Galleria Continua
San Gimignano (SI)
via del Castello, 11
0577 943134 FAX 0577 940484
WEB
Geers e Peinado
dal 5/4/2002 al 22/6/2002
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approfondimenti

Kendell Geers
Bruno Peinado



 
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5/4/2002

Geers e Peinado

Galleria Continua, San Gimignano (SI)

Mondo Kane, di Kendell Geers: e' il risultato di un anno di ritiro sabbatico, durante il quale l'artista ha deciso di concentrarsi nello sviluppo di nuove direzioni all'interno del proprio lavoro. L'intervento realizzato da Bruno Peinado, Good Stuff, si ispira all'House of Cards, concepito come gioco per bambini, ma destinato ad un largo pubblico.


comunicato stampa

KENDELL GEERS 'Mondo Kane'
via del castello, 11

BRUNO PEINADO 'Good Stuff'
via arco dei becci, 1

Kendell Geers (Johannesburg 1968), ha partecipato ad alcune tra le più importanti esposizioni internazionali come Inverse perspectives' in Svezia a cura di Joseph Bakstein, Acts of Resistance' a San Sebatian in Spagna, curata da Antonio Zaya, 3 Räume ­3 Flüsse' a Kassel a cura di Jan Hoet, The Sky is the Limit' Taipei Biennial a cura di Jérôme Sans, Video Brasil International Electronic Art Festival' curata da Clive Kellner e Marking the Territory' a cura di Marina Abramovic presso The Irish Museum of Modern Art. L'artista ha preso parte, inoltre, alla Biennale di Venezia, di Berlino, dell'Avana e di Johannesburg. Geers è anche autore di testi critici e di numerosi scritti sull'arte contemporanea.

Mondo Kane è il titolo della prima mostra personale di Kendell Geers in Italia e il risultato di un anno di ritiro sabbatico, durante il quale l'artista ha deciso di non produrre alcuna opera d'arte e di concentrarsi piuttosto nello sviluppo di nuove direzioni all'interno del proprio lavoro. Il titolo della mostra è il risultato dell'unione fra il documentario shock 'Mondo Cane', realizzato in Italia da Gualtiero Jacopetti, Paolo Cavara e Franco Prosperi nel 1962 e 'Citizen Kane', il capolovoro cinematografico di Orson Welles realizzato nel 1941. 'Citizen Kane' si apre con l'immagine di una vecchia insegna sporca fissata sopra un recinto metallico dall'aria decisamente intimidatoria, che potrebbe benissimo far parte di una delle molte installazioni di Geers, come ad esempio il labirinto realizzato con 50 metri di filo spinato e adesso installato permanentemente fra Munster e Osnabruck in Germania. Allo stesso modo 'Mondo Cane' con il suo viaggio di andata e ritorno dal mondo 'civilizzato' al mondo primitivo, caratterizzato da rituali religiosi, sauté di insetti e immagini di esseri umani completamente sperduti e in balia della natura, alla sua prima proiezione scioccò il mondo intero.
Mondo Kane, risultato di un anno di ritiro e di volontario abbandono della creazione di nuove opere d'arte, si apre con 'Truth or Dare', l'ultimo lavoro creato da Geers. Il pezzo inizia con una performance durante la quale Geers sottomette il curatore Jan Hoet al talento e all'esperienza di un Olandese dominatore. I tunnels di Galleria Continua riecheggiano i suoni delle urla doloranti dello straziato Hoet, in un'inversione della relazione di potere. E l'inversione delle relazioni di potere, con performances dove il privato e il pubblico si rispecchiano l'uno nell'altro, è proprio il filo conduttore di molti dei lavori realizzati da Geers negli ultimi dieci anni e mezzo. Uno dei lavori presentati in Mondo Kane è un ritratto dei cittadini di San Gimignano sovrapposto a quello della potente élite del mondo dell'arte, come se entrambi fossero stati colti in flagrante grazie alle impronte digitali lasciate per caso su un bicchiere di vino al bar o all'inaugurazione di una mostra. Il rituale banale del bere vino gratis alle inaugurazioni viene trasformato da Geers in un atto di colpevolizzazione e in una potente affermazione della responsabilità che l'osservatore accetta di assumere con la sua presenza nel cubo bianco della galleria. Oltre ad un certo numero di nuove installazioni, Geers proporrà anche alcune opere e lavori fotografici meno recenti mai esposti pubblicamente fino ad oggi. La mostra rappresenta decisamente un cambiamento di direzione verso gli aspetti poetici e spirituali della sua produzione.

