Nuova direzione artistica per il 'Don Pedro' Disco Bar Wine ed e' subito tempo di Rock o meglio 'Hard Pop' con i 'Frutti di Bosco'. La band che arriva direttamente dalla Toscana, e precisamente da Massa Carrara, dopo aver ultimato la registrazione del primo disco.
Live
Nuova direzione artistica per il "Don Pedro" Disco Bar Wine di S.
Cristina e B. (Pv), ed è subito tempo di Rock o meglio "Hard Pop" con
i "Frutti di Bosco".
La band che arriva direttamente dalla Toscana, e precisamente da Massa
Carrara, dopo aver ultimato la registrazione del primo disco: "Frutti di
Bosco" arriverà il 22 Febbraio.
Ingresso libero, inizio concerto h.22
Frutti di Bosco
È il 1997 quando un gruppo di giovani musicisti Michele e Nicola
Porcu, Enzo Marzario e Roberto Zanetti, si ritrovano per dar vita ad un
progetto nuovo, qualcosa di importante: i Frutti di Bosco.
In principio la band nasce senza avere una precisa identità , un genere
prestabilito, una direzione verso la quale tendere, ma con la voglia di
dar vita ad un progetto: rimanere il più possibile lontano dagli
stereotipi del rock pur volendone parlare lo stesso linguaggio.
È proprio con questo spirito che i quattro giovani di Massa Carrara,
si trovano in studio e sperimentano i primi pezzi, lavorando sodo per
trasformare le prime bozze in brani dal caratteristico sapore ai Frutti
di bosco.
Tra le varie definizioni che sono state date alla musica dei Frutti di
Bosco, quella che più si avvicina è sicuramente "Hard Pop"; perché
mette bene in evidenza sia l'italianità (intesa nel senso di una
melodia dei versi sempre presente) dei pezzi, sia la natura particolare
dei suoni e degli arrangiamenti che al contrario poco hanno a che fare
con il panorama tradizionale italico.
Nel 1998 esce il primo demo, ed il gruppo si fa subito notare da
fanzine, radio, portali (Rockit.it, Musicadalvivo.it) e riviste
(Rocksound) guadagnando le prime critiche positive grazie alla
particolarità del loro sound.
I F.d.B. partecipano a festivals e rassegne musicali ed il loro stile
gli permette di vincere competizioni importanti come il Rochdale,
rassegna organizzata da Amnesty International, che la band vince per due
edizioni consecutive e che gli permette di aprire, nel 1998, il concerto
dei Casino Royale e nel 1999 quello degli Articolo 31.
Il '99 è un anno importante per i Frutti di Bosco che, oltre a
realizzare il loro nuovo demo, si piazzano al primo posto della
classifica di gradimento del programma "Vite di Notte" (Radio Hinterland
- Milano) dedicato alle band emergenti e arrivano secondi al
Soundfactory di Cavi di Lavagna (Ge) manifestazione che gli permette di
essere inseriti nella compilation del concorso "Esperimenta 2000".
Da qui in poi è un susseguirsi di performances live che li vede
impegnati in varie regioni Marche, Toscana, Liguria e Lombardia per un
totale di circa 150 concerti.
Febbraio 2002, finalmente esce Frutti di Bosco, il primo cd
completamente autoprodotto che contiene 8 brani, due dei quali vedono la
collaborazione di P.Rezzani,caro amico della band.
Line Up
-Nicola Porcu (voce - chitarra);
-Michele Porcu (2° voce - chitarra);
-Enzo Marzario (basso);
-Roberto Zanetti (batteria).
Rassegna stampa:
Rockit.it
Fin dalle prime note e' facile accorgersi che i Frutti di Bosco hanno
respirato massicce dosi di ossigeno degli Afterhours, probabilmente
sotto l'influsso del mantra dei Ritmo Tribale, assimilando le movenze di
entrambi per provare a trasportarle nella propria sala prove e incidere
questo CD.
Viste le premesse, appare evidente il rischio di scadere in una
squallida e scontata brutta copia degli artisti sopra menzionati, invece
questi ragazzi riescono nell'impresa di mantenere alta la mia
attenzione, con undici brani semplici, gradevoli e, a tratti,
trascinanti.
I Frutti di Bosco compongono con grande irruenza, senza badare troppo ai
tecnicismi ma puntando con decisione su un suono grezzo e passionale,
ingentilito grazie a pregevoli pennellate di melodia, che rendono
immediato il lavoro anche al primo ascolto.
Una voce potente e calibrata che, pur senza stupire per originalità ,
sa come modulare acuti stridenti e tonalità aggraziate, misurandosi
con arrangiamenti sporchi e tendenzialmente incentrati su ritmiche
semplici e chitarre ben poggiate sulla distorsione. I testi non deviano
mai dall'italiano e assumono una forma non troppo lontana
dall'attegiamento dell'Agnelli primordiale o dell'Edda meno visionario.
Quaranta minuti non privi di imprecisioni e ingenuità , con qualche
passaggio tutt'altro che da ricordare, ma con un'aria così sincera e
passionale che mi obbliga a incitare i Frutti di Bosco, invitandoli a
darci dentro per affinare le proprie doti e incanalare la notevole
carica emotiva in una dimensione più originale e personale.
Da rivedere al più presto.
di Stefano 'Acty' Rocco
Rosk Sound Aprile 2000 n° 24
....."Che cos'è il nuovo rock italiano?E poi esiste una nuova musica
italiana?A queste domande i Frutti di Bosco tentano di dare una risposta
senza fare qualcosa di strano.Il gruppo toscano suona un rock wave,
energico, vivo, rumoroso che prende spunto dal Power Pop inglese più
cresciuto, trasfigurato dalle dissonanze e spigolosità di scuola Sonic
Youth, con testo coloriti e mai banali.Un unica perplessità , se si
vogliono trovare dei difetti, sulle linee melodiche alla voce ma forse
è solo un'impressione sbagliata del mio amico Nick "gold".Musica che
lascia qualcosa dentro e che apre una visione positiva sullo stato di
salute dei gruppi di base italiani. ..."
Don pedro Disco Bar Wine
S. Cristina e Bissone (Pv) - via Trieste 1