Stazione Leopolda
Firenze
viale Fratelli Rosselli, 5
055 212622
WEB
Fabbrica Europa
dal 4/5/2000 al 3/6/2000
WEB
Segnalato da

Francesca Ristori




 
calendario eventi  :: 




4/5/2000

Fabbrica Europa

Stazione Leopolda, Firenze

Artisti internazionali, eventi di danza, musica, teatro, arti visive, incontri, laboratori, produzioni indipendenti contestualizzano la 7a edizione del Festival


comunicato stampa

Torna FABBRICA EUROPA. Dopo l'anteprima del 5 maggio al Teatro Politeama Pratese, il 6 maggio si apre la ex Stazione Leopolda di Firenze, subito "incendiata" dalle "Sculture di fuoco" di Paolo Buggiani (ore 22.30). Artisti internazionali, eventi di danza, musica, teatro, arti visive, incontri, laboratori, produzioni indipendenti contestualizzano la 7a edizione del Festival, che, con il suo carattere transculturale, e con lo spazio che occupa, la Leopolda - luogo di archeologia industriale di oltre 3000 m/q - rappresenta il contesto ideale ad accogliere eventi e processi produttivi significativi della contemporaneità. "Oltre le frontiere" è il sottotitolo scelto quest'anno, ad indicare il superamento delle frontiere di genere - tra le diverse discipline - e le frontiere geografiche - quest'anno è l'Africa il tema di riferimento, con eventi di musica, danza, poesia, teatro

musica
La presenza della musica nel festival va al di là del programma degli eventi-concerto; tutto o quasi in FABBRICA EUROPA 2000 si nutre di musiche, dal ruolo centrale che hanno nella Rassegna di Danza, quale intrinseco "corredo" sonoro, al peso determinante nel progetto aperto "Cantieri in Città", e perfino negli allestimenti - secondo una logica di scelte aperte, interculturali, nettamente orientate verso le novità, i confronti originali, e comunque pertinenti alla "logica spazio-sonora" della Leopolda, voluta dal curatore del programma musicale, Lorenzo Pallini.
Unica eccezione a tale logica sarà l'anteprima del Festival, che si svolgerà fuori dalla ex Stazione presso il Teatro Politeama di Prato, con un concerto organizzato da Jolly Rogers e Provincia di Prato in collaborazione con Fabbrica Europa che avrà come protagonista un'artista simbolo della scelta programmatica: Omara Portuondo y Su Grupo [5 maggio] unica voce femminile del Buena Vista Social Club, grande interprete della tradizionale cubana, presente in una delle pochissime tappe della sua prima tournée italiana.
Allo stesso versante, quello di un sincretismo contemporaneo e pluriculturale seppure profondamente legato alle rispettive tradizioni viventi, appartengono i protagonisti degli eventi principali del programma: l'eccezionale tradizione vocale dei monti Tuva mongolo-siberiani sarà presente nella sua voce più prestigiosa, quella di Sainkho Namchillak [11 maggio, prima nazionale] che ne fonde la tradizione spirituale con le sonorità del rock e della musica contemporanea ed elettronica e che a Firenze porterà in anteprima il nuovo CD "STEPMOTHER CITY". Ma anche il più giovane e dotato dei cantanti-sciamani-scultori dai Monti Tuva, Gendos Tzamzyryn, sarà presente al festival [24 maggio] al fianco dell'ex "Henry Cow" Tim Hodgkinson e del percussionista - sempre inglese e sempre proveniente dal rock più eterodosso - Ken Hyder.
Con gli Asian Dub Foundation [14 maggio] le radici indo-pakistane germogliano tra i giovani immigrati delle metropoli occidentali, Londra in particolare, e la Leopolda diventa il tempio di una dance radicale e totale, ben oltre definizioni anche generiche come rock o simili; la complessità matura dell'Ensemble italo-magrebino di Jamal Ouassini [16 maggio, prima nazionale] si misura con ospiti europei come Paolo Fresu, o mediorientali Faye Nepon e Sasha Karlic, a mostrare come anche in Italia i prodotti del confronto culturale procedano verso sintesi sempre più avanzate e metabolizzate, e in questo caso si pronuncino con esemplare chiarezza sui temi della pace, interpretando in prima nazionale "SHIR-SALAM", cioè "CANTO-PACE" in una lingua tra l'ebraico e l'arabo; mentre il 17 maggio saranno sul palco gli zingari provenienti dalla Francia guidati dal gitano Thierry "Titi" Robin musicista europeo attratto e appassionato dalla musica d'improvvisazione, prevalentemente da quelle delle culture tradizionali orientali ed occidentali: dal canto bretone alla rumba catalana, dal taqasim di Munir Bashir a Camaron de la Isla.

