Shenker Culture Club
Roma
P.zza di Spagna, 66
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Inspired by George Byron
dal 21/10/2008 al 24/11/2008

Segnalato da

Shenker Culture Club




 
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21/10/2008

Inspired by George Byron

Shenker Culture Club, Roma

Seconda edizione. Una mostra allestita proprio nell'appartamento in cui Lord Byron soggiorno' per ventidue giorni durante la sua permanenza romana nel 1817. Espongono Carla Accardi, Andrea Aquilanti, Zaelia Bishop e altri ancora.


comunicato stampa

Shenker Culture Club, “officina” di cultura ed eventi di Shenker, inaugura il prossimo 22 ottobre la seconda edizione di Inspired by George Byron; originale tributo per immagini e parole che artisti e poeti del nostro tempo dedicano all’estro creativo di una delle personalità più ammirate e controverse del Romanticismo.

La mostra “vivrà” nella sede Shenker di Piazza di Spagna 66, proprio nell’appartamento in cui Lord Byron soggiornò per ventidue giorni durante la sua permanenza romana nel 1817, quando nell’Ottocento l’incantevole rifugio di Piazza di Spagna accolse i turbamenti e le emozioni tumultuose di altri grandi e meravigliosi poeti come Keats e Shelley. Il percorso espositivo, a cura di Paolo Aita, raccoglie i contributi di esponenti del panorama artistico contemporaneo: Carla Accardi, Andrea Aquilanti, Zaelia Bishop, Lucilla Catania, Bruno Ceccobelli, Luca Maria Patella, Daniela Perego, Vettor Pisani, Oliviero Rainaldi, accompagnati da testi letterari inediti di Silvia Bre, Claudio Damiani, Daniele Pieroni, Simone Zafferani.

L’evento, patrocinato dall’Assessorato alle Politiche Culturali del Comune di Roma, con la partecipazione della International Byron Society, celebrerà per un mese intero la sensibilità letteraria e le leggendarie intemperanze di un poeta dall’estro creativo e contraddittorio: un melodrammatico “rapace” di emozioni, anticonvenzionale, sarcastico, edonista, rapsode di sentimenti tra disincanti e dissipazione. Una sensibilità letteraria in cui convissero diverse e differenti anime, sprezzante del costume contemporaneo ed allo stesso tempo eccelso modello di impegno sociale e politico.

Gli artisti
Carla Accardi. La violenta pulsazione dei colori della sua opera allude all’energia tutt’ora risorgente dalla poesia di Byron.

Andrea Aquilanti. Colta ambiguità, che nel suo spessore sovrappone i riferimenti al puntinismo ottocentesco all’oggettività fotografica.

Zaelia Bishop. La dimensione di confronto con la morte e l’eterno, la vittoria della scrittura sul tempo, sono rappresentate anche attraverso piccole carcasse ittiche, che uniscono appunto il mare, così amato dallo scrittore, all’imperituro.

Lucilla Catania, si inoltra nei territori più segreti, nella poesia e nell’elemento più ceduo di noi stessi, i capelli. Bruno Ceccobelli. Figure sembrano a fatica emergere da uno sfondo, quasi per contestualizzarle giustamente nelle nebbie della psiche.

Luca Maria Patella. Presenta un possibile ricettacolo della creatività con i suoi vasi fisionomici. Daniela Perego. Nebbie e personaggi che si dileguano sono componenti tipici della poesia, così li ritroviamo in questo video, in cui la dimensione dell’incontro è rappresentata come impossibile, esattamente come nella vita e nell’opera di Byron.

Vettor Pisani. Morte e bellezza, uno dei temi cardine di Byron e di tutto il Romanticismo. Il gravame dell’Isola dei morti aleggia come un incubo sul ventre della bellezza, collegando delle anfrattuosità. Oliviero Rainaldi. I drammi metafisici di Byron. Il manto-personaggio sembra descrivere e inglobare l’Universo intero, con un effetto di personificazione e spiritualizzazione della condizione umana davvero efficace.

Shenker Culture Club
P.zza di Spagna, 66 - Roma

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