Bruno Peinado (Montpellier 1970). Oltre alle numerose esposizioni personali e collettive in Francia, in Inghilterra e in Germania, ha partecipato nel 1997 alla Biennale de Cétinjé di Montenegro. Recentemente è stato selezionato sia tra i 12 giovani artisti internazionali presenti a PresentFuture' (Artissima, Torino 2002) sia per la prestigiosa borsa di studio del PS1 di New York. Ha inoltre preso parte alla mostra inaugurale della sezione contemporanea del Palais de Tokyo (Parigi 2002) curata da Nicolas Bourriaud e Jérôme Sans.

'La mia logica é quella della creolizzazione, dell'ibridazione, il mondo è una collisione di immagini. Ho il desiderio di rompere la purezza". L'intervento realizzato da Bruno Peinado alla Galleria Continua è il seguito di un progetto fatto con la Caisse des Dépôts francese. Good Stuff si ispira e rielabora un oggetto che gli americani Ray e Charles Eames avevano disegnato nel 1952: l'House of Cards, concepito come gioco per bambini, ma destinato ad un largo pubblico.
Il principio stesso del gioco veniva però tradito dalle fenditure sulle carte che facilitavano la costruzione del castello. Così, senza più bisogno di particolare pazienza o abilità, anche un bambino avrebbe potuto costruirne uno.
Bruno Peinado ingigantisce il suo mazzo di carte tagliate e con l'aiuto del pennello vi traccia un mondo al contrario, a partire da immagini trovate nel corso dei viaggi, che ci portiamo dietro, nostro malgrado: immagini non scelte, non volute, non pittoresche ma recuperate casualmente dalla vita quotidiana (biglietti di treno, di concerti, pubblicità).
Gli Eames si ispiravano alle culture primitive seguendo la tradizione di Delacroix e dei suoi taccuini di acquerelli del Marocco e quella di Picasso e delle sue Demoiselles d'Avignon, assemblando le immagini secondo un principio di selezione occidentale, 'coloniale'.
Bruno capovolge questa tradizione disegnando l'anti-pittoresco, l'anti-scelto, per offrirci la sua visione di un mondo scoppiato, esploso, deterritorializzato.
'Questa visione del mondo che unisce il macro al nano, il referente culturale high al low, corrisponde completamente a quella che difendo nel mio lavoro'.
E ancora: "Il mio lavoro é un modo di addomesticare il mondo, di appropriarmi di esso: cartografare una terra, é già un po' impossesarsi di essa. Consiste anche nel ridisegnare gli archetipi della cultura occidentale, che non mi era obbligatoriamente destinata essendo un meticcio".
Il visitatore è invitato a costruire liberamente il 'proprio' castello di carte, scegliendo le immagini secondo una propria idea. Le carte sono incastrate le une nelle altre a comporre un'autentica casa-rifugio, altre sono accatastate contro il muro, a testimoniare un lavoro in corso.

Immagine: Kendell Geers "May Day, London" 2001 Fotografia

Inaugurazione Sabato 6 aprile 2002 ore 18.00.

Fino al 22 giugno, dal martedì al sabato h. 14-19 e su appuntamento

GALLERIA CONTINUA VIA DEL CASTELLO 11, 53037 SAN GIMIGNANO (SI), ITALY ph. 390577943134 fax 390577940484

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