
Testi di Tatiana Bazzichelli e Antonio Caronia
13 settembre 2008 ore 19.30
Duetart Gallery
vicolo Santa Chiara 4 - Varese