IPSAR - Istituto Portoghese di Sant'Antonio
Roma
via dei Portoghesi, 6
06 68802496 FAX 06 6865234
WEB
La coda dell'Universo
dal 11/3/2009 al 28/3/2009
merc-dom 16-20

Segnalato da

Social Art - Associazione Culturale




 
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11/3/2009

La coda dell'Universo

IPSAR - Istituto Portoghese di Sant'Antonio, Roma

Il titolo sottolinea l'idea di un viaggio tra gli archetipi dell'umanita'. La mostra e' concepita con un doppio allestimento: al primo piano la personale di Agnese Ricchi; al piano sottostante i lavori di artisti che hanno aderito al progetto.


comunicato stampa

a cura di Barbara Martusciello e Graziano Menolascina

La Galleria dell'Istituto dei Portoghesi a Roma ospiterà il progetto artistico "La coda dell'Universo", a cura di Barbara Martusciello e Graziano Menolascina, dal 12 al 29 marzo 2009. Il titolo sottolinea proprio l'idea di un viaggio tra gli archetipi dell'umanità, un andare e venire da dove si era partiti milioni di anni fa, quando l'uomo iniziò la sua storia evolutiva in Africa, fino ai giorni nostri in cui uomini e culture s'incontrano cercando le cose che possono accomunarli.

La mostra è concepita con un doppio allestimento: al primo piano la personale di Agnese Ricchi, con grandi opere montate a parete accompagnate da un video realizzato a quattro mani dalla stessa Ricchi e da Simone Catania. Agnese Ricchi, artista originale e indipendente, basa da sempre il suo lavoro sulla relazione con i disegni infantili prodotti sia nelle scuole italiane che dai bambini di paesi lontani, molti dei quali in guerra. In ognuno di questi casi l'artista chiama ad esprimersi o vede i suoi piccoli interlocutori farlo su temi particolari, spesso difficili come la paura, la morte, il conflitto; altri più lievi come il gioco, la tradizione, la quotidianità. Nel caso più specifico, che è quello alla base di questa sua personale, Agnese Ricchi ha usato i disegni dei bambini del Camerun, Paese dove è stata con lo scrittore e poeta Ndjock Ngana Yogo Ndjock. Per la prima volta i "piccoli pittori" si sono cimentati con questi strumenti dimostrando una dimestichezza e una spontaneità stupefacente e meravigliosa, ben evidenziata nel video in cui si vede la libertà espressiva esplodere e la veemenza pittorica venir fuori con una naturalezza da "artisti navigati", quasi a confermare la certezza di Joseph Beuys per il quale "ogni uomo è un artista".

Al piano sottostante si schierano i lavori di artisti che a questo progetto hanno aderito con passione e grande generosità. Si tratta di opere installative, ambientate nel particolare spazio sotterraneo dell'Istituto dei Portoghesi, sorta di ipogeo che racchiude e protegge concetti preziosi. Artisti conosciuti e apprezzati nel panorama internazionale dell'arte come Franco Menolascina, Oliviero Rainaldi, Gianfranco Notargiacomo, che hanno in mostra importanti opere storiche; Maurizio Savini, Silvano Tessarollo con imponenti lavori realizzati appositamente, accanto Fausto Morviducci e Rosmarie Sansonetti, con visionarie messe in opera, contribuiscono all'approfondimento di tematiche inerenti l'archetipo, il meticciato culturale, il recupero dell'originario, da sempre e diversamente declinate attraverso la loro ricerca. La collettiva pone quindi l'accento sull'importanza del segno - sia esso primigenio, archetipico, infantile, colto, dell'arte - e potenzia l'identità di porsi come pratica relazionale e comunicativa; parallelamente, rafforza l'attenzione sull'incontro con l'altro da sé, sottolineando l'importanza di ogni pratica interculturale e sviluppando un principio di cooperazione e dialogo.

Inaugurazione 12 marzo 2009 alle ore 18

Galleria dell'Istituto Portoghese di Sant’Antonio
Via dei Portoghesi, 6 - Roma
mercoledì - domenica ore: 16-20
ingresso libero

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