Il 25 maggio, dalle 22.00, una serata imperdibile con due concerti in prima nazionale: l'Arabica Orkestra, nata nel '93 come progetto musicale prodotto dalla Scuola di musica di Scandicci e che dalla sua fondazione ad oggi ha "ospitato" nel gruppo artisti come Stefano Bollati, Andrea Melani ed Ettore Bonafè e propone un sound originale ed energico, con un repertorio che alterna composizioni originali a riletture di brani delle più differenti tradizioni della cultura popolare, facendo incontrare il linguaggio jazzistico con le culture etniche; e l'Hovercraft Ensemble - con la partecipazione di Eugenio Colombo - che nasce dall'incontro di un quartetto classico e un trio jazz e, attraverso un repertorio di musiche originali che si ispirano sia alla tradizione popolare che a quella classica del Novecento, si muove tra composizione e improvvisazione, da melodie tradizionali, quali il tango, la musica da banda, il folclore gitano, al jazz. In occasione del concerto verrà presentato in anteprima assoluta il nuovo CD del gruppo: "ZIG ZAG" per l'etichetta fiorentina Silence Records.

Uno sguardo particolare sarà dedicato all'AFRICA con un progetto speciale presentato in anteprima alla FABBRICA dedicato alla POESIA E MUSICA AFRICANE: "AFRICA POESIA" [26 maggio, prima nazionale] con Francis Bebey, regista, musicista, personalità totemica del Camerum; Badara Seck, eccezionale vocalist dal Senegal, unica voce ad essere stata ritenuta degna di sostituire Miriam Makeba nel ruolo di solista nella tradizionale "MESSA LUBA" africana; Reesom Haile poeta eritreo riconosciuto come colui che ha saputo rivoluzionare, modernizzandola, la poesia in tigrino, una delle lingue più parlate in Eritrea, Lesego Rampolocheng, figura di rilievo della giovane poesia sudafricana, spesso intrisa di provocazione, Gabin Dabire principe del Burkina Fasu che dopo esperienze artistiche e cinematografiche in tutta Europa si è stabilito nella campagna toscana continuando il suo lavoro di musicista, sculture e maestro. Un progetto artistico che guarda alla tradizione e alla spiritualità africana ma anche al cuore del nesso musica-narrazione-vocalità-poesia e alle sue "complicazioni" contemporanee e tecnologiche.
Inoltre una rassegna nella rassegna, "CANTIERI IN CITTÀ" progetto aperto di musica dal vivo, performance, installazioni e laboratori a cura di Lorenzo Pallini [in seconda serata, dalle 22.30] secondo una formula già felicemente consolidata in Olanda, Francia e Germania e infine le "FESTE CONCERTO CON DJ" [13, 19 e 27 maggio].


danza
Come nella musica, anche nella danza, uno dei temi centrali sarà l'AFRICA con le sue contaminazioni europee: "C'ERA UNA VOLTA" della Compagnia Shionkama [23 maggio, anteprima assoluta], nuovissima formazione di danza e musica tradizionale africana che riunisce danzatori e musicisti, emigrati in Toscana, facenti parti del Balletto Nazionale della Costa d'Avorio e giovani esponenti della danza contemporanea italiana formatisi prima a Firenze, quindi a New York e a Parigi. Alcune di queste danzatrici sono state allieve di Elsa Wolliaston, danzatrice e coreografa di formazione centro-africana/new-yorchese, che vive e lavora a Parigi e che sarà presente con un suo intervento artistico e realizzerà uno stage di danza rivolto a una selezione di danzatori toscani [26/28 maggio]
Inoltre l'appuntamento clou che chiude il Festival: "LE COQ EST MORT" di Susanne Linke [3 giugno], esponente di spicco del teatro-danza tedesco, che - con la collaborazione del coreografo e danzatore israeliano Avi Kaiser e gli otto danzatori senegalesi del Compagnia Senegalese "Jant.Bi" diretta da Germanine Acogny - esplorano felicemente la complementarietà delle loro tecniche, arricchendosi reciprocamente in una simbiosi musicale afro-occidentale. In scena i danzatori improvvisano e sviluppano quasi tutto il lavoro, i coreografi non impongono precise sequenze di movimenti, ma lasciano la massima libertà garantendo ai solisti, nello stesso tempo, una precisa struttura coreografica. "LE COQ EST MORT" propone una riflessione coreografica sullo spazio dell'uomo in Africa e nella società occidentale; al centro di questa riuscita sintesi tra la tradizione del Tanztheater e la danza africana la riflessione sul potere, inteso sia come forza fisica che come forza mentale.


