Le geometrie fantastiche. L'artista, nella sua pittura, usa spesso una costruzione modulare di figure geometriche che scandiscono ritmi ripetuti e cadenzati attraverso sottili variazioni dello stesso colore.
Accostarsi all’opera di Elisa Guasco significa introdursi in un mondo geometrico in cui le linee e superfici si accordano per la buona riuscita di un concerto.
Le possibilità espressive di quest’artista spaziano dalle modulazioni plastiche in primo piano alle costruzioni ritmiche di accompagnamento dei piani sottostanti, creando così un ambito dialettico che ricorda una partitura orchestrale.
Naturalmente non sono queste le sole modalità con cui Elisa Guasco estrinseca la sua creatività.
Ella usa spesso una costruzione modulare di figure geometriche che scandiscono ritmi ripetuti dinamizzati attraverso le diagonali e scanditi attraverso sottili variazioni dello stesso colore. La cellula costitutiva dei suoi moduli si sviluppa ricoprendo totalmente la tela ed il colore monocromo serve a farti capire che il dipinto deve essere valutato solo per la “struttura” ritmica e non per i contrasti cromatici. La sua forza estetica consiste in questa serena fuga dalla realtà, prospettandoci un mondo in cui l’essenza della razionalità, traslata nella geometria, viene percepita come ordine cosmico.
Quando il discorso si fa più sottile assistiamo ad un libero esercizio di forme geometriche o di linee con spessori crescenti o decrescenti che si articolano nello spazio creando figurazioni rarefatte. Quando lo spazio pullula di linee rette variamente disposte in accompagnamento avremo una disposizione che dall’entropia si trasforma in un nuovo ordine.
Una grande capacità di elaborare forme e colori contraddistingue l’opera di Elisa Guasco che, con grande rigore, riesce ad introdurci in un mondo matematico-geometrico senza annoiarci, rendendolo credibile e meraviglioso.
Silvano Battistotti
Vernissage: lunedì 10 novembre 2008 ore 19:00
ArteGioia107
Via Melchiorre Gioia, 107 - Milano
Ingresso libero