Zineb Sedira
Ali Hassoun
Ofri Cnaani
Maria Thereza Alves
Zafos Xagoraris
Yto Barrada
Marcello Maloberti
Clara Bonfiglio
Giovanni Campus
Bruno Petretto
Pinuccio Sciola
Monica Solinas
Giannella Demuro
Antonello Fresu
XXII edizione: Acqua. Musica in primo piano, ma non solo: sotto l'insegna del Progetto Arti Visive curato da Giannella Demuro e Antonello Fresu, un ricco apparato di performance, mostre ed eventi espositivi. Dalla rassegna dedicata alla sperimentazione nazionale e internazionale a quella di opere video, dalla mostra di web art, all'operazione Lavori in corso allestita nel paese fino ai giovani talenti nella collettiva BabelFish. Spazio poi a cinema, letture, presentazioni di libri e dischi. Varie le locations che ospitano il festival che quest'anno fa tappa anche Sassari e dintorni.
Jan Garbarek, Gianluca Petrella, Eivind Aarset, Richard Galliano, Morgan, Angelique Kidjo. Sono alcuni dei protagonisti del prossimo festival Time in Jazz, uno degli appuntamenti più attesi dell'estate musicale in Sardegna, che nel consueto periodo di metà agosto, dal 9 al 16, celebra la sua edizione numero ventidue. L'epicentro è come sempre a Berchidda, al confine fra Gallura e Logudoro (provincia Olbia-Tempio): nel paese natale di Paolo Fresu, trombettista di punta del jazz europeo, nonché ideatore e direttore artistico di Time in Jazz, pulsa infatti il cuore di questo evento culturale che da anni richiama migliaia di spettatori.
Musica in primo piano, ma non solo: sotto l'insegna del P.A.V., il Progetto Arti Visive curato da Giannella Demuro e Antonello Fresu, si riconosce come sempre un ricco apparato di performance, mostre ed eventi espositivi. Spazio poi per il cinema, con l'immancabile rassegna di film e documentari curata dal regista Gianfranco Cabidddu. E spazio anche per letture, incontri, momenti di riflessione, presentazioni di libri e dischi.
Un calendario fitto di appuntamenti, dal mattino a notte fonda, che trova il suo clou nei concerti serali in Piazza del Popolo, ma che ancora una volta coinvolgerà il territorio circostante. Tanti e differenti sono infatti i "teatri" che ospitano Time in Jazz, dai boschi del Monte Limbara alle chiese sparse nella campagna berchiddese e degli altri centri in cui il festival fa tappa: Calangianus, Luras, Monti, Olbia, Ozieri, Pattada, Tempio Pausania. E non solo: anche quest'estate Time in Jazz avrà infatti un prologo a bordo di una nave in viaggio dal "continente" verso la Sardegna (il 9 agosto) e poi un prolungamento (il 17 e il 18) con la terza volta di Time in Sassari (con "sconfinamenti" anche a Osilo e Ittireddu).
TIME IN JAZZ XXII: ACQUA
Ogni edizione del festival ruota intorno a un tema centrale: l'acqua è quello che caratterizzerà questa ventiduesima, inaugurando un ciclo quadriennale dedicato ai quattro elementi naturali (acqua, aria, terra e fuoco) e connotando Time in Jazz come festival in sintonia con l'ambiente. Una scelta tematica quasi d'obbligo: da sempre attento ai linguaggi della contemporaneità, ma con radici profonde nel suo territorio, Time in Jazz trova nella natura schietta e incontaminata dei luoghi che lo ospitano una delle sue caratteristiche distintive e uno dei suoi maggiori punti di forza.
