Fabio Tiboni Arte Contemporanea
Bologna
via del Porto, 50/d
051 6494586
WEB
Andrea Buttner
dal 22/1/2009 al 27/2/2009
martedi-sabato 14 - 20

Segnalato da

Fabio Tiboni Arte Contemporanea



approfondimenti

Andrea Buttner



 
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22/1/2009

Andrea Buttner

Fabio Tiboni Arte Contemporanea, Bologna

In mostra, oltre ad una serie di nuove xilografie realizzate per lo spazio, e' presente anche un lavoro video inedito dal titolo "I feel shame / we feel shame/ I feel shame" composto da tre proiezioni simultanee alla parete.


comunicato stampa

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Attraverso l'utilizzo di tecniche antiche come la xilografia oppure il vetro dipinto, Andrea Büttner esplora i miti senza tempo che ricoprono la figura dell'artista. L'interesse di Büttner per la xilografia giace nello status doppio e talvolta contradditorio di un mezzo allo stesso tempo tradizionale, legato alla produzione artigianale, ma anche moderno, economico e conveniente oltre che di natura democratica (la stampa a matrice lignea è il mezzo che ha permesso all’uomo una produzione di immagini rivolte alla massa).

Nelle opere di Andrea Büttner la religione è soggetto ricorrente, l’artista è influenzata da figure storiche come Sister Mary Corita Kent che tra gli anni 60’ e 70’ accostò la fede religiosa alla fede politica, in questo senso Büttner usa i valori religiosi come una lente attraverso la quale esaminare i meccanismi della vita moderna e il sistema dell’arte.

In mostra, oltre ad una serie di nuove xilografie realizzate per lo spazio, sarà presente anche un lavoro video inedito dal titolo “I feel shame / we feel shame/ I feel shame “ composto da tre proiezioni simultanee alla parete. I due soggetti del video, l'artista stessa insieme ad una seconda figura, dichiarano la loro timidezza e la loro vergogna nell’apparire all'interno dello spazio ansiogeno della galleria visto come luogo simbolo del sistema dell’arte e con cui gli artisti devono misurarsi. Espressioni di ostentata serietà si intervallano a goffi tentativi di essere all’altezza della situazione che poi sfociano inevitabilmente in liberatorie e nevrotiche risate.

“I feel shame / we feel shame/ I feel shame “ è una sorta di intervista dove la dimensione emotiva della vergogna emerge attraverso una mimica estremamente precisa e raffinata e dove alcune asserzioni autodeprecative si manifestano in un ripetersi di annunci vocali.
Nella project room della galleria anche un’opera sonora dal titolo “Roth reading” letture di Andrea Büttner tratte da ''Il Diario'' di Dieter Roth. Un’opera che pone un ulteriore accento sul concetto di appropriazione e dove il senso di umiltà espresso da Roth viene incarnato dalla voce dell’artista.

(Andrea Büttner è nata a Stoccarda nel 1972, vive e lavora tra Londra e Francoforte, prima mostra personale in Italia)

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Through using ancient techniques like woodcuts or painting on glass, Andrea Büttner explores the timeless myths which accompany the figure of the artist. Büttner’s interest in xilography lies in the double and sometimes contradictory status of a medium that is both traditional and historically linked to artisanal production, but also modern, economic and convenient beyond its democratic nature (the woodcut print is the medium that enabled man to produce images intended for the masses).

In the works of Andrea Büttner religion is a recurring subject, the artist is influenced by historical figures like Sister Mary Corita Kent who between the 1960s and 70s matched religious faith with political faith; in this sense Büttner uses religious values as a lens through which she examines the mechanisms of modern life and the art system.

In this exhibition, as well as a series of new woodcuts created for this space, there is an unseen video entitled “I feel shame / we feel shame / I feel shame” composed of three simultaneous projections on the walls. The two subjects of the videos, the artist herself and a second figure, declare their timidity and their shame in appearing inside the anxiousness-creating gallery space, seen as the symbolic location of the art system and through which the artists have to measure themselves.

An expression of showy seriousness is interspersed with clumsy attempts to live up to the nature of the situation which inevitably flow into free and neurotic laughter. “I feel shame / we feel shame / I feel shame” is a kind of interview where the emotive dimensions of shame emerge through an extremely precise and refined mimicry and where some self-deprecating assertions manifest themselves in a repetition of vocal announcements.

In the project room of the gallery there is also an audio work with the title “Roth reading” read by Andrea Büttner from the Diary of Dieter Roth. This is a work which places emphasis on the concept of appropriation and where the humility expressed by Roth becomes embodied by the voice of the artist.

(Andrea Büttner was born in Stuttgart in 1972, and lives and works between London and Frankfurt. This is her first solo exhibition in Italy.)

Fabio Tiboni Arte Contemporanea
via del Porto 50/d - Bologna
martedì – sabato dalle 14 alle 20
ingresso libero

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