La sezione di DANZA CONTEMPORANEA ITALIANA - alla quale FABBRICA EUROPA ha sempre dedicato un'attenzione particolare - si apre con il progetto: "SOSTA PALMIZI 2000, appunti di viaggio e tracce della memoria" a cura di Marinella Guatterini.
Dedicato ad uno dei gruppi storici della danza italiana - prevede un incontro con Carolyn Carson [7 maggio] - che del gruppo è stata maestra - e con i fondatori del gruppo che presenteranno poi nel corso del Festival i loro lavoro coreografici.
Inizia Raffaella Giordano che presenta l'ultimo spettacolo "QUORE. PER UN LAVORO IN DIVENIRE" [6 maggio] e l'assolo "MAZE" [7 maggio]; Giorgio Rossi sarà presente con un altro assolo "LA TUA VESTE BIANCA" [7 maggio] ed il nuovo lavoro "SPARA ALLA PIOGGIA" [10 maggio]: pièce con un piede dentro la storia contemporanea, la più scabra e meno edificante, quella della guerra dell'ex Jugoslavia, e l'altro nel mondo della fantasia, del sogno, dell'immaginazione.
La Compagnia Arearéa di Roberto Cocconi [12 maggio] presenterà "LE MURA" spettacolo itinerante per strade e piazze per dieci danzatori, un attore, un cantante e un quartetto d'archi che si esibisce dal vivo, i Clobeda's mentre Caterina Sagna, anche lei allieva della Carlson "LA SIGNORA" [13 maggio, prima nazionale].
Francesca Bertolli presenta una prima nazionale laboratoriale per bambini "IL TEMPO DELLE STORIE" [13 e 21 maggio] e ai bambini, oltre che agli adulti, si rivolge anche "ROMANZO D'INFANZIA" [1 giugno], creato e prodotto dal gruppo artistico composto da Michele Abbondanza, Antonella Bertoni, Letizia Quintavalla e Bruno Stori, in cui il linguaggio del teatro-danza, normalmente riservato ad un pubblico non di giovanissimi, si apre ad una formula più narrativa ed immediata in modo da renderlo fruibile e godibile anche ai più piccoli; "FIABA BUIA" - ispirato a "Bianco come la neve rosso come il sangue" di Paola Pallottino [2 giugno] è il secondo spettacolo presentato da Abbondanza, Bertoni, Quintavalla, Stori ed è il naturale proseguimento del progetto iniziato nel 1997 con Romanzo d'infanzia. Di "FIABA BUIA", spettacolo che si ispira alle fiabe ma si rivolge rigorosamente ad un pubblico adulto, è produttore anche il cantante-attore Silvano Pantesco, a testimoniare che il gruppo prescinde dall'idea di compagnia fissa ma, di volta in volta, può ricomporsi con nuove figure a seconda dei progetti artistici. Dall'1 al 3 giugno sarà inoltre presente alla FABBRICA "BIOSCULTURA" performance-installazione multimediale di Roberto Castello: un percorso con diverse "stanze" audio-visive, una composizione modulare di micro-opere realizzate con video e software e di micro-eventi generati da danzatrici e performers.
Infine la nuova generazione formatasi nell'area Sosta Palmizi, artisti che hanno già ottenuto importanti riconoscimenti sia in Italia che all'estero come Francesco Scavetta e la Compagnia norvegese Wee - da lui fondata - che presentano "DADDY ALWAYS WANTED ME TO GROW A PAIR OF WINGS" [7 maggio], spettacolo di teatro-danza italo-norvegese in cui Scavetta - coreografo originale che fa ballare insieme il sogno e il quotidiano - porta gli spettatori con sé nel suo teatro-danza pieno di artificio giocoso, che trasforma in poesia la familiare quotidianità: un carosello dolce-amaro come la melodia in sottofondo suonata dal vivo da Bjørn Klakegg e Daniel Bacalov. Concludono il programma Bianca Papafava, Clelia Moratti e Anna Redi con "QUELLE HISTOIRE" [31 maggio], storia che si rivela pian piano e si ricompone attraverso una trama di parole, gesti e movimenti, segni e colori di fiabe che ci guidano in una narrazione in cui il silenzio delle immagini lascia spazio ad altre storie, presenti e reali, nelle quali più direttamente ci riconosciamo e Federica Tardito e Aldo Rendina con il duetto amoroso "GONZAGO'S ROSE" [1 giugno].