Per una settimana, pubblico e artisti si ritrovano immersi in un’atmosfera irripetibile, densa di musica e arte ma anche di colori, profumi, sapori. "Pubblico e artisti che salutano insieme l’alba sulle balze del Limbara, quando il sole tinge di rosa il bianco granito del monte e i toni verdi della vegetazione, risvegliando nell’aria l’odore del mirto, del cisto e del timo selvatico", sottolinea Paolo Fresu. Musicisti e spettatori "che condividono l’emozione della musica nell’austera solitudine delle chiesette di campagna sperdute tra i cardi e le greggi, nel bianco abbagliante delle mattinate e nel giallo caldo dei tramonti. Che accompagnano le festose parate musicali nelle viuzze del paese, prima di gremire platea e tribune della piazza, teatro dei concerti serali e della festa finale che suggella ogni edizione del festival in un grande abbraccio collettivo". E' da queste suggestioni e insieme dalla consapevolezza di dover "riflettere sulle ferite inflitte al nostro pianeta dalla mano dell’uomo", che Time in Jazz "vuole contribuire con un pensiero che sia in linea e in sintonia con il proprio ruolo di stimolatore culturale e laboratorio perenne".
Un pensiero in linea e in sintonia anche con gli obiettivi dell'UNESCO, che da quest'anno ha concesso il suo prestigioso patrocinio a Time in Jazz, riconoscendo l'impegno del festival nella promozione della diversità culturale, principio cardine della stessa Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Educazione, la Scienza e la Cultura.
P.A.V., il Progetto Arti Visive
Al tema dell'acqua si uniforma anche l'ampio cartellone di iniziative dedicate all’arte contemporanea che come sempre affianca la parte musicale del festival: performance, mostre ed eventi espositivi in luoghi e spazi differenti (spazi deputati o recuperati e prestati all’arte) raccolti sotto il marchio P.A.V., il Progetto Arti Visive curato da Giannella Demuro e Antonello Fresu.
Numerose le iniziative previste anche per questa edizione di Time in Jazz: dalla consueta rassegna dedicata alla sperimentazione contemporanea nazionale e internazionale a quella di opere video, dalla mostra dedicata alla web art all’operazione Lavori in corso - con installazioni, interventi, performance e progetti "site specific" allestiti nel paese e nel territorio circostante -, mentre sarà al solito incentrata sui giovani talenti emergenti la collettiva BabelFish.
Come d’abitudine, alcuni degli artisti che parteciperanno alle mostre saranno presenti anche sul palco di piazza del Popolo con Arte tra le note, scenografie d’artista realizzate appositamente per i concerti serali del Festival. Visitabile in permanenza, inoltre, il progetto stabile Semida, il Museo di arte ambientale con le opere di Clara Bonfiglio, Giovanni Campus, Bruno Petretto, Pinuccio Sciola e Monica Solinas, nato nello splendido scenario del Demanio Forestale del Monte Limbara in collaborazione con il Comune di Berchidda e l’Ente Foreste Sardegna.
FILM E DOCUMENTARI
Intorno al tema dell’acqua ruota anche la consueta rassegna di film e documentari curata dal regista Gianfranco Cabiddu, in programma tutti i pomeriggi al Nuovo Cinema di Berchidda. Fra i titoli previsti, "One Water" di Alì Habashi, un film globale, in giro per il mondo per cogliere i differenti rapporti tra gli uomini e l'acqua.
MUSICA, ARTE E SOSTENIBILITÀ
Festival all’insegna della creatività, Time in Jazz trova le sue radici nell’identità del territorio che lo accoglie. La volontà di rapportarsi ai luoghi e all’ambiente si è concretizzata da anni in progetti musicali e artistici originali, concepiti appositamente per il festival e per il suo territorio che vengono realizzati grazie alla preziosa collaborazione dell'Ente Foreste della Sardegna: i concerti sul Monte Limbara, nelle chiese campestri, le performance e i progetti d’arte contemporanea nel contesto della Foresta Demaniale nel territorio comunale di Berchidda. Questo stretto rapporto con la natura si è intensificato particolarmente in questi ultimi anni, portando a un maggiore impegno in senso "ecologico" di Time in Jazz che ora, inaugurando questo ciclo dedicato ai quattro elementi – acqua, aria, terra e fuoco – mira a rafforzare la sua vocazione alla biosostenibilità.
