La Galleria Cardi presenta le opere inedite di due artisti appartenenti alla stessa generazione ma ad aree geografiche e culturali diverse. Entrambi hanno saputo definire nell'arco di due decenni un universo poetico individuale, e attraverso i linguaggi visivi piu' variati si sono confrontati con il sistema dell'arte globalizzato, col post-moderno e con l'arte tardo moderna.
La Galleria Cardi, nella sua sede di Pietrasanta presenta le opere inedite di due artisti appartenenti alla stessa generazione ma ad aree geografiche e culturali diverse: Paolo Canevari ( Roma 1963) e Peter Wüthrich (Berna 1962). Entrambi hanno saputo definire nell’arco di due decenni un universo poetico individuale, e attraverso i linguaggi visivi più variati si sono confrontati con il sistema dell’arte globalizzato, col post-moderno e con l’arte tardo moderna.
L’individualismo in questi artisti è segno non di cinica strategia ma di differenza e di separazione; un individualismo linguistico e immaginifico che da Canevari e Wüthrich è ricercato ed esasperato in difesa dell’opera e della storia dell’arte, fuori da ogni retorica accademica o romantica, per staccarsi dai ‘gruppi’ e dai ‘movimenti’, per distinguersi dalle procedure omologanti degli ultimi decenni. Leggiamo inoltre in questo modo di essere e di progettare il proprio destino artistico l’affermazione di una sensibilità poetica ed estetica mai dimentica del reale, delle condizioni di vita, delle eterne questioni esistenziali.
Sia Canevari sia Wüthrich tendono a lavorare sull’opera come qualcosa di formalmente e iconograficamente comprensibile e godibile, di perturbante e misterioso. L’opera per Canevari e Wüthrich non può essere concettualmente esauribile in quanto vive in una dimensione poeticamente indefinibile e proprio da questa dimensione riverbera conoscenza e produce esperienza. Un’ arte cioè che rinnega e respinge attraverso l’attaccamento alla prassi quotidiana, alla concentrazione sul se e sui materiali, alla riflessione metodologica e concettuale di ogni forma di arretramento, di allineamento, di delusione e ogni forma di disincanto. In modo particolare pensiamo a quella disincantata coscienza post-moderna che ha pensato di ridurre l’esperienza dell’arte a pura merce.
Galleria Cardi
Piazza S. Erasmo, 3, Milano
merc-dom 10 - 13, 15:30 - 19:30
chiuso lun - mart
ingresso libero