Tre monologhi: 'Il pagliaccio e' una maschera tragica', di Giancarlo Sirotich, interpretato e diretto da Maurizio Zacchigna. 'Mi lascio a me stessa' - di Giancarlo Sirotich, regia di Gualtiero Giorgini e l'interpretazione di Mariella Terragni. Il monologo finale, 'La ballata del vecchio manicomio', scritto e diretto da Paolo Universo, con Dario Kuzma e Diego Porporati.
Tre monologhi
La Seconda Rassegna - 2002 di Teatro Aperto, voluta dall'Associazione
culturale La Macchina del Testo con il contributo della Fondazione
CRTrieste e il patrocinio della Provincia di Trieste, propone martedì
21 e mercoledì 22 maggio, alle ore 20.45, tre monologhi.
"Il
pagliaccio è una maschera tragica", di Giancarlo Sirotich,
interpretato e diretto da Maurizio Zacchigna: un alto funzionario
di un'importante multinazionale ha interpretato la parte di un
pagliaccio in uno spettacolo di beneficenza; alla fine quando nel suo
camerino si sta togliendo il trucco di scena si lascia andare ad
alcune considerazioni sulla propria duplice identità .
"Mi lascio a me stessa" - di Giancarlo Sirotich, regia di Gualtiero
Giorgini e l'interpretazione di Mariella Terragni - è un lungo
soliloquio della poetessa inglese Sylvia Plath in cui ripercorre la
propria vita di donna, di moglie e di poeta fino ad arrivare alla
decisione più importante e più drastica della propria vita.
Il
monologo finale, "La ballata del vecchio manicomio", scritto e
diretto da Paolo Universo, con Dario Kuzma e Diego Porporati, il
coordinamento di M. Barbara Tolusso e le musiche a cura di Stefania
Zanusso e Paolo Universo: una performance di quindici minuti , un
gioco vorticoso di parole e musica in forma di ballata in cui Paolo
Universo con un colpo di versi fa parlare la follia. Una cascata di
immagini di intensità visionaria
martedì
21 e mercoledì 22 maggio, alle ore 20.45
Teatro Miela
Piazza Duca degli Abruzzi 3
Trieste