Palazzo Barnaba
Martina Franca (TA)
via Principe Umberto, 49
080 4801759
WEB
Metessi 2
dal 30/1/2009 al 13/3/2009
venerdi, sabato e domenica 17,30 - 20,30
080 4801759

Segnalato da

Tommaso Tozzi




 
calendario eventi  :: 




30/1/2009

Metessi 2

Palazzo Barnaba, Martina Franca (TA)

...pratica della relazione e della comunicazione. L'intento di questa collettiva e' quello di mostrare al di la' dell'arte l'operatore della comunicazione, come un potente anticipatore della sensibilita' pubblica contemporanea. Gli artisti in mostra: Maurizio Arcangeli, Enrico Bentivoglio, Maurizio Cattelan, Giuseppe Chiari, Giuseppe Desiato, Emilio Fantin, Stelio Maria Martini, Fabio Mauri, Eugenio Miccini, Gina Pane, Lamberto Pignotti, Ivano Sossella, Tommaso Tozzi, Franco Vaccari, Cesare Viel, Emilio Villa e Luca Vitone.


comunicato stampa

a cura di Gabriele Perretta

Gli artisti: Maurizio Arcangeli, Enrico Bentivoglio, Maurizio Cattelan, Giuseppe Chiari, Giuseppe Desiato, Emilio Fantin, Stelio Maria Martini, Fabio Mauri, Eugenio Miccini,Gina Pane, Lamberto Pignotti, Ivano Sossella, Tommaso Tozzi, Franco Vaccari, Cesare Viel, Emilio Villa, Luca Vitone

Dopo gli anni Sessanta e Settanta, anni difficili ma pieni di rotture e trasformazioni, gli Ottanta apparvero portatori di una vita che si configurava tra esteriorità e convenzione. Tutto d’un colpo, l’arte divenne linguaggio della crisi totale! Essa era improvvisamente caduta in una pletora di simulacri senza via d’uscita, si era trasformata nel piatto forte di tecniche di rappresentazione e di modellizzazione, che non sfuggivano a nessuna totalità apologetica. La sensazione che veniva fuori dal “riflusso”, imposto dalla deregulation, e da un certo post-moderno reazionario, che tentava di mettere insieme Schnabel e Haacke, il sublime di Burke, il tradizionalismo di Joseph De Maistre e un certo pensiero decostruzionista, era quella della simulazione come forma unica di finzione. È in questa atmosfera di contrasto ideologico, schiacciati dall’appiattimento post-moderno, che nell’autunno del 1989 nasce l’idea di Metessi, realizzata nella Galleria Carrieri a Piazza di Pietra a Roma.

Quella mostra, che portava il titolo di un’antica voce del dizionario greco, riuniva artisti, poeti e scrittori italiani ed internazionali della generazione del dopoguerra, come Giuseppe Chiari, Claudio Cintoli, Giuseppe Desiato, Stelio Maria Martini, Fabio Mauri, Eugenio Miccini, Gina Pane, Lamberto Pignotti, Franco Vaccari, Emilio Villa, messi a confronto con quelli che cominciavano ad affacciarsi alla fine degli anni Ottanta, come Maurizio Arcangeli, Enrico Bentivoglio, Maurizio Cattelan, Emilio Fantin, Carlo Ferraris, Premiata Ditta, ABM Computers, Marco Formento, Ivano Sossella, Tommaso Tozzi, Cesare Viel, Luca Vitone. Come dice lo stesso Cattelan, fu una rassegna che in Italia precedette l’area mediale, già ben individuabile sin dalla prima metà degli anni Ottanta! Cos’era Metessi? Dal greco mètexis, significa genericamente partecipazione, comunicazione ed in essa si concretizza la nozione fondamentale di quella mostra, ma in ultima analisi può essere intesa come una tensione attiva del soggetto alla partecipazione collettiva e consapevole al mondo intelligibile. Secondo J.L. Ackrill, attraverso il concetto di metessi, non vi sarebbe più il desiderio di rincorre uno statuto ontologico del linguaggio, ma dei semplici paradigmi, strumenti di una semiotica che definisce il significato delle stesse parole (tracce, passaggi, scritture, gesti, impronte d’arte contemporanea, come ci ricordava il sottotitolo della mostra): “fixed things to guarantee the meaningfulness of talk, fixed concepts - the meanings of general words”. Le due generazioni di Metessi a confronto, non servirono a delineare solo le vicinanze tra le “pratiche del fare”, ma le sostanziali differenze e soprattutto le effettive maturazioni avvenute, soprattutto dopo la svolta linguistica di chi, come Arcangeli, Bentivoglio, Cattelan, Fantin,Tozzi, Sossella, Viel e Vitone, lavora nel proprio contemporaneo avendo sviluppato un percorso ed un approccio singolare al mondo della cultura artistica. Metessi2, non vuole essere solo una commemorazione o una celebrazione, ma l’avvio di un nuovo percorso di approfondimento nelle suggestioni di allora e sui magnetismi di adesso.

A partire dalla svolta linguistica degli anni Ottanta, si sono imposte nella pratica artistica contemporanea un’idea e un’azione dell’arte come dispiegamento semantico di tante soggettività Spesso, però, nonostante i continui ritorni della dimensione mediale di partenza, che a vario titolo è invocata dal loro percorso, entro i campi più svariati, si trascura che è proprio l’area degli artisti di Metessi ad aver inaugurato l’approccio “relativo al significato” alla pratica linguistica mediale odierna. Di fatto in questa seconda edizione, invece di rispettare il palinsesto della prima mostra, l’esposizione cerca di ripercorrere la filosofia originaria della tecnica di allora arricchita da alcune tracce di attualità, proponendosi come sistema di strutture e collettore di contenuti, prestazione bio-cognitiva tipicamente umana, deposito sociale di intuizioni e di scandagli. L’intento è, dunque, quello di mostrare al di là dell’arte l’operatore della comunicazione, come un potente anticipatore della sensibilità pubblica contemporanea.

Info:
Associazione Amici dell’Arte Studio Carrieri
Palazzo Barnaba, Via Principe Umberto 49, Martina Franca
tel. +39 080 4801759 studiocarrieri@gmail.com

Immagine: Maurizio Cattelan, Tarzan e Jane, 1993i

Vernice: sabato 31 gennaio 2009 a partire dalle ore 18

Palazzo Barnaba
Via Principe Umberto, 49 - Martina Franca (TA)
Orari: venerdì, sabato e domenica dalle 17,30 alle 20,30

IN ARCHIVIO [10]
Gianfranco Baruchello - Mirella Bentivoglio
dal 20/11/2015 al 30/1/2016

Attiva la tua LINEA DIRETTA con questa sede