Una selezione di film 9,5mm Pathe' Baby anni Venti-Trenta restaurati in collaborazione con La Camera Ottica. Per ri-viviere l'atmosfera di una citta' di quasi un secolo fa. Proiezione con sonorizzazione live di Andrea Belfi. Nell'ambito dell'iniziativa Archivio aperto 2009 a cura di Home Movies.
Archivio Nazionale del Film di Famiglia per la città
Proiezioni, installazioni, momenti performativi, esposizioni, conferenze, workshop, visite guidate.
24 ottobre - 10 novembre
a cura di Home Movies - Archivio Nazionale del Film di Famiglia
http://www.homemovies.it
FONDO FELISI, ANNI VENTI, ANNI TRENTA
Una famiglia come altre negli anni Venti e Trenta a Verona. Potremo iniziare a conoscerla attraverso le rare immagini riemerse grazie all’Associazione Home Movies - Archivio Nazionale del Film di Famiglia di Bologna, restaurate in collaborazione con La camera ottica, il Laboratorio del Dams dell’Università di Udine a Gorizia. Il risultato del certosino lavoro sui filmati in 9,5mm Pathé Baby è un ritratto, anzi una serie di ritratti di una città e di un tempo lontani.
Andrea Belfi: batteria, dispositivi elettroacustici
Le immagini provengono dai film di famiglia del fondo Felisi, sono in formato Pathé Baby, e ritraggono la città di Verona tra la metà degli anni Venti ed i primi anni Trenta del secolo scorso.
All'occhio dello spettatore appaiono due piani storici e visivi progressivi e complementari: quello dei monumenti, dei ponti, delle piazze e degli edifici storici del centro cittadino veronese, riconoscibili ed apparentemente immutabili nei secoli (in realtà la II guerra mondiale segnerà in maniera importante il paesaggio urbano), e quello della storia della pellicola stessa, quasi novantenne, con i suoi protagonisti interni alla famiglia, adulti e bambini, amici e conoscenti. Su tutti spicca l’immagine di Claudio, il bambino di qualche anno nei film che oggi ne ha 89. Grazie a lui e alla sue memorie famigliari, oggi possiamo ri-viviere l’atmosfera di una citta di quasi un secolo fa.
Ma è la gente comune, le persone, involontatiamente inquadrate, sono i cittadini, i passanti di quella città dei primi decenni del Novecento, i veri protagonisti di queste immagini. Fissano stupefatti la macchina da presa, o passano come fantasmi scuri sullo sfondo di pietre secolari, in una dimensione assolutamente onirica. Tutti o quasi quei volti e quei corpi in bianco e nero sono oggi defunti, e in occasione della loro festa ne vogliamo cogliere la bellezza lontana.
La musica di Belfi si sviluppa attraverso tessiture sonore e pulsazioni ritmiche, paesaggi definiti dal suono acustico della batteria e delle percussioni, e dal suono elettronico dei sintetizzatori e dei dispositivi elettroacustici.
L'improvvisazione si prende il suo spazio all'interno della struttura musicale suggerita dalla successione delle immagini.
La diffusione del suono si basa su un sistema di amplificazione autocostruito, in cui la batteria diventa produttore di suono e al contempo cassa di risonanza dei suoni stessi.
Schema del dispositivo
Home Movies propone una multivisione su 2 schermi per permettere allo spettatore un’immersione maggiore nei materiali ritrovati e selezionati. L’esperienza visiva su più “canali” video permette di proiettare il materiale ritrovato rendendo possibile un dialogo tra gli schermi e lo spazio della Galleria che lo ospita. L’associazione Home Movies, da sempre promotrice della salvaguardia e circolazione delle immagini in movimento più intime e personali vuole sottolineare, con questo intervento le potenzialità di un lavoro che coniughi memoria e spettacolo.
Immagine: Verona anni Venti
Domenica 01/11 ore 18.00
neon>campobase
via Zanardi 2/5 Bologna