Le Terme. L'opera indaga il confine tra spazio e tempo, tra il visibile e l'immaginabile, svelando il Diurno Porta Venezia: un bagno pubblico degli anni '20 ormai abbandonato, situato sotto la Piazza. In circa 15 giorni un gruppo di operai costruira' e de-costruira' il volume dei Bagni rispecchiandone ubicazione e proporzioni.
Giovedì 16 ottobre, prenderà il via, in Piazza Oberdan a Milano, la realizzazione della scultura temporanea site-specific denominata Le Terme. L'opera, dell’artista tedesco Wolfgang Weileder, indaga il confine tra spazio e tempo, tra architettura temporanea e architettura permanente, tra il visibile e l’ immaginabile, svelando il Diurno P.ta Venezia con un'operazione di ricostruzione e traslazione dello stesso.
Il Diurno, un bagno pubblico degli anni venti ed ormai abbandonato da oltre un ventennio, è situato sotto la Piazza lontano dalla vista e dalla memoria.
In circa quindici giorni un gruppo di operai della ditta R.Bau, aiutati da apprendisti locali, costruiranno e de-costruiranno simultaneamente il volume dei Bagni ormai dimenticati nel sottosuolo, rispecchiandone ubicazione e proporzioni; la superficie della piazza diventa specchio della memoria e la struttura del Diurno viene quindi capovolta come l'immagine riflessa nell'acqua, acqua che è caratteristica perculiare del luogo.
La scultura avrà quindi le stesse proporzioni e forme dell’architettura sottostante (alta tre metri e mezzo e lunga sessanta) e la sua costruzione e de-costruzione metteranno in scena una sequenza coreografica che farà percorrere all'opera un lento giro intorno alla Piazza Oberdan. La memoria involontaria, che pervade i luoghi e produce immaginarie ricostruzioni di sensazioni passate, sarà alimentata dall'intervento artistico che esalterà il rapporto fra la labilità del ricordo, le elaborazioni della memoria e la solida ed imperturbabile presenza dell'architettura.
Nel riflettere la permanenza e l'immobilità delle rovine sotterranee, Le Terme si pone come una struttura in continuo movimento dove i muri appaiono e scompaiono e la realizzazione della scultura diventa l’esperienza visibile e speciale di questo rapporto incoraggiando così il dibattito sui luoghi spesso dimenticati della città.
Il progetto sarà registrato usando macchine fotografiche analogiche, posizionate strategicamente intorno alla scultura. Le lastre fotografiche saranno esposte per tutta la durata del progetto, producendo fotografie in bianco e nero di grandi dimensioni, che riveleranno, alla fine, l’unica visione completa della replica del Diurno Venezia. Immagini che, nella loro evanescenza, saranno i fantasmi dell’architettura ormai scomparsa. Le fotografie saranno successivamente esposte in una mostra presso la galleria Ciocca Arte Contemporanea di Milano.
Wolfgang Weileder è nato a Monaco nel 1965 e risiede a Newcastle. Ha studiato alla School of Visual Arts di New York e all'Academy of Fine Arts di Monaco.
A partire dal 2002 l'artista tedesco inizia l'elaborazione della sua importante serie di lavori, house-projects, che esplorano la relazione tra architettura temporanea e permanente. Tra questi ricordiamo house-city a Newcastle (2003), house-madrid (2004), house-birmingham (2005) ; Transfer, ossia la costruzione de-costruzione delle facciate della Milton Keynes Gallery (Milton Ketnes, 2006), una struttura temporanea a grandezza naturale, che evoca un modellino in carta ritagliata (Sunderland, 2008).
Inaugurazione Giovedì 16 ottobre 2008
Piazza Oberdan, Milano