I temi cardine dell’ambiente saranno di volta in volta i fili conduttori che legheranno tra loro i progetti artistici con i temi del risparmio energetico, dell’utilizzo delle energie alternative, della differenziazione dei rifiuti e del riciclo dei materiali, dell’abbattimento della CO2.
Da alcuni anni Time in Jazz ha dato vita a "Green Jazz", un progetto di sensibilizzazione ambientale portato avanti con alcune azioni in collaborazione con diversi partner. Azioni come "Clean Planet", un intervento di azzeramento delle emissioni di CO2 prodotto durante la scorsa edizione del festival, ad opera del gruppo internazionale Asja.biz; una campagna sul risparmio energetico, a cura di Sardegna Sostenibile; "Green Pulse/Case dal cuore verde", un'installazione visiva progettata e realizzata dal bioarchitetto Maria Paola Cau per l'edizione del 2007 del festival; "Le isole ecologiche", una campagna per la raccolta differenziata condotta in collaborazione con il Comune e gli esercenti di Berchidda.
A partire da questa edizione numero ventidue, Time in Jazz intende rafforzare il suo impegno "ecologico" con una serie di interventi e segnali concreti all’interno del festival incentrati su alcune delle più attuali tematiche ambientali. Progetti come "Le isole ecologiche", spazi dedicati alla raccolta differenziata, o come i "Green Corner", stand informativi, o come "Motori a strappo", un'iniziativa di car-sharing che prende spunto da un’abitudine già in uso tra il pubblico di Time in Jazz che, durante la settimana del Festival, mette a disposizione, o cerca, mezzi di trasporto per raggiungere le numerose sedi dei concerti fuori paese.
Al tema dell'acqua è dedicata anche una serie di iniziative in collaborazione con partner come Legambiente (l'associazione ambientalista italiana più diffusa sul territorio), Symbola (la fondazione per le qualità italiane votata a consolidare e diffondere il modello di sviluppo della soft economy), e COSPE (associazione impegnata nella cooperazione per lo sviluppo dei paesi emergenti). A cura di Legambiente è una mostra di pannelli che verrà allestita sul traghetto della Sardinia Ferries e presentata in occasione della "concertazione navale" del 9 agosto: immagini e contenuti nell'ambito della campagna W.A.T.E.R. (Water Access Through Empowerment of Rights) per il riconoscimento dell'acqua come diritto di tutti i cittadini del mondo. Una conferenza del biologo Antonio Torre è invece il contributo di Symbola in conincidenza con la doppia tappa del festival a Tempio Pausania, il 13 agosto. Mentre "Portatori d'acqua per l'Angola" è il titolo di un'iniziativa congiunta di informazione, visibilità e raccolta fondi a sostegno del progetto sull'accesso all'acqua in Angola portato avanti dal COSPE.
TIME IN SASSARI
Mandata in archivio a Berchidda l’edizione numero ventidue del festival, Time in Jazz pianterà anche quest'anno le tende per due giorni nella vicina Sassari. Il 17 e il 18 agosto va infatti in scena la terza edizione di Time in Sassari con un programma incentrato in particolare sui talenti e le proposte del nuovo jazz internazionale.
Si parte con il duo Nuance della cantante Elisabetta Antonini e dell'arpista cagliaritana Marcella Carboni, di scena all'ex Ospedale Rizzeddu la mattina di lunedì 17 (ore 11.30). Nel pomeriggio (ore 18), trasferta alla Valle dei Mulini a Osilo (a una dozzina di chilometri da Sassari), per riascoltare il settetto S.A.M. - Sept Amber Mood reduce dalle nottate berchiddesi al jazz club. Di ritorno a Sassari, la rassegna fa base in piazza Santa Caterina, per un doppio set: si comincia alle 21:30 con un altro duo, quello del trombettista Luca Aquino e del sassofonista Raffaele Casarano; a seguire (ore 23) riflettori puntati sul quintetto francese della trombettista e violinista Airelle Besson e del sassofonista Sylvain Rifflet.
