Vetri, porti, una corsa per Palermo e dintorni. La mostra fotografica presenta trentadue immagini in bianco e nero di grande formato realizzate tra il 1989 e il 2008.
E’ una Palermo decisamente insolita, quella che lo scrittore e fotografo Andrea Attardi (Roma 1957) presenta con la mostra “Vetri, porti” – Una corsa per Palermo e dintorni – fotografie 1989 – 2008 (con testo critico in catalogo di Aldo Gerbino). Trentadue immagini in bianco e nero di grande formato per descrivere e restituire una visione per nulla turistica o convenzionale; fotografie dove scompaiono gli stereotipi indotti da una comune oleografia del capoluogo siciliano: Vucciria e Cappella Palatina, gastronomia, dolci, gelati e sangue di delitti.
In questo caso, invece, l’obiettivo di Andrea Attardi ha indagato, durante quasi un ventennio, la Palermo invisibile che il visitatore frettoloso o “pilotato” da un circuito prestabilito non riuscirà mai a scorgere. Ecco allora la sciroccosa polverosità delle serre dell’Orto botanico, la corrosione metallica degli sconosciuti cantieri navali del porto; i cieli-caleidoscopio disegnati dalle nuvole e dai riflessi del mare; e ancora la simbologia di un’oggettistica a prima vista banale, come il ricamo di una tenda in controluce, una serie di cappelli dietro una vetrina, l’interno dimesso di una cabina balneare a Mondello, oppure l’avviso che invita al silenzio e alla preghiera dentro una chiesa; e insieme la successione di personaggi quanto meno introvabili, quali un’elegantissima rappresentante della nobiltà (seduta però su di un divano consunto), un barista che si aggira solitario in Piazza Pretoria, o due ragazzi che inspiegabilmente fuggono dalla Cattedrale ignorati da un cane.
Immagini atipiche e atemporali, difficilmente collocabili in una fotografia di cronaca da reportage o di avanguardia concettuale; eppur venate da una sorta di enigma metafisico che soltanto la cattura di un istante decisivo e irripetibile può donare.
Quello di Andrea Attardi è dunque un ritorno nella città siciliana che lo ha ospitato come docente di Tecnica della Fotografia presso l’Accademia di Belle Arti di Via Papireto dal 1984 al 1995; come è possibile evincere dalla sua opera fotografica, un’appassionata indagine intorno ad uno dei luoghi più affascinanti e controversi del Mediterraneo.
Inaugurazione 23 gennaio 2009
Galleria Elle Arte
Via Ricasoli, 45 - Palermo
Orari 16:30/19.30.Chiuso domenica.
Ingresso libero.