Ufficio stampa Spaini & Partners
The Fifty Faces of Juliet (1941-1955). Stampe originali in diverse tecniche e stili, alcune colorate a mano, di diverso formato che Man Ray ha dedicato alla moglie Juliet Browner, la musa della sua vita. Attraverso la fotografia l'artista ha esplorato le possibilita' creative dell'io, muovendosi dai registri piu' onirici e surreali alla pantomima, fino al puro divertissement. Mostra a cura di Janus e Maurizio Vanni realizzata in collaborazione con la Fondazione Marconi di Milano.
a cura di Janus e Maurizio Vanni
"La testa di una donna è il suo completo ritratto fisico, ma, quale che sia il suo fascino, "il ritratto di un essere che si ama deve poter essere non solo un’immagine alla quale si sorride, ma un oracolo che si interroga", ha detto André Breton. Così in ogni caso, chiediamo anzitutto di una donna: ha la testa?"
Man Ray
Dal 12 settembre al 6 dicembre 2009, il Lu.C.C.A. - Lucca Center of Contemporary Art propone la mostra Man Ray. The Fifty Faces of Juliet, realizzata in collaborazione con la Fondazione Marconi di Milano.
Verranno presentati al pubblico i cinquanta ritratti che l’artista scattò alla moglie, Juliet Browner, tra il 1941 e il 1955. The Fifty Faces of Juliet fu pensato da Man Ray agli inizi degli anni ’50 come libro in omaggio a sua moglie Juliet, ma anche come un ‘saggio’ di opere foto-grafiche iniziato a Los Angeles nel 1941. Cinquanta fotografie, stampe originali in diverse tecniche e stili, alcune colorate a mano, di diverso formato che Man Ray ha dedicato a Juliet, la musa definitiva della sua vita.
Man Ray è uno degli esponenti più significativi dell’arte del ventesimo secolo. Nato a Philadelphia nel 1890 da una famiglia ebrea di immigrati ucraini, entrò a contatto con gli artisti europei e soprattutto con Marcel Duchamp attraverso la galleria di Alfred Stieglitz di New York e gli artisti della prima edizione dell’Armory Show. Diventò in breve tempo uno dei protagonisti del Dadaismo americano realizzando con materiali di recupero oggetti fantastici di ispirazione surrealista esaltandoli anche attraverso la fotografia. Nel 1921 si stabilì a Parigi dove grazie a Duchamp si inserì nel milieu artistico e intellettuale che avrebbe dato vita al Surrealismo. In quegli anni la sua attività procedette di nuovo in molteplici direzioni parallele: la pittura, la fotografia, la grafica, la realizzazione dei famosi oggetti d’affezione. Man Ray sviluppò nuove tecniche di ripresa e stampa, come il rayograph, il fotomontaggio, la solarizzazione e il cliché-verre. Divenne un fotografo ricercato da artisti, dalla moda e dalla borghesia di quegli anni. Nel 1940 per sfuggire al pericolo nazista ritornò a New York da cui si allontanò quasi subito per trasferirsi in California, ad Hollywood, dove incontrò Juliet Browner, un’affascinante modella di ventotto anni dai lineamenti fauneschi e gli occhi a mandorla che le davano un aspetto vagamente esotico (Man). Nel 1946 Juliet sarebbe diventata sua moglie a Beverly Hills dove anche Max Ernst e la pittrice Dorothea Tanning si sposarono e i due amici si fecero da testimoni l’uno all’altro. Max Ernst dedicò all’avvenimento un suo dipinto chiamandolo Doppio matrimonio a Beverly Hills.
Nel periodo californiano, Man Ray pur continuando ad occuparsi di fotografia, si dedicò soprattutto alla pittura e ai suoi oggetti d’affezione. Nel 1951 non appena la situazione in Europa si normalizzò, Man e Juliet partirono alla volta di Parigi dove si stabilirono in rue Férou 2 bis a Saint-Germain-des-Prés. Man Ray morì a Parigi il 18 novembre 1976 e venne sepolto nel cimitero di Montparnasse. Sulla lastra ovale della sua tomba si può leggere la scritta: Unconcerned but not indifferent-Love Juliet e su quella rettangolare di Juliet che lo raggiunse nel 1991: Together again.
Man Ray, attraverso la fotografia ha offerto a se stesso e ai suoi modelli l’occasione di esplorare le possibilità creative dell’io, muovendosi straordinariamente dai registri più onirici e surreali alla pantomima, al puro divertissement. Juliet ne è stata uno dei soggetti più ricchi e straordinari. The Fifty Faces of Juliet sono il racconto di un amore e di una vita. Cinquanta ritratti in cui l’immagine di Juliet viene di volta in volta inventata, riscritta, modificata, esaltata con il segno della matita, con un intervento grafico, con la sovrapposizione di una stoffa, di un velo trasparente, occultata dietro una maschera, il suo volto incorniciato con un grande cappello alato, svelata nella sua nudità, trasformata in un ricamo.
In occasione di questa esposizione è stato pubblicato un libro d’artista: "Man Ray - The Fifty Faces of Juliet", con la riproduzione delle cinquanta fotografie, testi di Man Ray, Giorgio Marconi, Janus, Maurizio Vanni; Carlo Cambi Editore, Poggibonsi (SI) - Fondazione Marconi, Milano http://www.carlocambieditore.it
Ufficio Stampa
Spaini & Partners T. 050 36660 / 36985 ufficiostampa@spaini.it
Matilde Meucci 349 2381566 matilde.meucci@spaini.it
Francesca Pardossi 347 4956581
Inaugurazione: Sabato 12 settembre 2009 ore 17,30.
Orario di apertura al pubblico:
Martedì - Domenica 10.00 - 19.00
Lunedì chiuso
La biglietteria è aperta fino a un'ora prima dalla chiusura
Biglietti
Intero 7,00 €
Ridotto 5,00 € per gruppi superiori alle 15 unità, minori di 18 e maggiori di 65 anni; residenti nel Comune di Lucca, scolaresche (primarie e secondarie), disabili; soci Touring Club Italiano.
Gratuito per bambini fino ai 6 anni, un accompagnatore per ogni gruppo, accompagnatore disabile, due accompagnatori per scolaresche, giornalisti con tesserino, guide turistiche con tesserino, militari e forze dell’ordine con tesserino.