Dipinti di Giovanni Cerri, Marina Falco, Carlo Ferreri e Lorenzo Pietrogrande. "Il rapporto tra il corpo umano e l’arte e' il centro di gravita' definitivo di ogni metafora visiva, di ogni iperbole poetica che riguardi davvero la nostra vita, le nostre gioie e le nostre ansie, i nostri allarmi e le nostre speranze..." (Giorgio Seveso)
Dipinti di Giovanni Cerri, Marina Falco, Carlo Ferreri e Lorenzo Pietrogrande.
A cura di Giorgio Seveso
Il rapporto tra il corpo umano e l’arte è il centro di gravità definitivo di ogni metafora visiva, di ogni iperbole poetica che riguardi davvero la nostra vita, le nostre gioie e le nostre ansie, i nostri allarmi e le nostre speranze.
Alle sorgenti della psiche, in presa diretta con la polpa più viva ma pure più inconosciuta dei sentimenti e della coscienza, una pittura di corpi e di anatomie si pone difatti come geografia del profondo e, simultaneamente, come racconto e stratificazione di storie, come logo e rivelazione degli accadimenti che definiscono la nostra umanità .
È qui che gli artisti contemporanei riguadagnano, oltre le estatiche chimere estetiche oggi prevalenti nel gran mare dell’effimero e del ludico, i materiali di senso del loro lavoro, ritrovando agganci, snodi, nervi di una verità e di una serietà della pittura che l’ubriacatura concettuale non ha potuto mai spezzare del tutto.
AAB
vicolo delle Stelle 4, Brescia