Ab Ovo. Un'esposizione pensata appositamente per lo spazio e composta da un grande dipinto (Il dono) e da 8 piccoli quadri raffiguranti personaggi femminili, figure ammaliatrici e ambigue, frutto della fantasia dell'artista.
a cura di Silvano Manganaro
Con il titolo Ab Ovo la Galleria Hybrida contemporanea presenta la nuova mostra personale di Gisella Pietrosanti a Roma, città in cui vive e lavora. Un’esposizione pensata appositamente per lo spazio e composta da un grande dipinto (Il dono) e da otto piccoli quadri raffiguranti personaggi femminili, figure ammaliatrici e ambigue, frutto della fantasia e della grande capacità ideativa dell’artista. Nove donne, nove dee, nove muse, nove eroine (l’artista lascia al fruitore ogni tipo di interpretazione) tutte legate da un unico elemento: la presenza di un uovo nelle loro mani, oggetto simbolico, primordiale, carico di significati.
Ab Ovo (dall’uovo), dunque dal principio o, anche, dall’inizio alla fine ( “ab ovo usque ad mala” Ovidio, Satire 1, 3). Un rimando ad un passato ancestrale, ad un caos primigenio in cui forme, linee e fisionomie scaturiscono dal nulla o da una sorta di “brodo primordiale” per dare o darsi forma. Un disegno nitido e sicuro che non lascia nulla al caso; un bianco e nero che non è tanto una scelta formale quanto concettuale. Immagini che si aprono contemporaneamente a diversi livelli di significato: dive anni Trenta e pin-up, corpi perfetti e arti mutilati sono avvolti da decorazioni organiche e multiformi, figure apparentemente astratte che si ricompongono grazie all’intuizione delle sguardo, alla capacità di osservare e di ricostruire.
Eroine senza tempo, modernissima ma arcaiche, terrene e spirituali. Un immaginario colto e raffinato che spazia dalle xilografie cinquecentesche al mondo dei tarocchi, dall’art nouveau al fumetto pop, dal graffito urbano al tatuaggio tribale o alla decorazione maya. Un repertorio che non offre spazio al vero, ma che si presta al gioco creativo del probabile e del potenziale. Ogni singolo quadro è un modo a sé, con un suo stile personale e unico, un universo in fieri pronto a disintegrarsi e rigenerarsi. Dal principio appunto.
GISELLA PIETROSANTI (Latina, 1975)
Mostre personali: Estensioni, Galleria Horti Lamiani Bettivò, Roma (2006); Galleria Andre’, Roma (2004); Palazzetto del Gonfalone, Roma (2002); Galleria de’ Serpenti, Roma (2001).
Mostre collettive: Nove, SMAC Segni mutanti Arte Contemporanea, Roma (2007-’08); Cantiere in Corso, ARATRO Archivio delle Arti Elettroniche, Università degli studi del Molise Campobasso (2007); Artisti italiani emergenti, Galleria del Teatro del Cairo, Cairo (2006); IV Biennale del Libro d’Artista Città di Cassino, Cassino (2005); Generazionale, Palazzo dei Congressi – Ex Carcere San Michele a Ripa, Roma (2003); Vision 21, Bohnams Londra (2002).
Inaugurazione venerdì 17 aprile 2009
Hybrida Contemporanea
via Reggio Emilia 32 Roma
orari: dal martedi al sabato 10.00 _13.00 16.00 _ 20.00
ingresso libero