Incontro nell'ambito della mostra
L'incontro approfondisce un aspetto della competizione culturale tra Stati Uniti e Unione Sovietica, fronte importante nella gara tra i due blocchi. Nel cinema le due superpotenze riconobbero uno strumento fondamentale per plasmare l'immaginario collettivo di quelle societa' che intendevano attrarre nella rispettive orbite d'influenza. Servendosi della settima arte, la Guerra fredda entro' in sala. Analizzando film e manifesti di propaganda degli anni '50, '60 e '70, David William Ellwood, docente di Storia delle relazioni internazionali all'Universita' di Bologna, e Gian Piero Piretto, docente di Cultura russa all'Universita' Statale di Milano, indagano l'altra faccia del potere americano e sovietico in Europa: il soft power, la capacita' di attrazione del proprio modello politico e culturale.