Esso Gallery
New York
531 West 26th Street 4th floor
212 5609729 FAX 212 5609729
WEB
Gianni Piacentino
dal 2/5/2002 al 6/7/2002
2125609728 FAX 2125609729
WEB
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Esso Gallery


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Gianni Piacentino



 
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2/5/2002

Gianni Piacentino

Esso Gallery, New York

Gianni Piacentino comincia la sua attivita' a Torino, verso la meta' degli anni '60 e insieme ad altri e' tra gli artisti fondatori del gruppo dell' Arte Povera, in cui partecipa fino al 1968. Questa esposizione e' la prima personale di Piacentino negli Stati Uniti dal 1975 e comprende 20 opere che datano dal 1966 al 2002.


comunicato stampa

Works 1966 to 2002

Jennifer Bacon and Filippo Fossati annunciano l'apertura, venerdì 3 maggio 2002 dalle ore 18.00 alle ore 20.00 della mostra di Gianni Piacentino: Works 1966-2002.

Gianni Piacentino comincia la sua attività a Torino, verso la metà degli anni '60 e insieme ad altri è tra gli artisti fondatori del gruppo dell' Arte Povera, in cui partecipa fino al 1968.
Durante gli studi universari in filosofia dipinge grandi tele e costruisce delle strutture minimaliste monocrome che espone da Sperone e che per l'azzardata scelta dei materiali e l'uso del colore diventano un punto di riferimento per molti artisti del panorama italiano.
Dopo la storica mostra "Arte Povera + Azioni Povere" negli antichi cantieri navali di Amalfi e il conseguente distacco dal gruppo, il lavoro di Piacentino prende una direzione più riservata e distante da ogni tentativo di categorizzazione e istituzionalizzazione da parte del mondo dell'arte.
Lavora come consulente per una fabbrica di vernici speciali, é disk jokey in una discoteca, poi guida museale e grafico occasionale. Comincia a decorare motociclette da competizione su cui lui stesso corre dal 1971 al 1977 (dal 1974 é passeggero sui sidecar nella classe 750 cc.).
Le prime strutture minimaliste si trasformano in nuove forme che celebrano l'idea del dinamismo e il mito della velocità e ricordano ovviamente macchine, biciclette, monocicli, ali, aereoplani, ecc. Piacentino crea i suoi lavori come la vera industria crea le sue macchine.
Con la stessa attenzione e ricercatezza per i particolari, per le forme aereodinamiche, i materiali, i colori e per il processo di produzione che devono seguire i canoni più moderni e le tecnologie più innovative. Negli anni '80 e '90 continua a rinnovare ancora le sue forme e a concentrare il loro obiettivo nello spazio, proseguendo parallelamente un lavoro orientato verso una nuova dimensione astratta.
Dedica una serie di dipinti su tela ai fratelli Wright, uno dei quali è in questa mostra e rende omaggio ai suoi miti con trofei e targhe.

Pur essendo sempre stato coerente alle sue posizioni di artista isolato nel riserbo del proprio studio, le sue opere sono state esposte in importanti musei e gallerie private rigorosamente selezionate dallo stesso artista.
Nel 1993 è invitato alla Biennale di Venezia, dove espone, tra gli altri, anche "Dark Dull Pink Large X, 1966" (esposto anche nella prima personale da Sperone) e "Race 8 (V.F.V.W.), 1992" presenti nella mostra alla Esso Gallery.

Questa esposizione è la prima personale di Piacentino negli Stati Uniti dal 1975 e comprende 20 opere che datano dal 1966 al 2002.

Gianni Piacentino nasce nel 1945 a Coazze (Torino). Vive e lavora a Torino. Il suo lavoro è stato esposto in gallerie private; tra le altre Galleria Sperone e Galleria C. Stein, a Torino; Galleria Toselli, Salone Annunciata, Fondazione Mudima, Milano; Lia Rumma a Napoli; Onnasch Galerie, Cologne e a New York; O.K. Harris, New York; Galerie König, Ginevra; Galerie Di Meo, Parigi e in spazi pubblici; tra gli altri il Palais des Beaux Arts, Brussels (Belgium); il Centro de Arte Reina Sofia, Madrid (Spain); la Galleria d'Arte Moderna in Bologna ed il Palazzo delle Esposizioni a Rome; la National Galerie di Berlino; la Gesellschaft für Aktuelle Kunst in Bremen e Museum am Ostwall in Dortmund; (Germany); il PS1 di New York. Nel 1977 è stato invitato a Documenta 6, Kassel, Germany e nel 1993 alla XLV Biennale di Venezia. Il suo lavoro è nelle collezioni permanenti tra altre della Galleria d'Arte Moderna di Torino e il Museo di Reggio Emilia in Italia, del Power Institute of Fine Arts, Sidney (Australia), nella National Galerie di Berlino e nel Neuen Museums Weserburg, Bremen (Germany) e in numerose collezioni private internazionali.

Orari: da martedì a sabato dalle 11 alle 18

Immagine: RECORD VEHICLE PROTOTYPE (32), 1988-2001
Water-base enamel (2K acrylic matt finish ) on M.D. and resin.
Nickel-plated brass, aluminium. cm. 9,6 x 104 x 5,8

Per informazioni contattare
Jennifer Bacon or Filippo Fossati
tel. 001 (212) 560-9728 - fax 001 (212) 560-9729

Esso Gallery
211 West 28th St.
New York, NY 10001
tel 212-560-9728
fax 212-560-9729

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