L'ELEMENTO MUSICALE torna protagonista anche nella produzione di danza, particolarmente sottolineato da modalità inedite di scritture musicali e coreografiche, tra tradizione, improvvisazione e nuovi canoni compositivi.
La coreografa Ornella d'Agostino presenterà "LA BALLATA DELL'ERRORE" su musiche dal vivo di Giovanna Marini [30 maggio, in anteprima assoluta]: una coproduzione VERSILIA DANZA/LA CAROVANA S.M.I. per un progetto interdisciplinare di danza, musica, antropologia, immagine e pittura, scaturito da un incontro che ha avuto luogo tra le due artiste in Sardegna nel 1997, e dal desiderio di rendere omaggio all'opera musicale e alla ricerca sul canto popolare della Marini, quale esempio d'attenzione e rispetto verso un patrimonio tradizionale collettivo. La d'Agostino lavorerà a Firenze con danzatori toscani accuratamente selezionati e presenterà lo spettacolo a Firenze, e poi, nel corso del 2000, a Bologna, Cagliari e Roma, a Parigi, Choisy le Roi, Ville Juif e Chinon, e in altri 5 teatri dell'Île de France, co-produttori dell'evento. Anche la Compagnia di danza fiorentina Company Blu si confronta con la musica contemporanea e presenta "TEMPESTA DI SOGNI" liberamente ispirato alla "TEMPESTA" di Shakespeare su musiche dal vivo eseguite dal cantautore appartenente al Consorzio Suonatori Indipendenti Marco Parente [28 maggio].


teatro
Il teatro affronta quest'anno una serie di esperienze di sperimentazione che vanno oltre la dimensione strettamente teatrale: in particolare "FEMINA EX-MACHINA" della compagnia spagnola Conservas, prima nazionale di un curioso erotico/ironico viaggio itinerante in sette tappe, ideato da Simona Levi, proveniente da esperienze come la Fura dels Baus, che porta a Firenze un lavoro unico che realizza solitamente a casa sua a Barcellona con invitati/spettatori [9-12 maggio, prima nazionale].
Inoltre uno spettacolo di teatro/danza della compagnia fiorentina Kinkaleri che presenta il nuovo lavoro "ET" [20-21 maggio], all'interno del quale si "raggrumano" visioni: a partire dall'incontro della dea Diana e dell'umano Atteone, il loro duplice movimento di avvicinamento è reso possibile da un demone di essenza composita, che ci porta ad immergerci nello splendore del mito, tra simulacri che altro non sono che se stessi: una macchina mitica che non spiega, ma sta impassibile nel tempo.


arti visive
Un progetto speciale per le arti visive: "Fi-Bo A/R, (Firenze-Bologna andata e ritorno)": una particolarissimo viaggio da Firenze a Bologna, a cura di Colomba d'Apolito, in cui il pubblico, con partenza dalla ex Stazione Leopolda di Firenze, verrà condotto in autobus alla periferia della città di Bologna, presso la ex Fabbrica di materassi "CIME TEMPESTOSE" che da alcuni anni gli artisti Cuoghi- Corsello, coppia nella vita e nel lavoro, hanno occupato per vivere e lavorare.
Diventati famosi con le "paperelle", vincitori dell'edizione di Marsiglia della Biennale dei Giovani Artisti del Mediterraneo, esponenti della Kindergarten Art, questa coppia rappresenta un modus operandi e vivendi di artisti presenti in maniera trasversale nelle società occidentali evolute (come ad esempio i Centri sociali occupati) in una ridefinizione teorico-politico-sociale degli spazi artistici quasi in senso antropologico. I tre piani di "Cime Tempestose" sono un'opera d'arte totale, una frase infinita, un allestimento continuo, opera segnata dalla vita (compresi i gatti e le piante) tenera e imprevedibile. Monica Cuoghi e Claudio Corsello, usando materiali sia nuovi che recuperati ed elaborati, hanno costruito uno spazio in cui ludus convive strettamente con la quotidianità e con la magia. Poiché era impossibile riprodurre altrove la "specialità" del luogo, saranno gli spettatori ad essere condotti lì, come in un percorso teatrale guidato, a partire dal "giardino d'inverno".
Il viaggio ha un'unicadata: 18 maggio, con partenza alle ore 20 dalla Leopolda.


