Il ritratto, il corpo e la rappresentazione dell'uomo contemporaneo sono al centro delle iconografie di Angelo Bellobono, delle sue immagini determinate da una nuova combinazione di genetica, classicita' e biotecnologie.
un quadro e una performance di Angelo Bellobono presentati da Lorenzo Canova
mercoledì 8 maggio 2002 ore 19-21
Il ritratto, il corpo e la rappresentazione dell'uomo contemporaneo sono al centro delle iconografie di Angelo Bellobono (1964, vive e lavora a Roma), delle sue immagini determinate da una nuova combinazione di genetica, classicità e biotecnologie.
Le opere di Bellobono nascono così all'insegna di una fusione dove le differenze tra i sessi sembrano elidersi attraverso un gioco di rimandi in cui il maschile e il femminile si scambiano, si annullano e giungono ad identificarsi reciprocamente, una situazione ''mutante'' e ambigua in cui il corpo della donna imita quello dell'uomo e il corpo dell'uomo vorrebbe trasformarsi in quello della donna: se l'idea della metamorfosi ha ossessionato per secoli la poesia, la pittura e la scultura, questa appare l'epoca in cui questa profezia millenaria si sta trasformando in una misteriosa realtà , una verità ancora sfuggente di cui le arti figurative stanno forse annunciando le nuove coordinate.
Ludovico Pratesi
Via Principe Amedeo 126/b
Roma