L'indomani mattina (martedì 18, ore 11), altra tappa "extra moenia": appuntamento da non perdere a Ittireddu (a una cinquantina di chilometri da Sassari) con Gianmaria Testa e Paolo Fresu di scena alla chiesa di Santa Croce con "Da questa parte del mare", titolo e repertorio tratti dall'album del cantautore piemontese dedicato alle migrazioni moderne.
Di nuovo a Sassari, appuntamento pomeridiano (ore 18) al Parco di Monserrato con un giovane talento sardo trapiantato a Parigi, il pianista Alberto Pibiri. In serata, la serie di concerti ritorna in piazza Santa Caterina per i due eventi forse di maggior richiamo. Sale per primo sul palco (ore 21:30) il trombettista libanese (ma anche lui di casa nella capitale francese) Ibrahim Maalouf in duo con il percussionista Bijan Chemirani. Chiusura con il "Concerto Grosso (L’eccezione e la regola)", una suite di danze in sei movimenti firmata da Bruno Tommaso che vede impegnati la sassarese Orchestra Jazz della Sardegna e cinque tra i migliori ex allievi, oggi professionisti, dei Seminari Jazz di Nuoro: l'arpista Marcella Carboni, la pianista Silvia Corda, i trombettisti Antonio Meloni e Giovanni Sanna Passino, e Graziano Solinas alla fisarmonica. Una coproduzione dell’associazione Blue Note Orchestra di Sassari, dell’associazione culturale Time in Jazz di Berchidda e dell’Ente Musicale di Nuoro, riuniti sotto l'insegna del network NuBeS.
CHI SOSTIENE TIME IN JAZZ
Oltre al prestigioso patrocinio dell'UNESCO, Time in Jazz si affaccia alla sua ventiduesima edizione con l'indispensabile contributo delle Istituzioni che sostengono la manifestazione – la Regione Autonoma della Sardegna (Assessorato allo Spettacolo e Attività Culturali, Assessorato al Turismo, Assessorato all'Ambiente), la Fondazione Banco di Sardegna, il Ministero per i Beni e le Attività Culturali (Direzione Generale per lo Spettacolo dal vivo), l'Unione Europea, la Provincia di Olbia-Tempio, e dei Comuni di Berchidda, Calangianus, Ittireddu, Luras, Monti, Olbia, Osilo, Ozieri, Pattada, Sassari e Tempio Pausania, e con la preziosa collaborazione di un folto stuolo di enti e aziende: Ente Foreste della Sardegna, Banco di Sardegna, Fondazione De André, Ente Musicale di Nuoro, Legambiente, COSPE, Symbola, 3A Arborea, Allianz Lloyd Adriatico, Atala, AutoOggi/Pincar, Cantina Sociale Giogantinu, Cantina del Vermentino di Monti, Dedicare, Distilleria Lucrezio R, FAB Autoservizi, GEASAR, La Fumosa, Meridiana, Musical Box, Nuova Casearia, Pensieri Floreali, Rau Arte Dolciaria, RR Orafi, Sardinia Ferries, Smeraldina, Secauto, Su Senabrinu, Wi-Fi.
Associazione culturale Time in Jazz
Via Pietro Casu 29/A – 07022 – Berchidda (OT)
Ufficio stampa
Riccardo Sgualdini T (+39) 070 303148 e-mail x-press@fastwebnet.it
Tutti gli spettacoli e le mostre sono ad ingresso gratuito tranne i concerti serali che si tengono in piazza del Popolo. Per il concerto de Les Ouiches Lorènes (in collaborazione con la Sardinia Ferries) è previsto il biglietto di viaggio.