Fi-Bo A/R, [Firenze-Bologna andata e ritorno], nell'ottica della rete, sarà presente anche presso la Galleria Corte Arte Contemporanea di Firenze in collaborazione con l'Archivio dei giovani artisti fiorentini. L'idea di connettere in rete le due città, Firenze e Bologna, oltre alla vicinanza geografica, risponde ad un'esigenza contemporanea di lavorare su territori artistici ridefiniti ogni volta, là dove l'idea si crea e trasforma in un nuovo senso e l'esperienza artistica diviene "energia civile". Esporranno due giovani artisti che lavorano sul concetto del "LIMITE": Paolo Orazio Woods e Flavio Favelli [dal 9 al 19 maggio].
Paolo Orazio Woods - appartenente all'Archivio dei giovani artisti fiorentini e presente all'edizione '99 della "BIENNALE GIOVANI ARTISTI" di Roma - presenterà la nuova installazione "YOU ARE HERE", parete di FOTO AEREE di una terra del Sud; una veduta a volo d'uccello attraverso la quale - sbirciando da appositi buchi - si potranno vedere immagini retroilluminate raccolte in ogni dove nel mondo, stampate su un supporto di acetato. Flavio Favelli, fiorentino residente a Bologna, lavora con fotografia, installazioni, lavori site specific, come il progetto speciale realizzato in un ex dormitorio delle Ferrovie dello Stato selezionato per "BOLOGNA 2000". Sue opere sono presenti in Fondazioni e Collezioni private e al Museo di Tel Aviv; a Firenze presenterà "ARCHIVIO" serie di sculture tridimensionali con bottiglie, piatti, uova, etc... e "CARDIOSCRITTURE". La sua è un'operazione sottile che parte da un concetto di limite estremamente fisico, la miopia, ne esplora il senso e ne espande il significato al linguaggio ed al nutrimento.

Progetto speciale realizzato in collaborazione con ll'INSTITUT FRANÇAIS DE FLORENCE sarà "SUITE, PORSUITE": dislocato geograficamente in due spazi, la ex Stazione Leopolda e la Sala Michelozzo dell'Istituto Francese; vedrà protagonisti due giovani artisti plastici francesi, che "proseguono" un percorso di formazione e residenza che li lega a Firenze dal '98: Marie-Pierre Guillon, formatasi alla scuola del circo e alle tecniche del suono e della luce, da anni lavora incrociando arti plastiche e spettacolo vivente, "mettendo in scena" tessuti, carta e materiale metallico. La sua attività si concentra nella città di Parigi, in cui ha esposto e realizzato installazioni presso: ex Zona Industriale dell'EPE, Aereoporto di Orly, Atelier-Memoire-Hopital Corentin Celton, etc. Alla Leopolda presenterà un'installazione evolutiva: dalla prima fase "TRASCENDENZA", alla seconda "LA COSCIENZA": strutture di metallo e di luce si formano in un nuovo spazio, minerale e ludico, creando un'opera in osmosi con il luogo e lo spirito così particolare dell'équipe della FABBRICA [dal 16 al 28 maggio]. Vincent Tavenne, artista che sviluppa il suo lavoro sia nella scultura in tessuto che nella pittura, il disegno e la xilografia e ha esposto ad Amsterdam (Stedelijk Museo) a New York (Galleria Vera Engelhorn) e in varie città della Germania in cui vive e lavora - presenterà, nella Sala Michelozzo dell'Istituto francese di Firenze, "O.T. 1999", una grande scultura di tela, costruita a partire da una struttura geometrica; una tenda a delineare uno spazio ben definito che diventa, per lo spettatore in movimento, un luogo di percezione e, sistemata in prossimità di altri oggetti, crea una situazione di interdipendenza e forma un nuovo campo di significati [dal 6 maggio al 3 giugno].

Infine la FABBRICA ospiterà l'esposizione delle opere selezionate nell'ambito del concorso "LA PIAZZA E IL VOLTO" rivolto a giovani artisti che, con maquette, opere video e fotografiche, architettoniche, pittoriche e multimediali, hanno sviluppato il tema dell'evoluzione del volto della città contemporanea, concorso, bandito durante Fabbrica Europa '99 e realizzato in collaborazione con il Centro Arte Contemporanea Palazzo delle Papesse di Siena e con la Fondazione Teseco per l'Arte Contemporanea di Pisa e prevederà anche un momento di premiazione (con premi di £ 5.000.000 cad.) per i quattro migliori lavori.

Info:
Fabbrica Europa
Borgo Albizi 15 - 50122 Firenze
tel +39-055-2480515 - fax +39-055-2479757

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Fabbrica Europa 2014
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